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Scovati 15 evasori totali al mese. E oltre trecento lavoratori in nero


Negli ultimi 17 mesi la guardia di finanza ha scoperto in Umbria 267 evasori totali, ossia esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo completamente sconosciuti al fisco e 339 lavoratori in “nero” o irregolari. In pratica 15 evasori totali al mese. Sono alcuni dei dati diffusi in occasione del 251/o anniversario della fondazione che si è svolto in piazza del Bacio, a Perugia e che riguarda il bilancio del 2024 e dei primi 5 mesi del ’25. Le fiamme gialle hanno eseguito circa 9.150 interventi e 2.800 indagini delegate per contrastare gli illeciti economico-finanziari e le infiltrazioni della criminalità nell’economia.

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Un impegno “a tutto campo” – è stato sottolineato dal Corpo – a tutela di famiglie e imprese. Svolte, inoltre, otto attività di approfondimento in materia di fiscalità internazionale, risultate principalmente riconducibili a fenomeni di transfer pricing, esterovestizioni e violazioni alla disciplina del “monitoraggio fiscale”. I soggetti denunciati per reati tributari sono 211, dei quali due arrestati. All’esito di indagini delegate dall’Autorità giudiziaria, sono stati sequestrati beni ritenuti costituenti profitto dell’evasione e delle frodi fiscali, per un valore di oltre 6 milioni di euro ed inoltrate proposte di sequestro per circa 95 milioni di euro. Sono state avanzate 25 proposte di cessazione della partita Iva e di cancellazione dalla banca dati Vies, nei confronti di soggetti economici connotati da profili di pericolosità fiscale. Sono stati eseguiti 23 interventi nel settore doganale e 59 nel comparto del monopolio statale e delle scommesse. Sono stati inoltre 53 i controlli in materia di accise e sono state riscontrate 57 violazioni nell’ambito dei controlli sui prezzi dei carburanti applicati dai distributori stradali, a fronte di 352 interventi fatti.

Ma l’azione della guardia di finanza è anche orientata a vigilare sul corretto utilizzo delle risorse dell’Unione europea e nazionali, per la realizzazione di interventi a sostegno di imprese e famiglie nel comparto della tutela della spesa pubblica. Le direttive impartite sono orientate, in via prioritaria, al presidio dei progetti e degli investimenti finanziati con risorse del Piano nazionale di ripresa e resilienza. In tale ambito sono stati eseguiti 267 interventi per verificare la spettanza a cittadini e imprese di crediti d’imposta, di contributi e finanziamenti, oltreché la corretta esecuzione delle opere e dei servizi oggetto di appalti pubblici, per circa 157 milioni di euro.

Elevata attenzione è prestata anche alla tutela di altre risorse dell’Unione europea, tra cui gli aiuti previsti dalla politica agricola comune. Al riguardo, la guardia di finanza ha condotto, complessivamente 183 interventi, accertando contributi indebitamente percepiti-richiesti per quasi 3 milioni di euro e denunciando 42 responsabili. Sul fronte della spesa pubblica nazionale, nello stesso periodo, sono stati fatti 461 interventi, di cui 268 in tema di reddito di cittadinanza e di nuove misure di inclusione. Nell’ambito della collaborazione con l’Autorità giudiziaria – penale e contabile – ed europea sono state eseguite 647 indagini delegate in tema di spesa pubblica e denunciati 248 soggetti e segnalati alla Corte dei conti 113 responsabili, con l’accertamento di danni erariali per più di 11 milioni di euro. In tema di appalti, sono state complessivamente monitorate procedure di affidamento e modalità di esecuzione delle opere e servizi per oltre 465 milioni di euro.



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