Il primo scorcio del 2025 porta segnali positivi per il mercato del credito al consumo in Italia. A dirlo sono le più recenti rilevazioni del Rapporto sui Prestiti elaborato da Segugio.it in collaborazione con Experian, secondo cui si evidenzia un aumento degli importi medi richiesti e una contrazione, seppur contenuta, dei tassi d’interesse, a conferma dell’effetto progressivo delle politiche monetarie espansive della Banca Centrale Europea.
“Nel primo trimestre 2025 rileviamo una decisa accelerazione della domanda di credito, favorita dal contesto macroeconomico in miglioramento e da un primo allentamento sui tassi”, dichiara Alessio Santarelli, ceo di Segugio.it.
Nel confronto con l’ultimo trimestre del 2024, si registra un’espansione della domanda di credito, con un +13,22% per i prestiti personali e un incremento annuo ancora più marcato (+15,04%). Più contenuta, invece, la dinamica dei prestiti finalizzati: rispetto al Q1 2024 si registra un +4,23%, ma in calo del 4,22% rispetto al trimestre immediatamente precedente. In compenso, si alzano gli importi medi richiesti, saliti a 6.176 euro (+8,1% su base nazionale), segno di una maggiore fiducia da parte dei consumatori.
Tra le categorie più dinamiche, spicca la cessione del quinto, in particolare nel comparto dei pensionati, che hanno fatto segnare aumenti a doppia cifra. Anche i prestiti personali hanno beneficiato di una crescita degli importi medi: +6% rispetto al primo trimestre del 2024 e +1% rispetto all’ultimo trimestre dello stesso anno.
“Il mercato mostra segnali di vitalità, nonostante i tassi restino superiori a quelli di inizio 2023. Stiamo assistendo a un’evoluzione verso una maggiore equità nell’accesso al credito su base geografica”, afferma Armando Capone, ceo di Experian Italia.
Un ulteriore elemento interessante riguarda l’ampliamento della base dei richiedenti: la Generazione Z si fa strada tra i beneficiari di credito, con una crescita dell’8% per i prestiti personali e addirittura del 25% nella cessione del quinto. Tuttavia, gli importi richiesti restano inferiori rispetto a quelli delle generazioni precedenti: per i prestiti personali la Gen Z si ferma mediamente 3.000 euro sotto i Millennial, che guidano la classifica con richieste intorno ai 13.388 euro.
I tassi medi offerti dagli operatori nel mese di febbraio mostrano un lieve calo rispetto a dicembre 2024: per i prestiti personali si attestano all’8,45% (-0,21 punti percentuali), mentre per la cessione del quinto si va dal 6,74% per i dipendenti privati al 7,86% per i pensionati. Restano stabili i tassi applicati ai dipendenti pubblici (5,32%) e ai prestiti finalizzati (8,99%).
Dal punto di vista geografico, si notano dinamiche interessanti. Nel Nord-Ovest aumentano le richieste di prestiti personali e cessioni del quinto da parte dei lavoratori del settore privato (+4,4% e +4,2%), mentre nel Nord-Est cresce la domanda di prestiti finalizzati e cessioni del quinto da parte dei pensionati (+12,3%). Al Sud, si registra un incremento del 2,4% della cessione del quinto per i dipendenti pubblici.
Il divario Nord-Sud tende a ridursi anche in termini di importi medi richiesti. La media nazionale si attesta su:
- 12.705 € per i prestiti personali,
- 16.537 € per la cessione del quinto ai privati,
- 18.363 € per i pensionati
- 24.506 € per i dipendenti pubblici.
Fanno eccezione i prestiti finalizzati, dove il Sud resta al di sotto della media nazionale, con richieste medie di 4.761 euro, circa 2.300 euro in meno rispetto al Nord.
Sul fronte delle finalità, liquidità e acquisto di veicoli restano le principali motivazioni. La richiesta di prestiti personali per liquidità rappresenta il 28% del totale, con un incremento del 13,5% su base annua. Per i prestiti finalizzati, il settore auto domina, con un +18% per l’acquisto di veicoli nuovi e un +15% per gli usati rispetto al trimestre precedente. Crescita sorprendente anche per il segmento motocicli, che segna un +42%, complice l’arrivo della bella stagione e i nuovi incentivi statali.
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