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Commercianti e Pmi nei centri storici, costuita Ancestor Confesercenti


Stimolare le varie amministrazioni comunali e la Regione per le politiche relative ai centri storici e urbani, tutelando gli interessi delle delle piccole e medie imprese commerciali, turistiche, dei servizi e in particolare delle attività economiche presenti, migliorando i servizi e la qualità della vita di chi ci vive e lavora.

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Con queste finalità si è costituita in Umbria Ancestor, l’Associazione Nazionale Centri Storici di Confesercenti. Le cui finalità sono state sintetizzate dal presidente regionale di Confesercenti, Giuliano Granocchia, con le tre “C”: miglioramento delle città; rispetto del cittadino; promozione del commercio.
La neo costituita Ancestor Umbria si è presentata ufficialmente a Todi, in una conferenza stampa nella quale sono state illustrate le criticità e le potenzialità del fare impresa nei centri storici umbri e delineate alcune delle proposte che la stessa Ancestor, insieme a Confesercenti, porterà all’attenzione delle amministrazioni comunali e di quella regionale.

Granocchia, parlando della peculiare situazione umbra, ha evidenziato come questa sia la regione con la più alta percentuale di attività della GDO (grande distribuzione organizzata), ma allo stesso tempo tra quelle con il reddito pro capite più basso. “Questo sarà esplosivo per i consumi” è l’allarme lanciato da Granocchia, che ha anche lamentato l’elevato livello della tassazione, anche locale. “Solleciteremo un ripensamento di tutte queste politiche sociali” ha annunciato il presidente di Confesercenti Umbria. Che rispetto alle politiche per i centri storici, potrà ora contare sulla specifica azione di Ancestor.

Chiamato a rappresentare Ancestor Umbria è Pier Francesco Quaglietti, che anche in qualità di referente Fipac ha ricordato le necessità delle categorie più fragili che vivono nei centri storici, in particolare gli anziani e i portatori di handicap: “I nostri borghi rappresentano una ricchezza, ma per mantenerli vivibili è necessario migliorare la sostenibilità della vita al loro interno. Garantendo servizi, come i trasporti pubblici, postali, bancari e presidi medici, fondamentali eppure molto spesso assenti o costosi nel caso del ricorso al privato. In questo senso, cercheremo di sensibilizzare le amministrazioni comunali, Anci Umbria ed i consorzi”.

Dell’effetto della tassazione e dell’inflazione sui redditi reali e quindi sulla capacità di spesa delle famiglie ha parlato nello specifico il coordinatore regionale della Segreteria di Confesercenti Umbria, Sergio Giardinieri. Mettendo in guardia dall’illegalità che è nemica del commercio e delle imprese in generale e del rischio usura a cui sono esposte oltre 5 mila aziende in Umbria.

Per la presentazione di Ancestor Umbria, introdotta dalla presidente della locale Confesercenti, Francesca Chiara Chiavari, è stata scelta Todi, città a forte vocazione turistica che può rappresentare un modello dove sperimentare nuove soluzioni a vantaggio della cittadinanza, dei visitatori e delle attività commerciali e ricettive presenti, in particolare nel centro storico. Secondo quel principio di stimolo e di proposta che caratterizzerà l’azione di Ancestor in tutte le città dell’Umbria.

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(Nella foto di apertura, da sinistra, Pier Francesco Quaglietti, Giuliano Granocchia, Sergio Giardinieri, Francesca Chiara Chiavari; nell’altra dirigenti Confesercenti e giornalisti alla conferenza stampa)





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