C’è una parte d’Italia che lotta in silenzio.
Un’Italia che non fa rumore, ma ogni singolo giorno combatte la sua battaglia più dura: quella contro i debiti.
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Famiglie che vivono con l’ansia nel portafoglio, imprenditori schiacciati da troppe scadenze, professionisti che hanno perso l’equilibrio sotto il peso di rate e cartelle esattoriali.
Non si tratta solo di “chi ha sbagliato”. Il sovraindebitamento, spesso, non fa distinzioni e può colpire chiunque. Chi ha provato a mantenere una casa, chi ha investito nel proprio lavoro, chi ha semplicemente cercato di andare avanti.
E in Italia i numeri parlano chiaro. Secondo il Sole24Ore, uno studio Cgia stima come al 31 dicembre 2022 l’importo medio dell’indebitamento per nucleo familiare presente in Italia sia salito a 22.710 euro.
Eppure, nonostante i numeri, questo fenomeno resta nascosto nelle pieghe del sistema, quasi ignorato. Cresce come una crepa nel muro, invisibile finché non crolla tutto.
Chi ascolta i cittadini indebitati? Chi li aiuta, concretamente, a rialzarsi e a riprendere in mano le proprie vite?
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Lo scenario è difficile, spesso confuso e fatto di soluzioni apparenti e promesse facili.
Per fortuna però c’è anche chi ha scelto di guardare il problema in faccia con lucidità e metodo. Con l’obiettivo preciso di restituire dignità ai cittadini, attraverso la legge.
È qui che inizia la storia di Gianmario Bertollo, fondatore di Legge3.it, la realtà nata a Treviso che ha già aiutato centinaia di italiani a liberarsi dal debito e a ricominciare
Il peso del debito: un fenomeno diffuso e spesso invisibile
Il sovraindebitamento in Italia non è un’eccezione, ma può riguardare tutti.
È un’infiltrazione che si allarga subdola, che inizia come un fastidio passeggero per poi ritrovarsi con la casa allagata.
I numeri lo confermano: secondo l’Osservatorio Europeo di Bravo, nel 2024 il debito medio per cittadino ha superato i 29.000 euro, con un aumento del 13,6% rispetto a quattro anni fa
Un segnale chiaro, che sottolinea come i debiti non solo aumentano, ma lo fanno più in fretta della capacità di affrontarli.
Ma il sovraindebitamento non è solo un problema di conti in rosso.
È il mancato pagamento di rate e bollette, il ricorso frequente al credito al consumo, le continue richieste di prestiti per far fronte alle spese quotidiane, e poi l’arrivo delle prime azioni concrete.
Il primo blocco è spesso quello del conto corrente: non si può più prelevare, le domiciliazioni vengono sospese e le spese quotidiane diventano un problema immediato.
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Poi arrivano i pignoramenti sullo stipendio o sulla pensione, con somme sottratte direttamente alla fonte, e la segnalazione al CRIF, che trasforma il sovraindebitamento in un marchio duraturo, ostacolando l’accesso al credito anche per importi minimi.
Ecco allora che il sovraindebitamento non è solo una questione economica. È una ferita sociale che porta con sé ansia costante, difficoltà relazionali, senso di vergogna e isolamento.
E mentre tutto questo accade, la burocrazia diventa un labirinto dove è facile perdere se stessi, insieme alla speranza di uscirne.
Chi si trova in questa situazione spesso ha due reazioni: rimandare o affidarsi al primo che promette risultati facili.
Ma ogni giorno che passa rischia di accumulare ancora più debiti. E ogni scelta sbagliata può costare caro, anche più del debito stesso.
Per fortuna però, in una realtà fatta di numeri e storie spesso ignorate, c’è chi ha vissuto il peso del debito sulla propria pelle e ha scelto di trasformare quella ferita in un punto di svolta. È da un’esperienza personale che nasce infatti il percorso di Gianmario Bertollo, fondatore di Legge3.it.
