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Giovani pronti al lavoro. Sono 21 gli studenti usciti da ‘NeoMech23’: “Esperimento riuscito”


Nato come una sfida due anni fa, il programma di studi ‘NeoMech23’, dedicato alla formazione specialistica avanzata in meccatronica, oggi può dirsi un esperimento riuscito. Il corso, promosso dalla Fondazione Its Prime e sostenuto da Confindustria Toscana Costa e Centro, ha accompagnato 21 giovani fino alla soglia del mondo del lavoro. I tirocini, avviati o in fase di partenza per tutti entro la fine di giugno, rappresentano ora il ponte concreto tra istruzione e impiego qualificato. ’NeoMech23’ ha avuto un’impronta specialmente professionale e laboratoriale, con particolare attenzione alle specificità territoriali, come la lavorazione del marmo e dei materiali lapidei.

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“L’approccio è stato fortemente pratico: disegno tecnico, modellazione meccanica, sviluppo del prodotto, automazione industriale, robotica, manutenzione predittiva, conduzione di sistemi, informatica applicata, inglese tecnico, comunicazione aziendale e competenze linguistiche”, racconta Marilena Fiore, coordinatrice del progetto Its-Tech Academy della Fondazione Its Prime, fondata per formare esperti specializzati in discipline tecnico-industriali e informatiche. “Alcuni studenti hanno anche partecipato a programmi Erasmus, oltre ad aver avuto possibilità di ottenere una borsa di studio al momento dell’iscrizione”.

Il cammino formativo si è svolto nei laboratori dell’Istituto Tacca di Carrara, con il supporto di partner quali Baker Hughes-Nuovo Pignone, Passi Plant Service e AeroServe Tecnologie. Su 25 partecipanti iniziali, tra i 19 e i 25 anni, quasi la totalità ha concluso il biennio, accedendo a 700 ore di stage presso aziende del territorio. Le imprese hanno messo a disposizione tutor, docenti e spazi attrezzati per la didattica, realizzando un modello di collaborazione tra formazione e industria.

Nonostante i buoni risultati, resta un nodo culturale: “Abbiamo fatto molto orientamento, ma serve uno sforzo collettivo per far capire che questi iter educativi sono opportunità concrete – dice Ludovica Fiaschi, dirigente di Baker Hughes e presidente della fondazione Its Prime –. I partecipanti selezionati hanno risposto bene, ma per costruire un’eccellenza territoriale serve che aziende, scuole e istituzioni lavorino insieme, e che le imprese dichiarino con chiarezza il proprio fabbisogno”.

Per il biennio 2025-2027 è già in cantiere una nuova proposta: un corso specialistico per ’Quality inspector’, tecnico superiore per la gestione della qualità del processo e del prodotto. In attesa di approvazione da parte della Regione, il corso – anch’esso biennale – dovrebbe partire a settembre con una struttura simile: 1.800 ore totali, di cui 800 di stage.

Matteo Venturi, presidente Confindustria Massa-Carrara, sottolinea che gli Its sono strumenti fondamentali per colmare il divario tra domanda e offerta di lavoro. “Non tutta l’occupazione è uguale – dichiara –. Quella qualificata è più stabile, meglio retribuita, e consente al territorio di crescere. Gli Its forniscono competenze subito spendibili, costruite con le imprese, a seconda delle loro esigenze”. Venturi richiama anche il modello tedesco, dove la formazione tecnica è valorizzata e sostenuta da un sistema che considera questi programmi la principale fonte di reclutamento. “Serve un cambio culturale anche da noi: questi non sono percorsi di serie B, ma una vera alternativa per i giovani”.

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L’esperienza di ’NeoMech23’ dimostra che iter formativi di questo tipo possono rappresentare un’alternativa concreta alla disoccupazione giovanile. Per un territorio come Massa Carrara, si tratta di un’opportunità reale per favorire l’ingresso qualificato dei giovani nel mondo del lavoro e rispondere alle esigenze del sistema produttivo locale.



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