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le differenze tra Forlì e Cesena e i settori in ripresa


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Negli ultimi dodici mesi, per le imprese manifatturiere della provincia di Forlì-Cesena, il trend della produzione è in rallentamento, con variazioni tendenziali e medie negative; tuttavia, la dinamica congiunturale appare positiva per il comparto alimentare e delle confezioni. Continua, invece, la fase recessiva per il comparto delle calzature, macchinari, legno, prodotti in metallo e chimica, conseguentemente anche al rallentamento delle esportazioni. “La flessione produttiva è comune a tutte le imprese rispondenti, fatta eccezione per quelle di maggior dimensione (oltre i 250 addetti) che conservano un trend stabile”, è quanto emerge dal report della Camera di Commercio. 

Rispetto a quello precedente, il primo trimestre del 2025 ha segnato una ripresa dell’output produttivo (+5,0%) e del fatturato a valori correnti (+3,5%), in continuità con i risultati del precedente trimestre. In aumento appare anche la domanda interna (+6,5%) e quella estera (+10,5%). In aumento i livelli occupazionali rispetto al trimestre precedente. Gli andamenti riscontrati dal complesso delle imprese rispondenti rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno evidenziano performance produttive medie in flessione (-4,4%), confermando il trend decrescente avviatosi nel secondo trimestre del 2023 e costituendosi, il trimestre in esame, l’ottavo consecutivo con una variazione tendenziale della produzione non positiva.

La dinamica è differenziata a livello dei singoli comparti: positiva per alimentare (+2,4%), confezioni (+4,9%) e mobili (+8,5%); in flessione per macchinari (-18,8%), legno (-10,1%), prodotti in metallo (-4,0%), chimica e plastica (-5,0%), altre industrie (-3%); stabile il comparto delle calzature. Per quanto riguarda le altre dimensioni di indagine, il fatturato delle imprese manifatturiere locali risulta in flessione (-7,5%) rispetto ai 12 mesi precedenti; gli ordini esteri sono invece in aumento (+2,7%), mentre sono in flessione quelli interni (-1,9%). Stabile l’occupazione in termini tendenziali.

Su base annuale (media degli ultimi 12 mesi rispetto ai 12 mesi precedenti), la produzione industriale della provincia, nel corso degli ultimi 4 trimestri si è ridotta del 3,2%, confermando il trend discendente avviatosi nel secondo trimestre del 2022 ed entrato in territorio negativo nel terzo trimestre del 2023. La dinamica produttiva media risulta tuttavia non omogenea a livello dei singoli comparti del manifatturiero provinciale: si conserva positiva per alimentare (+4%) e confezioni (+15,3%); in espansione si confermano le altre industrie (+9,1%, in continuità con il trend); stabilità per il comparto dei mobili; performance negative per macchinari (-11,8%), prodotti in metallo (-4,5%), chimica e plastica (-4,8%), legno (-5,9%) e calzature (-12,9%). Dal punto di vista territoriale, la dinamica della produzione manifatturiera è stata peggiore nel comprensorio di Forlì (-8,3%) rispetto a quello di Cesena che risulta stabile.

In flessione anche il fatturato a valori correnti (-3,6%), con riduzioni rilevanti nel comparto delle calzature (-10,0%) e chimica e plastica (-6,1%); variazioni nella media per prodotti in metallo (-4,8%), macchinari (-5,0%), mobili (-4,5%) e Legno (-3,6%); in crescita, invece, nel comparto delle confezioni (+10,2%), alimentare (+3,6%) e Altre industrie (+3,0%). La percentuale media dei ricavi generati all’estero (per esportazioni) si è attestata al 25,7% del fatturato complessivo. I comparti con maggiore incidenza dell’export sul fatturato (dunque quelli maggiormente esposti alla domanda estera) si confermano Macchinari (43,2%) e mobili (37,3%).

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La domanda interna negli ultimi 12 mesi ha manifestato un trend moderatamente positivo (+2,0%), analogamente a quella estera (+0,8%), il cui peso si attesta al 24,4% degli ordinativi totali. La dinamica occupazionale degli ultimi 12 mesi, al netto del turnover dei rispondenti all’indagine, si è mantenuta in contrazione (-1,7%), analogamente alla sola componente operaia (-1,5). “Per il secondo trimestre del 2025 rispetto a quello in esame, il sentiment degli imprenditori intervistati si attesta su una crescita di produzione, fatturato e ordinativi, con l’occupazione ritenuta stabile”. 



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