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Figlia mia. Vita di Franca Jarach, desaparecida ~ UNIPI


Giovedì 26 giugno, alle ore 17.30, presso la Domus Mazziniana, avrà luogo la presentazione del volume di Carlo Greppi dal titolo “Figlia mia. Vita di Franca Jarach, desaparecida” (Bari-Roma, Laterza, 2025).

Assistenza per i sovraindebitati

Saldo e stralcio

 

L’evento è organizzato dalla Domus Mazziniana, dal CISE (Centro Interdipartimentale di Studi Ebraici) dal Dipartimento di Civiltà e forme del Sapere, dall’Associazione 24 marzo e dall’ANPI.

Attraverso la storia di Franca Jarach, figlia di Vera Vigevani e Giorgio Jarach, fuggiti dall’Italia nel 1939 dopo l’approvazione della legislazione antiebraica, rapita nel 1976, a soli 18 anni, a Buenos Aires, e mai più ritrovata, Carlo Greppi indaga una delle pagine più tragiche e oscure della seconda metà del ‘900: quella delle migliaia di desaparecidos e desaparecidas, persone rapite, torturate, uccise, fatte sparire nel nulla dalla dittatura militare argentina.

Una narrazione d’inchiesta che ricostruisce una stagione di dolore e di morte, attraverso fotografie, documenti, lettere, interviste e soprattutto grazie alla testimonianza di Vera Jarach che è riuscita, attraverso la lotta delle Madres de Plaza de Mayo di cui fu tra le fondatrici, a trasformare la propria tragedia privata in impegno civile per la ricerca della verità e contro il regime militare, contribuendo al suo isolamento internazionale e alla sua caduta.

Ne parleranno con l’Autore Alessandra Ghezzani (Università di Pisa) e Maria Rosaria Stabili (Università di Roma Tre).

Saluti di Paolo Mancarella (Domus Mazziniana), Ruth Dinslage (24 marzo Onlus) e Bruno Possenti (ANPI), e, in collegamento da Buenos Aires, Vera Vigevani Jarach.

Contabilità

Buste paga

 

Coordina Arturo Marzano (Università di Pisa).

L’evento sarà trasmesso in diretta online sui canali social della Domus Mazziniana (Facebook e Youtube)

 

Quarta di copertina

Franca sparisce a 18 anni a Buenos Aires e diventa una tra le migliaia di desaparecidos della dittatura militare.
Chi era? Cosa le è accaduto?
Dopo i successi di Il buon tedesco Un uomo di poche parole, Carlo Greppi torna a indagare su una vita travolta dalla grande Storia, portando alla luce la lotta tenace e radicale di una madre per ottenere verità e giustizia.

Quando viene sequestrata, il 25 giugno 1976, la diciottenne Franca Jarach è forse l’ex allieva migliore del Colegio Nacional de Buenos Aires, la scuola più prestigiosa della capitale argentina. Vive una vita felice con i suoi genitori Vera e Giorgio, ebrei italiani rifugiatisi oltreoceano dopo le leggi razziali. È una ragazza brillante, unica figlia di una famiglia colta, inserita in una comunità cosmopolita. Scrive poesie, suona, dipinge e fa politica. Ha iniziato a lavorare come grafica e vuole diventare un’insegnante.
Ma fare politica nell’America Latina del Plan Cóndor, dove l’opposizione viene schiacciata con l’eliminazione fisica dei dissidenti, può significare firmare la propria condanna a morte. Basta un libro, basta una canzone, basta che qualcuno sotto tortura sussurri il tuo nome. Franca diventa una dei 30.000 desaparecidos di quegli anni: di lei si perdono le tracce.
Soltanto dopo sette anni di ricerche e false piste, telefonate ricattatorie e appelli, i genitori conoscono un primo iniziale frammento di verità. Ma sarà solo nel nuovo millennio che la madre riuscirà a mettere insieme tutti i pezzi e a scoprire cosa era successo a Franca. Carlo Greppi ricostruisce minuziosamente la sua corta vida attraverso fotografie, documenti, lettere e interviste.
E poi c’è Vera: una madre coraggio capace di inserire la propria ricerca di verità in una lotta collettiva. Memoria, verità, giustizia, esigevano le Madres de Plaza de Mayo dal 1977. Ed è quello che infine accade, anche grazie alla tenacia di Vera, una delle ultime tra loro ancora vive.

Carlo Greppi, storico, è autore di numerosi saggi sulla storia del Novecento. Per Laterza cura la serie “Fact Checking”, e ha pubblicato 25 aprile 1945 (2018), Il buon tedesco (2021, Premio FiuggiStoria e Premio Giacomo Matteotti), storie che non fanno la Storia (2024), Storia internazionale della Resistenza italiana (a cura di, con Chiara Colombini, 2024) e Figlia mia. Vita di Franca Jarach, desaparecida(2025).
Un uomo di poche parole ha vinto i premi TIR-The Italian Review e Città di Ceglie Messapica ed è stato tradotto in diversi paesi.

 



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