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«Dopo San Francisco e Tunisi il nostro modello punterà sul Piceno»


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ASCOLI Nasce nel capoluogo piceno la prima Terna Innovation Zone italiana, dopo quelle di San Francisco e Tunisi. Una zona dell’innovazione firmata proprio da Terna – imponente società leader nel settore dell’elettricità – imperniata su un “Open hub”, per accompagnare le piccole e medie imprese ascolane e marchigiane verso gli investimenti energetici giusti, e su un “Open lab”, ovvero un laboratorio per la formazione di nuovi ingegneri e tecnici legati al settore elettricità che non si trovano e servono come il pane.

 

Il salto di qualità

In altre parole, un salto di qualità inimmaginabile fino a qualche tempo fa per il territorio che spalanca le porte grazie proprio alla compatezza della filiera istituzionale territoriale formata da Arengo, Regione, Consorzio universitario piceno, Fondazione Carisap e altri partner oltre al sistema universitario con il rettore della Politecnica delle Marche, Gianluca Gregori. L’obiettivo di questa strategica iniziativa ad Ascoli di Terna, gruppo guidato da Giuseppina Di Foggia – è creare un punto di riferimento per aiutare le piccole e medie aziende e le start up e, parallelamente, formare i nuovi ingegneri del futuro prossimo, con prospettive occupazionali importanti. Il tutto secondo una tempistica che, come confermato dal sindaco Marco Fioravanti, vedrà «l’attivazione del centro di innovazione nella porzione di proprietà di Terna all’interno dell’immobile Enel a Porta Romana già da settembre, per poi avviare dall’inizio del 2026 le attività pure all’interno della casa dei giovani nella palazzina della stazione ferroviaria e, tra circa 2 anni, anche nell’area Restart, insieme a C-Next». «Da qualche anno – aggiunge il primo cittadino – abbiamo creato un tavolo di co-progettazione territoriale anche per recuperare abitanti e far restare qui i giovani attraverso la creazione di nuovi lavori. E ora Terna parte proprio da Ascoli con la prima zona innovativa in Italia: una grande sfida che raccogliamo». «Portiamo nelle Marche e in Italia – sottolinea Francesco Salerni, direttore Strategia, digitale e sostenibilità di Terna – il nostro modello di innovazione aperta, già sviluppato a San Francisco e a Tunisi, per generare impatti positivi sui territori. Non sarà solo un centro aperto all’innovazione, ma anche un laboratorio di ricerca e sviluppo di soluzioni tecnologiche per la transizione. Vogliamo sostenere la migliore imprenditorialità locale e la sperimentazione».

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Il colosso

«Terna è un colosso – evidenzia l’assessore regionale Andrea Maria Antonini in rappresentanza anche del presidente Acquaroli – e so cosa posso significare un intervento così importante sul territorio, approfittando anche delle infrastrutture che si andranno a realizzare come “Adriatico link” per coprire il deficit energetico nelle Marche. La compattezza su questo fronte è importante e la nostra regione è un terreno fertile con il maggior numero di start up costituite a livello italiano, tra l’altro con la presenza fondamentale dell’Università». «E’ un’occasione importante per il nostro territorio – spiega la presidente del Consorzio universitario piceno, Roberta Faraotti – è far rimanere qui i nostri ragazzi creando loro opportunità ed essere anche attrattivi per altri giovani facendo crescere il sistema attraverso l’innovazione. Tutti i giorni lavoriamo per questi obiettivi». «Questo insediamento di Terna – rimarca il presidente della Fondazione Carisap Maurizio Frascarelli – è lusinghiero. La Fondazione persegue la valenza economica delle iniziative e questa rappresenta un importante tappa per la valorizzazione del territorio. Stiamo lavorando tutti insieme per evitare rischi e garantire un futuro ai giovani. La Fondazione c’è. E un grazie va a Terna per aver scelto questa zona».





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