“30 milioni prima del voto, coincidenza?”

Dal 2020 siamo in attesa dei tanto proclamati interventi per abbattere i costi delle rette nelle RSA e potenziare i servizi nella rete socio-assistenziale.

Finalmente, dopo quasi 5 anni di attesa, il 24 giugno 2025, guarda caso proprio a ridosso delle elezioni regionali, con una conferenza stampa, due candidabili alle prossime elezioni regionali, Massimo Bello e Corrado Canafoglia, e l’assessora ai servizi alla persona, Cinzia Petetta, ci annunciano finalmente finanziamenti regionali per 30 milioni di euro. 

Dopo oltre 4 anni di governo, con dei numeri (e fatti) impietosi sul livello cui è precipitata la sanità nella nostra regione, spunta l’annuncio del finanziamento; non c’è dubbio che si tratti di un ottimo biglietto da visita in campagna elettorale, che si continua a giocare sulle spalle dei cittadini e delle cittadine più fragili. 

Dopo oltre 4 anni di governo, non dovremmo essere all’annuncio dei sospirati finanziamenti, ma ai bilanci dei fatti realizzati a supporto delle persone e delle famiglie; ma di fatti concreti non si parla perché non ce ne sono. Ora però ci aspettiamo una nuova conferenza stampa in cui gli stessi promotori sottoscrivano piani concreti, azioni e modalità di intervento messe in cantiere, supportate da date certe. Ci aspettiamo di sapere come sarà possibile accedere ai contributi e quando sarà possibile farlo. Altrimenti, dei milioni di euro annunciati rimarrà la pochezza del proclama elettorale.

Ci sorprende e rende perplessi che l’avv. Corrado Canafoglia, firmatosi come vice coordinatore comunale di FdI anziché Commissario della Fondazione Città di Senigallia, non abbia approfittato, per questo suo ruolo, di illustrare il piano di rilancio per la Fondazione. Poteva servirsi della conferenza stampa e dei finanziamenti annunciati per illustrare non solo l’investimento economico, ma soprattutto la progettualità per il futuro, delineando azioni su strutture, personale e servizi.

Dopo quattro anni di gestione, ci si aspetta che il Commissario abbia più che approfondito le soluzioni per migliorare la qualità della Fondazione, ora ci sono anche dei fondi. Ad esempio, visto che i contributi saranno destinati a potenziare la qualità dei servizi offerti dalle strutture residenziali, sarebbe naturale attendersi iniziative volte alla riapertura della palazzina chiusa, per ridurre così un po’ il lungo elenco di 400 famiglie in attesa, e l’assunzione di nuovo personale, dopo le recenti riduzioni.

Manca la coerenza, da parte dell’assessora Petetta che ora parla di investimenti territoriali e poco meno di una settimana fa si schierava contro l’Unione dei Comuni e la gestione condivisa delle responsabilità e dei servizi nella vallata.

Manca anche il sindaco Olivetti: non che la sua assenza sia una novità. L’abbiamo visto sfuggire molte volte sia fisicamente che politicamente. Ma su questo tema, cruciale e fondamentale per la sua città, che ha cavalcato con una campagna elettorale supportata da comitati e fan, ci aspettavamo almeno una delle sue tante parole. Vorrà dire che le ascolteremo all’inaugurazione della sede di FdI, evento a cui proprio, lui, il civico, non poteva mancare.