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L’intervista ai quattro candidati sindaco


Statoquotidiano.it, 23 maggio 2025. Orta Nova – Volge oggi al termine la campagna elettorale, per le amministrative, anche per i quattro candidati sindaco nel comune capofila dei Cinque Reali Siti. Una campagna fatta di colpi di scena, ma anche di impegno e una volontà che sembrerebbe comune: quella di riportare Orta Nova a rialzarsi, dopo la parentesi del commissariamento per infiltrazioni mafiose.

Li abbiamo raggiunti per raccogliere il loro punto di vista in parallelo su quali misure intendano porre in essere  nel caso superino con esito positivo la tornata elettorale che si terrà il 25 e il 26 maggio ormai alle porte. Di seguito le loro parole.

Quale pensa siano i principali problemi da affrontare nel comune e come intenderebbe risolverli?

Di Stasio: “Orta Nova è una realtà che necessita, al momento, delle principali cure primarie. Bisogna partire dall’ordinario, dalla riorganizzazione dei servizi essenziali al cittadino, quelli che ormai mancano da tempo e in assenza dei quali i livelli di vivibilità del cittadino risultano davvero difficili. Tali problemi è possibile risolverli prendendo delle decisioni nette, in discontinuità col passato ed attuando tutti i principi di legalità che il nostro sistema impone alla pubblica amministrazione”.

Di Vito: “A Orta Nova c’è un forte bisogno di normalità e concretezza. I problemi sono sotto gli occhi di tutti: servizio di igiene urbana da migliorare, strade disastrate, impianto di illuminazione pubblica obsoleto e inefficiente, mancanza di rispetto delle regole della strada e degrado urbano diffuso. Intendo affrontare tutto questo con serietà e competenza, mettendo al centro il lavoro quotidiano, la presenza costante. È urgente riportare in comune un’amministrazione trasparente che torni a parlare con i cittadini e a risolvere i problemi reali”.

Fazi: “Orta Nova affronta il periodo più difficile della sua storia. Quanto emerso dallo scioglimento del consiglio comunale per condizionamenti mafiosi si è consumato in un contesto sociale ed economico particolarmente degradato. Oggi, Orta Nova è una città vulnerabile, esposta all’impoverimento e all’emigrazione, per questo abbiamo in programma interventi importanti nelle politiche sociali. È una città da ricostruire e per farlo intendiamo dotarla di mezzi, infrastrutture e servizi come un polo fieristico dedicato alla filiera agricola, nostra principale risorsa economica per la quale abbiamo pensato di creare un Consorzio di Tutela dei prodotti della terra di Orta Nova; l’istituzione del trasporto pubblico urbano, impensabile non averlo in una città di circa 20 mila abitanti; ma anche strutture per il tempo libero come il polo sportivo, il parco urbano, la ristrutturazione del cine-teatro Cicolella. Sono servizi che miglioreranno la qualità della vita e creeranno opportunità di lavoro. Si tratta di progetti già pronti per i quali abbiamo intercettato anche le linee di finanziamento“.

Tarantino: “Il nostro Comune soffre da anni una gestione approssimativa, piegata sulla logica dell’improvvisazione e del consenso personale, più che su una visione strategica. I problemi sono evidenti: degrado urbano, mancanza di servizi, zero attenzione per le famiglie, per gli anziani, per i giovani. Le attività produttive sono lasciate sole, il commercio locale è in ginocchio, e la sicurezza è percepita più come una speranza che come un diritto. La nostra proposta parte da un’idea semplice ma potente: rimettere al centro la persona, il lavoro, la legalità e il merito. Non promesse vuote, ma azioni concrete: un piano straordinario per il decoro urbano, incentivi per il rilancio delle piccole imprese, lotta agli sprechi e trasparenza amministrativa. E soprattutto, la ricostruzione di un senso di comunità oggi smarrito, con la presenza costante dell’istituzione comunale accanto ai cittadini, non sopra di essi”.

Quali sono le questioni dalle quali intenderebbe partire in caso di suo insediamento in qualità di sindaco?

Di Stasio: “Ritengo che bisogna ripartire da una ricognizione seria delle risorse umane, strumentali ed economiche attualmente in possesso del Comune di Orta Nova. Solo così si può programmare una concreta ripartenza e non vendere chiacchiere ai cittadini nei programmi elettorali. Le priorità sono tante dalle periferie alle politiche giovanili, dal degrado urbano alla sicurezza: tutto è necessario, compatibilmente con le risorse a disposizione del Comune, che la nuova amministrazione si troverà dopo il suo insediamento”.

Di Vito: “In caso di insediamento, sarà urgente e necessario ricostruire un rapporto di fiducia con i cittadini, dopo anni difficili culminati con lo scioglimento del Comune per condizionamenti mafiosi. Sarà fondamentale restituire dignità alla macchina amministrativa, ripristinare la legalità e garantire trasparenza in ogni atto. Solo partendo da qui potremo dare a Orta Nova un’amministrazione credibile, vicina alla gente e capace di progettare con serietà il futuro”.

Fazi: “Noi dobbiamo uscire dalla condizione in cui siamo caduti. Da subito avvieremo tutte le misure di prevenzione antimafia. Sigleremo un protocollo d’intesa con l’ANAC (l’Autorità nazionale anticorruzione) e aderiremo ad AVVISO PUBBLICO, l’associazione dei comuni impegnati a promuovere la cultura della legalità. Primo intervento sarà l’attuazione del Piano straordinario di manutenzione e pulizia delle strade e delle aree verdi, necessario per eliminare il degrado in cui sono tenuti interi quartieri e spazi pubblici. Parallelamente si lavorerà al Piano Ordinario di Manutenzione di tutte le reti di servizi comunali, di quella stradale, degli spazi e del verde pubblico. Il decoro, la pulizia, le reti funzionanti e le strade senza buche e con la segnaletica sono indispensabili a rendere una città vivibile e bella. La nostra sarà un’amministrazione aperta all’ascolto, solidale, inclusiva. Le politiche sociali saranno in primo piano, per questo lavoreremo sin da subito al potenziamento di tutti servizi e alla creazione di misure di intervento sociale. Orta Nova dovrà dare risposte a chi ha bisogno, dovrà recuperare ed includere i cittadini più deboli. Provvederemo, da subito, a dotare ogni associazione di una sede. Il volontariato è l’anima vera e viva di una comunità, il loro lavoro è determinate. Da qui partirà il lungo ed intenso lavoro di rinascita”.

Tarantino: “Dal ripristino della normalità. Un concetto semplice, ma rivoluzionario in una realtà amministrata con superficialità. Partiremo dalle emergenze quotidiane: la pulizia delle strade, il controllo del territorio, l’efficienza degli uffici comunali. Ma soprattutto, metteremo mano al bilancio per riportare giustizia nelle priorità: meno spese inutili, più investimenti per le famiglie, la scuola, lo sport, il sociale. Infine, lanceremo una grande operazione-verità, aprendo i cassetti del Comune e raccontando ai cittadini cosa abbiamo trovato, senza retorica, con la serietà di chi crede che il potere non sia un privilegio, ma un servizio. Noi rappresentiamo un centrodestra autentico, popolare, concreto, che non cerca vendette, ma vuole costruire. Siamo figli di questa terra, e a questa terra vogliamo restituire ciò che merita: dignità, lavoro e futuro”.



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