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650 euro al mese per due anni: il nuovo Bonus è una garanzia, a chi è rivolto


Dal 1° luglio 2025 entrano in vigore nuove disposizioni riguardanti un nuovo bonus destinato ai datori di lavoro privati per assumere. 

L’esonero contributivo previsto dal bonus, che può arrivare fino a 650 euro mensili per un massimo di due anni, subisce infatti un’importante modifica nei requisiti di accesso, come chiarito dall’INPS con il messaggio del 18 giugno 2025.

L’incentivo contributivo previsto dal cosiddetto “decreto Coesione” prevede l’esonero totale del versamento dei contributi previdenziali a carico del datore di lavoro, esclusi i premi e contributi INAIL, per un periodo massimo di 24 mesi. L’importo massimo mensile è fissato in 500 euro, con la possibilità di una maggiorazione fino a 650 euro per le aziende con sede nelle regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Molise, Campania, Basilicata, Sicilia, Puglia, Calabria e Sardegna), entro il limite del 50% dei costi salariali.

La principale novità, sottolineata dall’INPS, è che per le assunzioni o trasformazioni di contratti effettuate a partire dal 1° luglio 2025, l’accesso all’esonero contributivo sarà subordinato al rispetto del requisito dell’incremento occupazionale netto nell’azienda. Tale condizione è stata introdotta a seguito del negoziato con la Commissione europea per la riprogrammazione del programma nazionale giovani, donne e lavoro 2021-2027.

Il modulo di domanda per richiedere il bonus è stato aggiornato con una dichiarazione specifica che attesta il mantenimento e la realizzazione di tale incremento occupazionale netto, condizione imprescindibile per la legittima fruizione dell’incentivo.

Come funziona il Bonus giovani: dettagli e modalità di richiesta

Il Bonus giovani si applica alle assunzioni e alle trasformazioni di contratti a tempo indeterminato effettuate tra il 1° settembre 2024 e il 31 dicembre 2025, rivolto a giovani con meno di 35 anni alla data di assunzione e che non abbiano mai avuto un contratto a tempo indeterminato nella loro carriera lavorativa. I fondi stanziati per questa misura ammontano a 1,429 miliardi di euro, grazie al cofinanziamento europeo previsto nel programma nazionale.

Per poter accedere al beneficio, il datore di lavoro deve presentare domanda online attraverso il Portale delle agevolazioni (ex DiResCo) a partire dal 16 maggio 2025. Nel caso dell’esonero maggiorato da 650 euro per il Sud, la domanda deve essere presentata prima dell’assunzione; per l’esonero da 500 euro è invece possibile fare richiesta anche in via successiva.

Chi ha diritto al bonus(www.chiechiera.it)

In caso di dichiarazioni false o uso improprio dell’incentivo, verranno attivate le procedure di recupero con relative sanzioni.

La domanda deve contenere:
– i dati identificativi dell’impresa;
– i dati del lavoratore assunto o da assumere;
– la tipologia di contratto e la percentuale oraria;
– la retribuzione media mensile e l’aliquota contributiva datoriale;
– l’indicazione della sede di lavoro.

Il rapporto di lavoro deve essere instaurato entro 10 giorni dall’accoglimento della domanda, termine perentorio e non prorogabile. Sono escluse le assunzioni nel lavoro domestico, apprendistato, le imprese in difficoltà e i datori di lavoro che non abbiano restituito eventuali aiuti di Stato.

L’agevolazione non può essere cumulata con altri esoneri o riduzioni contributive, ma è compatibile senza riduzioni con la massima deduzione per nuove assunzioni prevista dalla riforma Irpef, prorogata fino al 2027. Inoltre, nei sei mesi precedenti l’assunzione, non devono essere stati effettuati licenziamenti individuali o collettivi per giustificato motivo oggettivo nella stessa unità produttiva o operativa.

Il beneficio può essere revocato con recupero degli importi già fruiti se, entro sei mesi dall’assunzione incentivata, il datore di lavoro licenzia per giustificato motivo oggettivo il lavoratore assunto con il bonus o un altro lavoratore giovane inquadrato con pari qualifica nella stessa unità produttiva.



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