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“Piano Transizione Industria 5.0” a Trani


Si è tenuto giovedì 22 maggio, presso Palazzo San Giorgio di Trani, il seminario “Piano Transizione Industria 5.0: Le novità degli incentivi alle imprese”, promosso da Confimi Industria Bari – BAT – Foggia, con il patrocinio della Città di Trani e della Provincia di Barletta-Andria-Trani, e con il contributo della BCC Appulo Lucana, partner dell’evento. L’iniziativa ha rappresentato un’importante occasione di approfondimento sulle misure previste dal Piano Transizione 5.0, con un focus sugli strumenti di finanza agevolata, la transizione energetica e la trasformazione digitale.

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Di seguito gli interventi di Riccardo Figliolia, Leonardo Zaccagni e Michele Rinaldi.

Riccardo Figliolia – Segretario Generale Confimi Industria Bari-BAT-Foggia e Presidente Distretto Dialogoi ha dichiarato: “Il Piano Transizione 5.0 rappresenta una naturale evoluzione dei precedenti interventi promossi dallo Stato, attraverso il Ministero dell’Industria, per sostenere l’adeguamento delle imprese alle nuove tecnologie. Si tratta di un passo fondamentale per accompagnare il nostro sistema produttivo – composto in gran parte da micro, piccole e medie imprese – verso una transizione digitale sempre più necessaria. In un contesto globale caratterizzato da una forte competizione, l’innovazione non è più un’opzione ma una necessità per mantenere e rafforzare la competitività del nostro sistema industriale, che si trova spesso a dover competere con Paesi dotati di strutture molto più avanzate ed efficienti. Tuttavia, l’Italia vive una profonda contraddizione: da un lato vanta uno dei sistemi industriali più dinamici e innovativi del mondo; dall’altro, è penalizzata da uno dei contesti politico-amministrativi più inefficaci d’Europa. Questa dicotomia è un ostacolo enorme e richiede un vero salto di qualità. Il miglioramento delle performance del “sistema Italia” – sia sul piano istituzionale che industriale – è quindi urgente. Il Piano 5.0 va in questa direzione, ma non basta. Le PMI italiane hanno bisogno, più di altri, di un sistema pubblico efficiente e solidale. E questo, purtroppo, ancora manca. Il PNRR rappresenta un’occasione unica per colmare questo divario e modernizzare il Paese. Gli imprenditori sono pronti a fare la loro parte, ma senza un contesto favorevole – con costi energetici e del lavoro tra i più alti, una fiscalità complessa e servizi pubblici poco efficienti – rischiano di essere lasciati soli. Il compito di Confimi è proprio questo: facilitare il dialogo tra istituzioni e imprenditori, dando voce alle esigenze e alle proposte delle piccole e medie imprese. Non è solo nell’interesse degli imprenditori, ma dell’intero Paese. Anche i giovani, spesso esclusi dalle scelte strategiche, ne trarrebbero beneficio, perché un sistema produttivo sano garantisce opportunità, occupazione e ricambio generazionale.

Leonardo Zaccagni – Presidente Confimi Industria BAT sottolinea che:
“Confimi Industria si rivolge in modo particolare alle piccole e medie imprese, che rappresentano il cuore pulsante del nostro tessuto produttivo. Essendo profondamente radicate nel territorio, queste realtà svolgono un ruolo fondamentale nello sviluppo economico locale e nazionale. Il nostro obiettivo è quello di fare da catalizzatore, favorendo il dialogo e la collaborazione tra i diversi attori del mondo imprenditoriale. Vogliamo valorizzare la centralità della piccola e media industria, che – va ricordato – continua a essere la vera spina dorsale del sistema economico italiano. Ci auguriamo che questo comparto venga riconosciuto e sostenuto in modo sempre più concreto nei percorsi di crescita e innovazione del Paese.”

Infine Michele Rinaldi – Presidente BCC Appulo Lucana afferma di partecipare con un duplice ruolo: “Da una parte partecipo come imprenditore e fondatore del Piano Transizione Industria 5.0 e dall’altra come Presidente BCC Appulo Lucana. In veste di imprenditore, sono qui per ascoltare con interesse le novità e i contributi che gli altri imprenditori vorranno condividere. Ritengo importante confrontarci e capire insieme le direzioni che stiamo prendendo. Dal punto di vista bancario, posso offrire una prospettiva legata al mondo del credito, che si dimostra sempre più vicino a iniziative innovative come quelle legate alla transizione verso l’economia 5.0. Essendo una banca cooperativa, abbiamo una forte vocazione mutualistica e un legame profondo con il territorio e questo significa essere presenti anche nei centri più piccoli, dove spesso realtà come queste rischiano di scomparire”.





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