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Piano Mattei, Urso: questa settimana inauguriamo AI Hub, obiettivo trasformare ecosistema AI in Africa


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Roma – “Come sapete questa settimana sarà inaugurata la sede dell’ AI Hub per lo sviluppo sostenibile, qui a Roma il 20 giugno. Un obiettivo che era stato individuato durante la nostra presidenza del G7 e approvato nella documento sottoscritto dai leader del G7 a Borgo Egnazia, che abbiamo realizzato come Ministero delle Imprese e del Made in Italy insieme, e li ringrazio, all’ UNDP, quindi alle Nazioni Unite”.

Così il Ministro Adolfo Urso durante la conferenza stampa i presentazione dell’AI Hub for Sustainable Development, iniziativa promossa nell’ambito della Presidenza italiana del G7 dal Mimit e dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), in collaborazione con i partner africani coinvolti nel Piano Mattei e in sinergia con l’azione di sviluppo della Farnesina in materia di digital for development.

“L’AI Hub fa parte del Piano Mattei per l’Africa e riflette nel contempo gli obiettivi della strategia della Commissione europea Global Gateway e di quella dell’Unione Africana sull’intelligenza artificiale. L’AI Hub si propone di trasformare l’ecosistema dell’intelligenza artificiale in Africa, promuovendo una crescita industriale guidata necessariamente dal settore privato, al fine di colmare il divario nell’accesso all’intelligenza artificiale e a rafforzare la catena del valore industriale, a cominciare da 14 Paesi africani che sono parte del Piano Mattei (Algeria, Angola, Congo Brazzaville, Costa d’Avorio, Egitto, Etiopia, Ghana, Kenya, Mauritania, Marocco, Mozambico, Senegal, Tanzania e Tunisia)”.

“Durante l’evento preliminare verranno presentati programmi e partenariati progettati insieme con gli innovatori per l’Africa, volti ad accelerare lo sviluppo industriale stimolato dall’intelligenza artificiale. Tali programmi potranno essere supportati da importanti istituzioni finanziarie internazionali e si prestano a forti sinergie con l’azione del Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale in materia di digitale per lo sviluppo nei Paesi africani. L’AI Hub ha raccolto già oltre 35 manifestazioni di interesse da parte del sistema privato, a conferma del suo potenziale nel ridefinire le catene del valore dell’intelligenza artificiale industriale e nel rappresentare una piattaforma globale di collaborazione. Obiettivi dell’AI Hub sono importanti e significativi anche a breve, entro il 2028 quindi entro i primi tre anni si mira a favorire fino a dieci investimenti esterni in filiere dell’intelligenza artificiale, a sostenere fino a 500mila start up africane e stabilire almeno 30-50 partenariati di settore privato ad alto impatto”.

“Il programma prevede una giornata preliminare, una giornata – giovedì –  in cui ci saranno due incontri preliminari al MIMIT con la partecipazione di ministri africani, con la partecipazione di esponenti della Commissione e dell’UNDP, con la partecipazione di esponenti della società civile e delle aziende che sono coinvolte. Poi venerdì inaugureremo l’AI Hub, ci sarà con noi Marcos Neto, segretario generale aggiunto e direttore dell’Ufficio per il sostegno alle politiche e i programmi UNDP e Roberto Viola, direttore generale della DG Connect della Commissione Europea. Insieme con loro presenteremo il primo pacchetto di iniziative principali volte ad accelerare lo sviluppo industriale basato sull’intelligenza artificiale in Africa. Poi ci sarà una sessione di approfondimento con la partecipazione di tanti attori, ministri e attori anche delle principali aziende nel settore digitale a livello occidentale. Le conclusioni saranno tratte dalla Ministro dell’Università e della Ricerca scientifica, Anna Maria Bernini. Hanno già assicurato la loro partecipazione molti degli stakeholder che parteciperanno a questa iniziativa e attraverso i canali ufficiali del nostro Ministero e dell’UNDP vi saranno centinaia di partecipanti dall’Africa e dal mondo”.

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“In quella sede verranno presentate le prime quattro iniziative: la piattaforma AI Hub, cioè uno spazio per gli innovatori africani, i partner del G7 e l’Unione Europea con i protagonisti dell’industria a livello globale. La seconda iniziativa è la coalizione Africa Green Compute, una piattaforma multistakeholder nata dal partenariato tra l’UNDP ed altri soggetti importanti e significativi volta a incrementare l’accesso a infrastrutture di calcolo sostenibili. Il programma Compute Accelerator, che affronta la carenza di accesso al calcolo a costi sostenibili per le imprese africane di intelligenza artificiale. E infine il programma IA Infrastructure Builder, che cercherà di sostenere cinque costruttori di infrastrutture con potenzialità di scalabilità in ambiti strategici come data center e connettività, energia e hardware. In quella sede verranno anche annunciati una serie di partenariati con le istituzioni, ma anche con singoli paesi e certamente con altri contesti quali fondazioni.”

“Il piano si inserisce, per quanto ci riguarda, nel contesto del Piano Mattei per l’Africa, che noi speriamo diventi sempre più un piano europeo per l’Africa. E nel contesto delle iniziative del nostro Governo, del nostro Paese per il trasferimento tecnologico alle imprese. Iniziative che noi abbiamo realizzato nel corso degli ultimi mesi anche attraverso la creazione di una serie di istituzioni e fondazioni quali la Fondazione per L’intelligenza artificiale a Torino, la Fondazione per la microelettronica a Pavia, la Fondazione Biotecnopolo di Siena, che operano insieme in una rete con il Cineca di Bologna e l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova,particolarmente performante per quanto riguarda la robotica. L’ultima in tempo di inaugurazione è il tecnopolo di Taranto per la transizione ambientale”.

“Questa rete di fondazioni che insieme a istituti già presenti può contare tra l’altro sui tre super calcolatori più veloci del continente europeo, quello del Cineca a Bologna e la Vinci a Genova e il super calcolatore dell’Eni recentemente inaugurato a Pavia, danno al nostro Paese un particolare vantaggio competitivo per diventare una sede operativa per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale delle tecnologie abilitanti. Nel nostro Paese anche al servizio come in questo caso di altri. Per le IAB che inaugureremo venerdì per i Paesi in via di sviluppo e in questo contesto l’Italia si candiderà ad ospitare una delle quattro GB Factory che la Commissione europea ha individuato nel suo programma di sviluppo in Europa”.

“Noi crediamo di poter essere una delle sedi delle quattro Giga Factory che la Commissione europea intende individuare entro la fine dell’anno affinché vi sia una particolare attinenza allo sviluppo di un ecosistema collaterale nel trasferimento tecnologico e nello sviluppo tecnologico dell’intelligenza artificiale per il sistema industriale. In questo contesto si inserisce certamente questo hub che abbiamo fortemente voluto nella nostra presidenza, trovando il partner ideale proprio nell’ UNPD, che ringraziandolo sin d’ora a nome del Governo italiano, per la fiducia che ci ha dato e per la collaborazione che ha assicurato sin dall’inizio a questo obiettivo del G7 a Presidenza italiana.”






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