Presentato oggi a Firenze il rapporto “Toscana 2030”: ecco come la Regione si prepara al futuro sostenibile
FIRENZE – Nella giornata di venerdì 27 giugno, a Firenze, nell’ambito dell’evento “Toscana 2050” promosso dal Presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, è stato presentato il rapporto “Toscana 2030”, elaborato dall’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile (ASviS) con il contributo della Regione Toscana. Si tratta di uno strumento innovativo e senza precedenti in Italia, che offre una visione concreta di come la Toscana potrebbe apparire nel 2030 in relazione agli Obiettivi di sviluppo sostenibile dell’Agenda ONU, alla luce delle politiche pubbliche già attivate e degli investimenti programmati. Il rapporto rappresenta una delle prime realizzazioni del progetto nazionale “Ecosistema Futuro”, promosso da ASviS per integrare sistematicamente la sostenibilità nei processi decisionali pubblici.
La forza di questo documento risiede nella sua capacità di unire analisi empirica e progettualità. Attraverso l’utilizzo di oltre 90 indicatori e la costruzione di indici compositi, viene valutato il posizionamento attuale della Regione Toscana rispetto a 14 dei 17 Goal dell’Agenda 2030, sia su scala regionale che provinciale. I dati più aggiornati mostrano che la Toscana si colloca sopra la media nazionale in otto ambiti chiave, tra cui salute, istruzione, parità di genere, lotta alla povertà e lavoro dignitoso. Tuttavia, emergono anche alcune criticità, in particolare nei settori dell’energia sostenibile, della gestione dei rifiuti e della vivibilità urbana, che richiederanno maggiori sforzi nei prossimi anni.
Il rapporto non si limita alla fotografia del presente, ma compie un passo ulteriore: valuta il potenziale impatto delle misure già finanziate dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e dai fondi strutturali europei 2021–2027, stimando quanto questi interventi potranno contribuire al raggiungimento degli obiettivi prefissati al 2030. Complessivamente, si tratta di un volume di investimenti pubblici e privati superiore a 10 miliardi di euro, di cui 7,4 miliardi riconducibili al PNRR e circa 2,2 miliardi ai Programmi FESR e FSE+. Queste risorse sono destinate principalmente a rafforzare settori strategici come l’istruzione, la sanità territoriale, l’efficienza energetica, la mobilità sostenibile, l’innovazione delle imprese e la coesione sociale.
Un altro elemento di assoluto rilievo è la valutazione della distanza della Toscana dai target europei e nazionali in materia di sostenibilità, ottenuta applicando il metodo di monitoraggio di Eurostat. Per ogni obiettivo, viene stimato il tasso di crescita necessario per il suo raggiungimento e comparato con l’andamento effettivo degli indicatori. In questo modo, il rapporto permette di identificare dove e come intervenire con maggiore decisione, offrendo così ai decisori pubblici uno strumento operativo per correggere o rafforzare le politiche in corso. L’analisi si estende anche alle singole misure del PNRR, per le quali vengono stimati costi unitari, popolazioni di riferimento e impatti attesi a livello regionale.
“Toscana 2030” non è solo un esercizio analitico, ma una vera e propria bussola per il futuro. Il rapporto consente per la prima volta in Italia una valutazione integrata, trasparente e accessibile dell’efficacia delle politiche pubbliche rispetto alle dimensioni fondamentali del benessere equo e sostenibile. È uno strumento di conoscenza e responsabilità, utile non solo per chi governa, ma anche per i cittadini, che possono così valutare le scelte compiute e partecipare consapevolmente alla costruzione di un futuro migliore.
Con questa iniziativa, la Toscana si propone come laboratorio avanzato per l’integrazione della sostenibilità nella programmazione territoriale, offrendo un modello replicabile su scala nazionale. Una regione che guarda al 2030 con l’ambizione di essere più giusta, più verde, più inclusiva. E, soprattutto, pronta a non lasciare indietro nessuno.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link