Il MEF ha pubblicato il terzo rapporto annuale sulla liquidità del mercato secondario dei titoli di Stato italiani, che analizza l’andamento delle condizioni di liquidità nel mercato interdealer dei titoli MTS Italy.
Si ricorda che il mercato regolamentato “all’ingrosso” dei titoli di Stato italiani MTS Italy, è suddiviso nei due segmenti Cash e pronti contro termine (Repo): il segmento MTS Italy Cash, in particolare, è un mercato interdealer per la negoziazione a pronti di titoli di Stato italiani, a cui possono aderire banche e imprese di investimento in possesso di specifici requisiti minimi, patrimoniali e professionali, i quali, in qualità di dealer o market maker negoziano gli strumenti finanziari senza l’intervento del cliente finale.
Il rapporto, in particolare, esplora le diverse dimensioni tramite le quali può essere valutata la liquidità microstrutturale del mercato, ovvero:
- l’attività di quotazione e la disponibilità dei market maker a offrire prezzi competitivi sul mercato interdealer per eseguire ordini di acquisto e vendita (possibilmente significativi) di titoli di Stato
- l’attività di negoziazione sulla piattaforma di mercato.
Il rapporto indaga inoltre l’interazione tra le due dimensioni, testando la resilienza dei market maker rispetto ai flussi di negoziazione e conduce un’analisi separata per ciascun segmento dei titoli di Stato.
Nello specifico, il documento analizza le stesse metriche per ciascuna linea su cui il Tesoro italiano opera attraverso emissioni obbligazionarie (le cosiddette linee on-the-run): BOT a 6 e 12 mesi, BTP nominali a breve termine (2 anni), 3 anni, 5 anni, 7 anni, 10 anni, 15 anni, 20 anni, 30 anni e 50 anni, BTP verdi, BTP indicizzati all’inflazione dell’area euro a 5, 10 anni, 15 anni e 30 anni, CCT-eu a 5 e 7 anni.
Inoltre, data l’importante evoluzione tecnologica che ha caratterizzato sempre più l’operatività degli intermediari sui mercati finanziari negli ultimi anni, viene analizzato il trading algoritmico dei market maker, con particolare attenzione allo sviluppo e all’utilizzo di funzioni di autohedging nelle attività di quotazione e negoziazione di tali operatori e all’esecuzione di flussi significativi che coinvolgono più titoli nello stesso flusso (le cosiddette operazioni a paniere/blocco).
Una sezione specifica del rapporto esamina l’attività con la clientela finale e la sua relazione con la liquidità nel mercato secondario interdealer: i principali risultati indicano che nel 2024 le condizioni di liquidità sono state buone in tutti i segmenti analizzati (e in quasi tutte le metriche adottate), stabilizzando il miglioramento osservato nel 2023 e segnando una continua ripresa dal deterioramento del 2022.
In termini generali, i market maker hanno offerto buone condizioni di liquidità in modo abbastanza omogeneo, senza differenze significative nel comportamento tra i dealer più competitivi e quelli più avversi al rischio.
Le condizioni di liquidità nel 2024 sono state solide, in un contesto caratterizzato dall’allentamento delle politiche monetarie restrittive delle banche centrali e dal ciclo effettivo di tagli dei tassi di interesse.
I volumi di negoziazione su MTS Italia, che avevano iniziato a crescere nell’aprile 2020 (ma sono diminuiti nel 2022), sono aumentati vertiginosamente nel 2024, raggiungendo il massimo storico: l’aumento dei volumi negoziati è anche rappresentativo di un aumento significativo del rischio negoziato sul mercato.
Combinando sia le dimensioni di quotazione che quelle di negoziazione, le condizioni di liquidità nel 2024 sono rimaste sostanzialmente stabili rispetto agli anni precedenti, anche durante le fasi di mercato direzionali e rapide e i periodi di flussi di negoziazione di medie dimensioni, confermando la resilienza complessiva dell’attività di quotazione dei primary dealer su MTS Italia.
Nella sezione dedicata, viene approfondita ulteriormente l’analisi sui potenziali collegamenti tra l’attività business-to-customer e l’attività interdealer:
- analizzando le dinamiche delle variabili macro relative all’attività di mercato degli investitori finali (ad esempio, volumi negoziati e squilibri), confrontandole con l’attività di quotazione e trading su MTS Italia, per fornire un quadro generale
- concentrando lo studio su MTS BondVision, una piattaforma di trading dealer-to-client, e introducendo diverse metriche (ad esempio, la deviazione standard delle quotazioni ricevute dagli operatori sell-side selezionati per ciascuna richiesta di quotazione, il costo effettivo di esecuzione) per esplorare le condizioni di liquidità per i clienti finali e la loro relazione con le condizioni di liquidità interdealer su MTS Italia.
- indagando l’interazione tra le due dimensioni, testando come l’esecuzione di una richiesta di quotazione su BondVision influenzi le condizioni di liquidità e i volumi di negoziazione su MTS Italia.
I risultati preliminari indicano che le condizioni di liquidità sul mercato interdealer e sul mercato dealer-to-client sono interconnesse e che esiste un’elevata correlazione tra l’attività di negoziazione con gli investitori finali e quella nel segmento interdealer.
Nel 2024, emergono evidenze che indicano che l’attività su BondVision ha portato a migliori condizioni di liquidità su MTS Italia.
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