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Piano Casa 2025, Salvini “660 milioni per i progetti pilota”, ma l’attuazione è in ritardo — idealista/news


I principali enti e le associazioni di categoria hanno partecipato al Quinto Piano Casa, il tavolo del minitstero delle Infrastrutture e dei Tasporti (MIT) nato allo scopo di contrastare il disagio abitativo, rilanciare le politiche abitative e riorganizzare l’offerta esistente. In programma anche la riforma del Testo unico per l’edilizia. Il messaggio trapelato è che il Piano Casa sia in ritardo e che ci vorrà tempo perché entri a pieno regime, anche se sono stati già stanziati 600 milioni per i progetti pilota.

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Durante la riunione sono state illustrate le novità del Piano Casa e i principali obiettivi:

  • riorganizzazione del sistema di social housing e delle Aziende Casa;
  • promozione di modelli innovativi di finanziamento dei progetti di social housing, fondati sulla integrazione tra risorse pubbliche e private;
  • creazione di soluzioni abitative flessibili, fondate sulla commistione di edilizia residenziale e sociale, e integrate nella città;
  • definizione di modelli edilizi di social housing idonei a fornire una risposta alle esigenze di gestione dei bisogni sociali anche da parte del Terzo Settore.

Durante l’incontro sono stati presentati anche gli esiti della consultazione sulla revisione del Testo Unico dell’Edilizia. L’obiettivo è semplificare le norme già esistenti attraverso una legge delega che porti a::

  • integrare la disciplina edilizia e delle costruzioni, in coordinamento con la disciplina dei beni culturali e urbanistica;
  • adeguare il testo unico al riparto di competenze tra Stato e Regioni;
  • semplificare i procedimenti amministrativi anche grazie alla digitalizzazione;
  • riordinare gli interventi edilizi e i relativi procedimenti, tenuto conto del relativo impatto sul territorio;
  • garantire certezza ai tempi di rilascio o formazione dei titoli abilitativi;
  • semplificare le modalità di attestazione dello stato legittimo dell’immobile;
  • sostenere e accompagnare la rigenerazione urbana con semplificazioni e incentivi regolatori. 

Confedilizia, ok a Salvini, ma tutelare la proprietà privata

All tavolo ha partecipato anche Confedilizia che in un comunicato ha fatto sapere: “Abbiamo partecipato con spirito costruttivo al quinto tavolo di consultazione convocato dal ministro delle infrastrutture, Matteo Salvini, per l’elaborazione del piano casa e per l’esame delle linee di indirizzo sulla riforma del testo unico dell’edilizia”

” Nel corso della riunione abbiamo evidenziato l’importanza di un piano casa che valorizzi e metta in condizione di essere utilizzato l’ingente patrimonio immobiliare esistente, troppo spesso mal gestito quando non abbandonato”. 

“Riteniamo essenziale che il ministero si faccia anche promotore di iniziative finalizzate ad ampliare e a calmierare l’offerta abitativa di gran lunga preponderante in Italia, quella garantita dalla proprietà immobiliare diffusa – aggiunge – obiettivo perseguibile da un lato attraverso incentivi ai locatori (noi proponiamo l’azzeramento dell’Imu per le abitazioni date in affitto a canone concordato e l’applicazione in tutti i comuni della cedolare secca del 10 per cento); dall’altro, tramite concreti aiuti agli inquilini (per esempio attraverso un sistema di buoni). In merito alla riforma del testo unico dell’edilizia abbiamo ribadito la necessità di una revisione organica della normativa, che, in linea con l’esperienza positiva del decreto salva casa, miri ad assicurare certezza del diritto a proprietari e operatori e che consenta una vera rigenerazione urbana”.

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Ance: serve un intervento organico

Secondo Ance: “Quella del disagio abitativo è un’emergenza che purtroppo sta coinvolgendo fasce di popolazione sempre più ampie, a cominciare dai giovani per questo serve un intervento organico che coinvolga le istituzioni, i capitali privati e gli operatori che stiamo chiedendo da tempo”.

L’associazione delle imprese edili aggiunge che è “positiva anche la presentazione della delega sul testo unico edilizia che insieme alla legge sulla rigenerazione urbana, attualmente in discussione in Parlamento, rappresenta un tassello indispensabile per modernizzare le nostre città”.



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