Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Milano, Butti: «L’innovazione non è una corsa solitaria, è un gioco di squadra» – A Milano il convegno di FdI sull’intelligenza artificiale – Politica


Truppo conduce il confronto pubblico incentrato su regole, opportunità e rischi per l’economia. Relatori oltre il sottosegretario all’Innovazione del Governo Meloni: Lucente, Fidanza, Frassinetti, Crosetto, Orlandi, Mascaretti e altri esponenti di governo

Contabilità

Buste paga

 

Milano – Sabato 8 giugno, presso l’Hotel Cavalieri di piazza Missori, si è tenuto il convegno «IA: Alleata o minaccia per le imprese?», promosso da Fratelli d’Italia e condotto dall’avvocato Riccardo Truppo, capogruppo FdI in Consiglio comunale a Milano. L’iniziativa è stata organizzata a cura di Maria Pala, presidente del Circolo G. Gentile di Fratelli d’Italia, che ha coordinato i lavori insieme al gruppo cittadino del partito. L’incontro ha coinvolto esponenti del governo, rappresentanti istituzionali e professionisti del settore per riflettere sull’impatto dell’intelligenza artificiale sul sistema economico nazionale.

Tra gli interventi più attesi, quello del senatore Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione. Sono intervenuti anche l’on. Paola Frassinetti, sottosegretario all’Istruzione e al Merito, l’on. Carlo Fidanza, capodelegazione FdI al Parlamento europeo, l’on. Marco Osnato, presidente della Commissione Finanze della Camera, l’on. Giovanni Crosetto, europarlamentare, l’on. Riccardo De Corato, già vicesindaco di Milano, l’on. Andrea Mascaretti, presidente dell’intergruppo parlamentare Space Economy,  l’Assessore regionale Franco Lucente con delega ai Trasporti e alla Mobilità, Simone Orlandi, coordinatore cittadino di Fratelli d’Italia.

I principali rappresentanti istituzionali al tavolo di confronto

Tra gli interventi più attesi, quello del senatore Alessio Butti, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Innovazione. Butti ha voluto aprire il suo intervento ringraziando i presenti con parole molto dirette:

«Quello che è certo è che non possiamo permetterci un approccio allarmistico. Non serve spaventare le imprese, serve coinvolgerle, guidarle, spiegare loro quali sono le opportunità e gli strumenti messi in campo dal governo. Durante un incontro con alcuni imprenditori ho scoperto che alcuni utilizzano modelli IA cinesi, come DeepSeek. Quando ho chiesto loro di fare domande scomode – su Tiananmen o Xi Jinping – la risposta è stata il silenzio, lo schermo nero. Questo dimostra quanto sia importante che le nostre imprese imparino a riconoscere modelli trasparenti e affidabili, e a selezionarli consapevolmente.

La qualità del dato è fondamentale: se l’input è scadente, il risultato sarà scadente. Ma non basta il dato, servono anche le competenze. E qui purtroppo, nella mia Lombardia, siamo in ritardo. Abbiamo bisogno di investire di più in formazione, partendo dai cittadini e dalle imprese. I “punti digitali facili” che abbiamo attivato come Dipartimento sono un primo passo, ma dobbiamo fare molto di più, anche con l’aiuto delle Regioni.

Mutuo 100% per acquisto in asta

assistenza e consulenza per acquisto immobili in asta

 

Abbiamo proposto alle aziende un “budget di trasparenza”, che prevede di destinare obbligatoriamente una quota alla formazione interna e alla comunicazione sui modelli IA adottati. Vogliamo che ogni impresa possa spiegare, anche ai propri clienti, quanto sia trasparente e responsabile il proprio utilizzo dell’intelligenza artificiale.

Il governo ha scelto la via dell’open source, perché riteniamo fondamentale rendere l’algoritmo comprensibile e verificabile. Stiamo promuovendo anche i “gemelli di competenza”, una sorta di ambiente sicuro dove si possono testare modelli e formare persone senza rischi per i sistemi reali.

E poi c’è il progetto del “passaporto algoritmico”: dare a ogni modello IA una vera e propria identità digitale, che ne certifichi la qualità, ma anche il rispetto di metriche etiche. So bene che parlare di etica applicata all’IA è difficile. Ma dobbiamo farlo. Significa porci domande su impatti economici, sociali, ambientali. Significa lavorare su una metrica che tenga insieme profitto, persona e pianeta.

Credo molto nel principio di sussidiarietà: le grandi aziende devono aiutare le piccole. Se non lo fanno, rischiano di tenerle in ostaggio (in lock-in), perché solo i grandi possono permettersi strutture e assunzioni specialistiche. Noi vogliamo invece una filiera solidale: se crescono le PMI, cresce anche il sistema economico nel suo insieme. Stiamo lavorando con le Camere di commercio per promuovere questa coesistenza virtuosa.