Dalla crisi personale alla rinascita professionale: la storia di Gianmario Bertollo
Non tutti quelli che aiutano gli altri a uscire dal debito hanno solo studiato libri. Alcuni lo hanno vissuto sulla propria pelle.
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Gianmario Bertollo è uno di loro.
Prima di fondare Legge3.it, prima di diventare un punto di riferimento nazionale sul tema del sovraindebitamento, ha conosciuto il lato più duro di questa condizione.
La sua crisi arriva nel 2008 con una serie di scelte sbagliate, investimenti andati male, il crollo economico e, a seguire, la perdita della casa all’asta.
Non una semplice difficoltà economica quindi, ma un terremoto personale che lo porta a toccare con mano la solitudine e l’impotenza che molti provano quando non riescono più a sostenere i propri debiti.
Ma è proprio da quel punto di rottura che nasce qualcosa.
Nel 2016, decide di aiutare chi sta vivendo ciò che anche lui ha provato in prima persona. Fonda così Legge3.it, la realtà italiana che ha già aiutato centinaia di persone a liberarsi dal debito.
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L’obiettivo è chiaro: offrire un’alternativa concreta a chi vive sotto il peso dei debiti. Non promesse vuote, non soluzioni magiche, ma un supporto reale, basato su competenze giuridiche, analisi puntuale e totale trasparenza.
Legale, trasparente e oltre le scorciatoie: ecco il metodo di Gianmario Bertollo
Ripartire, quindi, si può. Ma non basta la buona volontà: serve un metodo.
È questa la filosofia con cui Gianmario Bertollo e il suo team affrontano ogni caso di sovraindebitamento.
La base da cui partono è solida: la Legge 3/2012, conosciuta anche come “Legge Salva Suicidi”, che oggi è parte integrante del Nuovo Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza.
Questa normativa prevede procedure legali e sicure che permettono ai cittadini non fallibili – quindi privati, piccoli imprenditori, professionisti e start-up – di rientrare dai propri debiti in modo sostenibile.
Le strade sono diverse e vengono valutate caso per caso:
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il piano di ristrutturazione del debito del consumatore: rivolto a chi ha debiti in ambito privato, prevede la presentazione al giudice di un piano di rientro sostenibile.
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il concordato minore: pensato per chi ha contratto debiti legati all’attività d’impresa, consente di proporre ai creditori un accordo per risolvere la posizione.
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la liquidazione controllata: che mette a disposizione i beni (o una quota del reddito) del debitore per soddisfare al meglio i creditori, mentre cancella legalmente il resto del debito considerato non esigibile.
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e infine, per i soggetti incapienti, cioè chi non può offrire nulla ai creditori, la Legge prevede l’esdebitazione integrale e immediata (prevista però una sola volta nella vita).
Tutto parte da un’analisi dettagliata della posizione debitoria: ogni pratica viene valutata in anticipo come se fosse già davanti a un giudice e solo se ci sono le condizioni previste dalla legge, il cliente viene preso in carico.
Ecco perché Gianmario Bertollo è l’unico nel settore ad offrire la garanzia “Soddisfatti o Rimborsati” e un tasso di successo del 100%.
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Nessuna scorciatoia o promessa irrealistica. Solo competenza, esperienza e un impegno costante testimoniato anche dal bollino “Servizio Sicuro Verificato” rilasciato dalla rivista Il Salvagente.
Bertollo e il suo team di 60 professionisti operano in 75 province italiane, lavorando con le persone, prima ancora che con i numeri. E sono oltre 300 le famiglie che hanno ritrovato una vita libera dai debiti, come raccontano molte delle recensioni su Gianmario Bertollo, testimonianze dirette di chi ha potuto finalmente tornare a respirare.
Scopri chi è davvero Gianmario Bertollo: la sua storia, la sua visione e il metodo che ha cambiato la vita a più di 300 famiglie.
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