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Dal 28 giugno 2025 accessibilità digitale obbligatoria per siti web e servizi digitali di PMI


Entro il 28 giugno 2025, tutte le PMI europee saranno obbligate a rendere i propri siti web conformi all’European Accessibility Act (EAA), la direttiva dell’Unione Europea (UE) che stabilisce requisiti di accessibilità per prodotti e servizi digitali. Il termine segna la fine del periodo di transizione, durante il quale le aziende hanno potuto adeguarsi alle nuove normative.

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A partire da tale data, quindi, le imprese che non rispetteranno gli standard previsti rischiano sanzioni amministrative: In Italia, le imprese che non rispettano i requisiti dell’EAA possono incorrere in multe fino a 40.000 euro, mentre per le aziende già soggette alla Legge Stanca (Legge n. 4/2004), le sanzioni possono arrivare fino al 5% del fatturato annuo. Oltre alle sanzioni pecuniarie, le imprese rischiano anche il mancato accesso a bandi pubblici o finanziamenti europei, che spesso richiedono la conformità alle normative di accessibilità.

Le aziende devono garantire che i propri siti web siano accessibili a tutte le persone, comprese quelle con disabilità temporanee o permanenti, come deficit visivi, uditivi o motori. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario conformarsi alle linee guida WCAG 2.1 livello AA, che stabiliscono criteri per la percepibilità, l’operabilità, la comprensibilità e la robustezza dei contenuti digitali.

Perché l’Accessibility Act è così importante?

L’accessibilità digitale non è solo un obbligo legale, ma rappresenta anche un’opportunità per le aziende di migliorare l’esperienza utente e raggiungere un pubblico più ampio. Secondo le stime dell’Unione Europea, circa il 20% della popolazione ha una qualche forma di disabilità che può rendere difficile l’accesso ai contenuti digitali. Un sito web accessibile permette a queste persone di navigare e interagire senza ostacoli, migliorando l’inclusione digitale.

Oltre all’aspetto etico, l’Accessibility Act ha anche un forte impatto economico: le aziende che si adeguano alla normativa possono beneficiare di una maggiore visibilità online, ridurre i rischi legali e differenziarsi dai concorrenti. Inoltre, un sito web accessibile migliora anche la SEO, facilitando l’indicizzazione da parte dei motori di ricerca e aumentando il traffico organico.

Chi deve adeguarsi all’Accessibility Act?

La direttiva si applica alla maggior parte delle aziende e dei professionisti che operano nel mercato digitale. Tuttavia, alcune categorie di imprese sono soggette a esenzioni o a condizioni particolari:

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  • Grandi aziende e PMI: devono conformarsi ai requisiti di accessibilità per i prodotti e servizi digitali offerti ai consumatori.
  • Attualmente, le microimprese (meno di 10 dipendenti e fatturato annuo inferiore a 2 milioni di euro) sono esentate dall’osservanza dei requisiti di accessibilità previsti dall’Accessibility Act. Tuttavia, questa esenzione potrebbe essere soggetta a future revisioni legislative, quindi è consigliabile mantenersi aggiornati sulle eventuali modifiche alla normativa.
  • PMI con onere sproporzionato: le piccole e medie imprese (meno di 250 dipendenti e fatturato annuo inferiore a 50 milioni di euro) possono ottenere deroghe, ma solo se dimostrano che l’adeguamento comporterebbe un costo eccessivo rispetto ai benefici.

Inoltre, la direttiva stabilisce che i nuovi prodotti e servizi digitali immessi sul mercato dopo il 28 giugno 2025 devono essere conformi agli standard di accessibilità.

Servizi digitali coinvolti

  • Siti web e applicazioni mobili: tutti i contenuti digitali devono rispettare gli standard di accessibilità.
  • Servizi di e-commerce: le piattaforme online per la vendita di prodotti e servizi devono essere accessibili a tutti gli utenti.
  • Servizi bancari online: home banking, sportelli digitali e applicazioni finanziarie devono essere accessibili.
  • Servizi di trasporto: inclusi portali per la prenotazione di biglietti e sistemi digitali per la gestione dei viaggi.
  • Media digitali e comunicazione: servizi di streaming, video on demand e contenuti multimediali devono essere fruibili anche da utenti con disabilità visive o uditive.
  • Emergenza e pubblica sicurezza: i servizi per la comunicazione con il numero di emergenza europeo 112 devono essere accessibili.

I vantaggi di un sito web accessibile

Adeguarsi all’Accessibility Act non è solo un obbligo legale, ma rappresenta anche un’importante opportunità di crescita per le aziende e i professionisti che operano nel digitale. Un sito web accessibile offre una serie di vantaggi concreti, migliorando l’esperienza utente, aumentando il traffico e rafforzando il posizionamento online.

1. Maggiore visibilità online e miglior SEO

I siti web accessibili sono più facili da navigare non solo per gli utenti, ma anche per i motori di ricerca. Le linee guida di accessibilità (WCAG) promuovono pratiche che migliorano la leggibilità e la struttura del sito, facilitando l’indicizzazione da parte di Google.

2. Raggiungere un pubblico più ampio

Secondo l’Unione Europea, circa il 20% della popolazione ha una qualche forma di disabilità che può rendere difficile l’accesso ai contenuti digitali. Un sito accessibile garantisce a tutti gli utenti, indipendentemente dalle loro capacità, la possibilità di navigare e interagire senza ostacoli.

3. Differenziazione competitiva

Offrire un sito accessibile può rappresentare un vantaggio strategico rispetto alla concorrenza. Con l’avvicinarsi della scadenza del giugno 2025, molte imprese dovranno adeguarsi in tempi ristretti.

4. Conformità e riduzione dei rischi legali

Dal 28 giugno 2025, tutte le aziende che rientrano nell’Accessibility Act dovranno rispettare le nuove normative. Il mancato adeguamento potrebbe comportare:

  • Sanzioni e multe per le aziende che non rispettano i requisiti di accessibilità.
  • Restrizioni di mercato, con l’impossibilità di vendere prodotti e servizi non conformi nell’Unione Europea.
  • Possibili azioni legali da parte di associazioni o singoli utenti che subiscono discriminazioni digitali.

Adeguarsi in anticipo evita il rischio di incorrere in penalizzazioni e garantisce un accesso senza ostacoli ai propri servizi.

5. Aumento delle conversioni e fidelizzazione dei clienti

Un sito web accessibile non solo raggiunge più utenti, ma migliora anche l’esperienza complessiva della navigazione, portando a un aumento delle conversioni.

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I siti web realizzati da Actainfo sono testati con MAUVE++ del CNRConsiglio Nazionale delle Ricerche –  consigliato da AGID, per la verifica dell’accessibilità a norma delle Linee guida WCAG 2.1 AA.

Trovate tutte le informazioni sui portali web e applicativi cloud saas realizzati da Actainfo a norma delle disposizioni sulla accessibilità su questo sito: https://www.actainfo.it



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