In questa visione, il governo ha stanziato oltre un miliardo di euro per l’intelligenza artificiale destinati soprattutto a PMI e startup. Altro che le cifre sparate da altri paesi: quelle francesi, per esempio, sono ampiamente esagerate. L’Italia è sul podio per investimenti pubblici reali in questo campo.

Ora dobbiamo accelerare. Servono strumenti rapidi come i voucher di calcolo e i toolbox IA. Servono cooperative di dati settoriali per creare modelli condivisi anche a livello territoriale, come stiamo facendo con successo nel comasco. E servono i “bond di riqualificazione”, strumenti finanziari garantiti dallo Stato per aiutare le PMI a innovare.

Infine, c’è il tema delle procedure. Le imprese non possono aspettare mesi per accedere a fondi e strumenti. Per questo stiamo studiando una corsia preferenziale – una fast lane – che consenta loro di ottenere risposte rapide, efficaci, concrete. Perché se la tecnologia è veloce, la politica deve esserlo di più».

Truppo: «Un’urgenza che non possiamo ignorare»

Prestito personale

Delibera veloce

 

Riccardo Truppo, nel suo ruolo di moderatore, ha tracciato la linea politica del confronto:

«L’economia e il futuro delle imprese italiane, dalle piccole alle grandi realtà, dovranno necessariamente comprendere e fare propria la portata della rivoluzione digitale dell’intelligenza artificiale. Bisogna rendersi conto che non si tratta di una scelta, ma di una necessità per evitare di finire fuori mercato velocemente. L’AI può diventare uno strumento per aumentare la competitività e generare benefici anche sul piano sociale. Milano deve essere al centro di questo dialogo».

 Lucente: «Alleata sì, ma solo se regolamentata»

L’Assessore regionale Franco Lucente con delega ai Trasporti e alla Mobilità dolce ha voluto sottolineare la partecipazione della Regione Lombardia, che ha seguito con attenzione l’evoluzione del convegno: «Per quanto riguarda Regione Lombardia, possiamo considerare l’intelligenza artificiale un’alleata, ma che rischia di trasformarsi in un nemico se non viene regolamentata e disciplinata adeguatamente. Da questo convegno abbiamo tratto diversi spunti utili e stiamo lavorando per applicare l’AI anche al settore dei trasporti regionali. In particolare, vogliamo offrire un’informazione più chiara e accessibile ai viaggiatori che utilizzanno i mezzi pubblici, attraverso l’installazione di totem intelligenti che permettano ai viaggiatori di orientarsi, sapere dove andare e ottenere indicazioni utili in tempo reale. Ma, come ho già sottolineato, tutto questo va necessariamente regolato e gestito con attenzione».

«Credo che il tema dell’intelligenza artificiale sia strettamente legato alla scuola, perché è lì che dobbiamo insegnare ai ragazzi le basi dell’informatica e prepararli alle sfide del futuro. Prima di tutto, però, dobbiamo formare gli insegnanti: senza docenti preparati è difficile coinvolgere davvero gli studenti in modo consapevole. Abbiamo attivato un dipartimento ad hoc e stanziato fondi per la formazione, anche con l’aiuto del PNRR. Il nostro obiettivo è colmare le disuguaglianze tra scuole avanzate e scuole in difficoltà, per portarle tutte allo stesso livello. L’IA può rappresentare un’opportunità lavorativa, non solo un rischio. Alcune professioni scompariranno, ma ne nasceranno altre, e vogliamo preparare i giovani ad affrontare questo cambiamento. Abbiamo inserito l’informatica già alla primaria, perché l’educazione digitale deve cominciare presto. Ma è fondamentale anche insegnare l’uso responsabile dell’IA: non va usata solo per copiare o affidarsi acriticamente. Vogliamo una scuola che formi menti critiche e consapevoli, capaci di guidare il cambiamento, non di subirlo», ha dichiarato  l’on. Paola Frassinetti, sottosegretario all’Istruzione e al Merito.

Studiosi e professionisti discutono i modelli applicativi

Il convegno ha dato spazio anche a contributi tecnici e scientifici. Hanno preso la parola il professor Domenico Bellobuono dell’Università di Napoli, gli avvocati Fabrizio e Andrea Bracco e la dottoressa Shalini Kurapati, co-fondatrice e CEO di Clearbox AI.

Una tecnologia da governare con responsabilità

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione

 

Il messaggio finale emerso dal convegno è condiviso: l’AI non può essere lasciata in balia del mercato o dei soli giganti tecnologici. Serve una regia pubblica, capace di garantire accesso equo, regole semplici e strumenti concreti anche per le piccole imprese. Fratelli d’Italia si è impegnata a promuovere ulteriori momenti di confronto sul tema, con l’obiettivo di trasformare il cambiamento digitale in una reale opportunità per tutto il Paese.

Giulio Carnevale





Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Microcredito

per le aziende

 

Prestito condominio

per lavori di ristrutturazione