Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Accessibilità digitale: dal 28 giugno nuovi obblighi per siti e app. Occhio alle risorse della farmacia dei servizi


Riguarda anche le farmacie con più di 10 dipendenti o un fatturato annuo superiore ai 2 milioni di euro la direttiva Ue che dal 28 giugno obbliga siti web e app (ma anche vending machine self service e terminali di pagamento elettronico) a garantire al navigatore la piena “accessibilità digitale”, ossia la fruibilità da parte di persone con disabilità visive, uditive, motorie o cognitive. In concreto, significa che siti e app dovranno risultare fruibili da chi utilizza tecnologie assistive come lettori vocali o comandi da tastiera.

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Le norme sono quelle del decreto legislativo 82/2022, che ha recepito la direttiva Ue 2019/882 (European Accessibility Act). Sono coinvolte tutte le imprese con più di 10 dipendenti o un fatturato annuo superiore a 2 milioni di euro, che utilizzano portali e-commerce, siti con funzioni digitali (che non siano cioè una semplice vetrina) e app che comunicano con i clienti o propongono servizi (nel caso delle farmacie, per esempio, le agende elettroniche per prenotare prestazioni).

Non bastano più i siti “funzionanti”: serve accessibilità per tutti

La direttiva punta a garantire che anche le persone con disabilità visive, uditive, motorie o cognitive possano navigare su siti e app, leggere i contenuti, compilare moduli o concludere ordini online. Significa che le interfacce digitali dovranno essere compatibili con “screen reader”, tastiere, comandi vocali o altri strumenti assistivi. L’obbligo si applica pienamente ai servizi digitali attivati o introdotti dal 28 giugno (cioè da sabato prossimo), per gli altri invece è previsto un regime transitorio: piattaforme e strumenti già in uso prima del 28 giugno potranno continuare a essere utilizzati e proposti (a patto che non intervengano modifiche «sostanziali») per altri cinque anni, cioè fino al 28 giugno 2030; stesso discorso per i contratti di servizi digitali firmati prima per prossimo 28 giugno, che potranno andare a scadenza o comunque restare validi per non più dei cinque anni prescritti.

Qualche esempio che riguarda il canale farmacia

La normativa si applica non solo all’e-commerce, ma a qualsiasi funzione digitale che consenta l’interazione attiva con l’utente. Ecco alcuni esempi riferiti alla farmacia:

Elemento Esempio tipico in farmacia Soggetto all’obbligo
Prenotazione online Servizi Cup, tamponi, vaccini
E-commerce Vendita cosmetici, integratori, parafarmaci
Moduli web Form contatti, richieste informazioni
Schede prodotto Descrizioni, immagini, pulsanti “aggiungi al carrello”
Video informativi Contenuti su prevenzione, salute, promozioni ✔ (con sottotitoli)
Menu e navigazione Accesso da tastiera o lettore vocale
Cosa fare per mettersi in regola

L’adeguamento tecnico deve seguire le Wcag (Web Content Accessibility Guidelines), già in vigore per la pubblica amministrazione. Non basta applicare strumenti “overlay” o plugin grafici: serve intervenire sul codice e sulla struttura del sito per garantire l’accessibilità reale. Casaleggio Associati ha prodotto una guida scaricabile, dal taglio divulgativo, che offre chiarimenti e consigli per imprese e professionisti. In particolare, si rivela di grande utilità la checklist con cui la farmacia può analizzare l’attuale livello di accessibilità del proprio sito.

Ambito Cosa fare
Immagini Inserire alt text descrittivo per immagini, loghi e banner
Contenuti Strutturare con titoli gerarchici (h1, h2, h3) e testi semplici
Form Etichettare chiaramente i campi, segnalare errori in modo comprensibile
Navigazione Garantire la fruibilità solo da tastiera, senza mouse
Colori Assicurare contrasto minimo 4.5:1 tra testo e sfondo
Video/audio Aggiungere sottotitoli e trascrizioni
Link Usare testi parlanti (“vai alla pagina prodotti”) e non “clicca qui”
Testo Consentire l’ingrandimento fino al 200% senza perdita di funzionalità
Sanzioni e responsabilità

L’Agid (Agenzia per l’Italia Digitale) sarà l’autorità di controllo. In caso di inottemperanza sono previste sanzioni fino a 40mila euro e in alcuni casi fino al 5% del fatturato, oltre a eventuali azioni da parte degli utenti, anche collettive. Le imprese saranno inoltre tenute a redigere annualmente una Dichiarazione di Accessibilità, da pubblicare online.

La tua casa dei sogni ti aspetta

partecipa alle aste immobiliari!

 

Non solo un obbligo, ma un investimento

L’adeguamento rappresenta anche un’opportunità strategica: secondo la guida Casaleggio, l’accessibilità migliora la Seo, aumenta il tempo di permanenza sul sito e riduce il tasso di abbandono. In un Paese con milioni di utenti non digitali e una popolazione che invecchia, l’usabilità è anche un fattore competitivo.

Il consiglio: iniziare subito

Chi gestisce direttamente il proprio sito può richiedere un audit di accessibilità per verificare i punti critici e pianificare gli interventi tecnici. Chi si affida a terzi dovrà coinvolgere la web agency o il fornitore software per assicurarsi che i prossimi aggiornamenti rispettino le Wcag. «Nel settore sanitario sono attualmente pochissimi i siti che rispettano i requisiti per l’accessibilità digitale» commenta in chiusura Andrea Longo, co-founder e cmo di Industry «penso per esempio agli ospedali ma anche alle farmacie. Il consiglio è quello di muoversi comunque subito, anche solo per avere un quadro chiaro degli interventi da fare».

Articolo realizzato dalla redazione con l’ausilio dell’AI





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Opportunità unica

partecipa alle aste immobiliari.

 

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese