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Zona economica speciale, a Taranto  un importante investimento di Vestas


Il semaforo verde sulla bontà della misura economica la Corte dei Conti lo aveva acceso nei giorni scorsi sottolineandone il valore strategico per lo sviluppo del Mezzogiorno, pur ribadendo l’esigenza di monitoraggio e controllo.

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A beneficiarne è stata la Zes unica del Sud a riprova che lo sportello unico digitale e il credito di imposta introdotti dalla Zona economica speciale stanno funzionando e rappresentano leve di rilancio nelle regioni coinvolte dalla misura come Puglia, Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Sicilia e Sardegna.
E proprio la Puglia ha saputo fare tesoro di questa misura con 1.600 progetti presentati per oltre 709 milioni di euro di investimenti in un solo anno con un effetto «moltiplicatore di sviluppo e quindi di opportunità per le aziende», come sottolinea Salvatore Toma, presidente di Confindustria Taranto.
In particolare, è la semplificazione amministrativa della Zes che contribuisce a snellire l’iniziativa imprenditoriale, migliorando l’efficienza delle istruttorie, riducendo i tempi di risposta e incrementando il numero di autorizzazioni concesse.
Il credito d’imposta, previsto dalla legge di bilancio 2024 con un plafond di 1,8 miliardi di euro, ampliato a 2,2 miliardi per il 2025, sostiene le imprese che investono in beni strumentali destinati a impianti produttivi nelle aree Zes. Al 9 aprile di quest’anno, le richieste complessive hanno superato i 2,5 miliardi di euro, con investimenti concentrati principalmente in Campania (35,74%), Sicilia (21,38%) e Puglia (18,05%). Sono già stati messi a disposizione circa 2 miliardi.
Scorrendo  i numeri relativi agli ultimi dodici mesi, fa presente Salvatore Toma, si evince «la particolare vivacità della Puglia, anche in confronto alle altre regioni del Mezzogiorno interessate dalla Zes unica, rispetto alla fruizione delle agevolazioni previste dalla zona economica speciale, alle quali si aggiungono quelle del credito di imposta, previste dalla legge di bilancio 2024».
Taranto non è stata da meno nello sfruttare le agevolazioni previste dalla Zes come l’avvio «di un importante progetto da parte della nostra associata Vestas per la costruzione di tre capannoni industriali, che porterà importanti ricadute occupazionali», sottolinea il presidente di Confindustria Taranto particolarmente soddisfatto del buon esito di questa istruttoria perché rappresenta, aggiunge, «un esempio virtuoso di gioco di squadra, quello che portiamo avanti in associazione e che cerchiamo di applicare anche nei rapporti con gli altri attori territoriali. Un ringraziamento particolare va al vicepresidente di Confindustria nazionale Natale Mazzuca per aver fortemente voluto l’avvio di questo strumento fondamentale per il sistema imprenditoriale, all’avvocato Giosy Romano, coordinatore della struttura di missione, per la professionalità e tempestività, e alla nostra associata Proel Engineering Srl che, in coordinamento con le autorità locali, ha istruito la pratica grazie alla quale è stata ottenuta l’autorizzazione unica. Le nostre aziende, così come quelle che da fuori investono sul nostro territorio – conclude Toma -, hanno bisogno di procedure snelle e percorsi semplici affinché creino quelle ricadute occupazionali e produttive che tutti auspichiamo. Credo che la Zes  vada davvero nella giusta direzione. Confindustria, dal canto suo, continuerà ad accompagnare le imprese in questi percorsi».



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