Commissione Ue: ecco il testo dell’accordo

Un’agenda europea che abbraccia la sostenibilità, la competitività, che punta ad avere una politica migratoria efficace, nuovi fondi propri e una vera e propria difesa comune, complementare alla NATO. Questi alcuni dei punti fondamentali dell’accordo siglato da PPE, S&D e Renew, che hanno permesso l’elezione di Fitto e Ribera come vicepresidenti e dell’ungherese Varhelyi come commissario.

I nove punti dell’accordo sono:

Unire l’Europa: «Siamo determinati a lavorare insieme per rafforzare l’Unione europea. L’Ue è fondata sui valori enunciati nell’articolo 2 del Trattato e nella Carta dei diritti fondamentali» e «crediamo che le soluzioni vengano dalla cooperazione dei nostri gruppi politici e di tutti coloro che vogliono continuare a costruire un’Unione basata su questi valori e sono pronti ad affrontare le sfide globali». Queste sono: lo Stato di diritto, la posizione favorevole all’Ucraina e l’approccio pro-europeo sono aspetti fondamentali della nostra cooperazione.

La prosperità: «un’agenda coraggiosa per la crescita sostenibile, la competitività, la preparazione e la transizione digitale. Ci impegniamo a dare seguito alle relazioni di Draghi e Letta. Adotteremo un New Deal industriale per migliorare la competitività delle industrie strategiche e accelerare la decarbonizzazione dell’industria pesante». Inoltre, per colmare il divario degli investimenti, «sosterremo l’aumento dei finanziamenti pubblici e privati e la promozione dei mercati dei capitali dinamici. Promuoveremo un ambiente favorevole alle imprese, elimineremo gli oneri amministrativi e la burocrazia senza compromettere gli obiettivi politici concordati, come il Green Deal, l’introduzione di un passaporto per le piccole e medie imprese e la modernizzazione del mercato unico».

Avere una politica migratoria efficace, attraverso la promozione della difesa e della sicurezza: «Vogliamo potenziare la difesa europea, anche in direzione di una vera e propria Unione Europea di difesa complementare alla NATO». Nell’accordo spunta poi un motto trumpiano dato che «ci auguriamo di rafforzare la nostra base industriale di difesa e gli strumenti di approvvigionamento congiunto per la difesa basati sul principio “Buy European First”». Passi avanti si vogliono fare anche a livello informatico, progredendo «nelle capacità di difesa informatica, compreso lo scudo democratico europeo». L’ultimo punto sulla sicurezza riguarda la tutela dell’area Schengen, «la corretta gestione delle nostre frontiere esterne e una rapida, efficiente e piena attuazione del Patto Ue sulla migrazione e l’asilo».

Dare potere alle persone: «Ci impegniamo a sviluppare una tabella di marcia per l’occupazione di qualità per stabilire standard di alto livello in materia di salute e sicurezza sul lavoro, garantendo il diritto individuale alla formazione per tutti i lavoratori. Investiremo in competenze strategiche attraverso formazione, istruzione, riqualificazione e aggiornamento di qualità. Continueremo inoltre a promuovere una politica di coesione che sia al servizio di tutti gli europei e non lasci indietro nessuno». L’economia sociale di mercato, precisa poi l’accordo, deve rimanere una base fondamentale della crescita economica dell’Unione. «A questo proposito – continua il testo -siamo impegnati nell’attuazione della recente Dichiarazione di La Hulpe e in un forte pilastro europeo dei diritti sociali».

Preservare il futuro. Garantire la sicurezza alimentare, l’acqua e un ambiente sostenibile in modo inclusivo, sono i punti fondamentali di questo accordo. «La protezione delle risorse naturali europee è essenziale per sostenere il benessere delle generazioni attuali e future. Dobbiamo garantire alimenti di qualità e sicurezza alimentare e condizioni di parità per gli agricoltori e i pescatori, offrire loro condizioni di lavoro sostenibili ed eque a lungo termine e soluzioni accessibili e convenienti, nonché riequilibrare il potere tra produttori e rivenditori». In questo senso la politica agricola «rimane un settore strategico che continueremo a promuovere e difendere. La nostra strategia per la biodiversità proteggerà e invertirà gli ecosistemi degradati, garantirà la qualità dell’aria e proteggerà gli oceani».

Difendere la democrazia: «Ci impegniamo a proteggere la democrazia ripristinando lo Stato di diritto laddove è stato indebolito». Oltre a questo, l’obiettivo è anche cercare di «proteggere i diritti delle donne e garantire la parità di genere».

Sfruttare il nostro potere. Obiettivo rinforzare il ruolo dell’Ue nel mondo, difendere l’ordine internazionale basato sulle regole e i diritti umani. «In questi sforzi, l’Ue deve utilizzare tutti gli strumenti a sua disposizione, comprese le sanzioni. Ribadiamo il nostro incrollabile sostegno all’Ucraina affinché mantenga la propria sovranità e recuperi la propria integrità territoriale». All’indomani poi delle elezioni americane, «ci impegniamo a rivedere le relazioni transatlantiche con un approccio pragmatico e orientato al futuro che garantisca la tutela e la promozione degli interessi europei».

Costruire il futuro: «Il prossimo bilancio dell’Ue deve essere ambizioso, incentrato sui risultati e strategicamente allineato agli obiettivi dell’Unione europea». Per raggiungere questo obiettivo i «fondi dovrebbero essere semplificati e meglio organizzati per ridurre l’inutile complessità. Il bilancio dovrebbe anche essere più flessibile per rispondere rapidamente alle crisi». Inoltre, il patto precisa che «il prossimo bilancio dovrà essere sostenuto da livelli adeguati di investimenti pubblici e privati» e per questo saranno necessarie «nuove risorse proprie per garantire un finanziamento sufficiente e sostenibile delle nostre priorità comuni».

Riformare l’Ue: «Ci impegniamo a portare avanti le riforme necessarie, comprese le modifiche del Trattato, verso una “unione sempre più stretta” e a garantire la migliore rappresentanza possibile dei cittadini dell’Ue».

Riproduzione riservata