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“Terziario e turismo traino per il territorio”


Le imprese crescono a Prato ma molto lentamente. La Camera di commercio di Pistoia-Prato ha diffuso i dati sul primo trimestre 2025 dove emerge che il tessuto imprenditoriale mostra segnali di resilienza, chiudendo con una variazione tendenziale aggregata leggermente positiva (+0,2%) e 56.237 imprese attive. Alla fine del primo trimestre nella provincia di Prato si contano 33.206 imprese registrate, di cui 29.258 attive. Se l’88,1% sono imprese attive, il 6,7% inattive o sospese, il 3,3% in scioglimento o liquidazione e il 1,9% in procedura concorsuale. Il manifatturiero rappresenta il settore principale (28,3%), seguito dai servizi (28%) e da commercio (23,7%). “Questi dati ci consegnano un’economia che dimostra una notevole capacità di adattamento – commenta Dalila Mazzi, presidente della Camera di commercio di Pistoia-Prato – la tenuta complessiva e il dato migliore rispetto ai livelli regionale e nazionale sono segnali di resilienza importanti. Tuttavia, non possiamo ignorare le difficoltà, in particolare il perdurare della crisi del tessile a Prato e del manifatturiero a Pistoia”.

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La modesta crescita (+0,4%) è alimentata principalmente dal comparto terziario, dove spicca l’incremento dei servizi avanzati di supporto alle imprese (+4%) e delle attività finanziarie e assicurative (+3,8%). Positivo anche il dato dell’agricoltura (+2,1%). Stabili, o con variazioni modeste, le costruzioni (-0,2%), il turismo (+0,8%) e il commercio (-0,5%, -1% negli esercizi al dettaglio). La flessione è drammatica per le aziende specializzate nella produzione di tessuti e tessiture (-8,1%) e nella produzione di filati e filature (-5,8%), a conferma di una crisi strutturale per il cuore del distretto. Si riducono anche le attività di finissaggio (-3,2%), mentre l’unico dato positivo riguarda la crescita della fabbricazione di tessuti a maglia (+1,4%). Il saldo nati-mortalità del trimestre è di 46 imprese in meno, ma il tasso aggregato di crescita (-0,6%), nonostante sia negativo, è migliore della media regionale (-0,9%) e nazionale (-0,8%).

“Il fatto che i settori Terziario e turismo facciano da traino all’economia territoriale, all’interno di una fase complessa come quella che viviamo aumenta la nostra responsabilità rispetto alla crescita competitiva di Pistoia e Prato”, dicono i presidenti di Confcommercio Pistoia–Prato Gianluca Spampani, il presidente di Confesercenti Pistoia Pier Luigi Lorenzini e il presidente di Confesercenti Prato, Stefano Bonfanti. “L’analisi della presidente Mazzi – aggiungono i presidenti – evidenzia come il Terziario, con particolare riferimento ai servizi alle imprese, risulti essere oggi molto performante, a differenza degli altri segmenti. Questo, unito alle dinamiche dei flussi turistici che in Toscana si confermano in costante crescita, e rispetto ai quali Prato e Pistoia possono ambire ad un ruolo gradualmente più rilevante, conferma la nostra responsabilità in termini di sviluppo economico del territorio”. Per Confesercenti e Confcommercio occorre puntare su una maggiore qualificazione delle risorse umane, valorizzare i centri storici e allestire iniziative di spessore capaci di impattare positivamente sui flussi turistici.

M. Serena Quercioli



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