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Usa, primo sì a riforma fiscale di Trump: tagliati sgravi al solare, titoli ko a Wall Street


La Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti, a maggioranza repubblicana, ha approvato con un solo voto di scarto (215 sì contro 214 no) la vasta proposta di legge del presidente Donald Trump su tasse e spesa pubblica, un pacchetto ambizioso che ora passa al Senato, dove è atteso un esame più approfondito e probabili modifiche.

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Trump, intervenuto sulla sua piattaforma Truth Social, ha celebrato il voto ringraziando la leadership della Camera e invitando il Senato ad agire rapidamente per inviargli il testo da firmare, definendo la legge come “storica“.

Il pacchetto legislativo, lungo oltre 1.100 pagine, punta a estendere in modo permanente i tagli fiscali del 2017, ridurre la tassazione su mance e straordinari, aumentare la spesa per difesa e sicurezza delle frontiere e tagliare significativamente fondi destinati a programmi come Medicaid e buoni pasto. Inoltre, prevede l’eliminazione di diversi crediti d’imposta per l’energia pulita, tra cui quello per i veicoli elettrici introdotto dall’amministrazione Biden.

Le modifiche inserite nel testo finale includono l’introduzione anticipata di requisiti lavorativi per l’accesso a Medicaid, la fine di numerosi incentivi fiscali per le rinnovabili entro il 2028, la rimozione della tassa sui silenziatori per armi da fuoco, un tetto formale di 40.000 dollari sulla detrazione delle imposte statali e locali, e un fondo da 12 miliardi di dollari per il rimborso agli stati per le spese legate alla sicurezza dei confini. La legge include anche un aumento del tetto del debito federale di 4.000 miliardi di dollari. E questo ha mandato in fibrillazione i rendimenti dei titoli del Tesoro, col decennale che ha visto gli interessi salire sopra la soglia critica del 4,5%.

I critici della legge sostengono che la riforma aumenterebbe il debito pubblico federale di oltre 2.500 miliardi di dollari nel prossimo decennio, aggravando le disuguaglianze. Secondo il Congressional Budget Office, i tagli previsti al Medicaid potrebbero lasciare senza copertura sanitaria circa 7,6 milioni di americani entro il 2034.Se il Congresso non cambia rotta, questa legge sconvolgerà un boom economico in questo Paese che ha portato a una storica rinascita manifatturiera americana, bollette elettriche più basse, centinaia di migliaia di posti di lavoro ben retribuiti e decine di miliardi di dollari di investimenti principalmente negli Stati che hanno votato per il presidente Trump”, ha commentato Abigail Ross Hopper, presidente e Ceo della Solar Energy Industries Association (Seia). “Questa legislazione inattuabile ignora deliberatamente che l’implementazione dell’energia solare e dell’accumulo è l’unico modo in cui la rete elettrica statunitense può soddisfare la domanda dei consumatori, delle imprese e dell’innovazione americani. Se questa legge diventasse legge, l’America cederebbe di fatto la corsa all’intelligenza artificiale alla Cina e le comunità di tutto il paese andrebbero incontro a blackout”, ha aggiunto. “Ma non è tutto: le bollette elettriche degli americani saliranno alle stelle. Centinaia di fabbriche chiuderanno. Centinaia di miliardi di dollari di investimenti locali svaniranno. Centinaia di migliaia di persone perderanno il lavoro. Le famiglie perderanno la libertà di controllare i costi dell’energia. E la nostra rete elettrica sarà destabilizzata”, ha concluso la leader della lobby solare americana.

A Wall Street è stato dunque un bagno di sangue per le azioni del settore solare. Sunrun è crollato di oltre il 35%, poiché la legge elimina i crediti d’imposta per gli installatori come Sunrun che noleggiano le attrezzature ai clienti. Per gli analisti di Jefferies, citati da Cnbc, lo scenario è “peggiore di quanto temuto” per l’energia pulita, in quanto rappresenta un duro colpo per l’Inflation Reduction Act. Circa il 70% del settore dell’energia solare sui tetti ricorre ormai a contratti di leasing, rendendo la bolletta disastrosa per aziende come Sunrun, ha detto ai clienti l’analista del Guggenheim, Joseph Osha. Anche Enphase e SolarEdge sono crollati rispettivamente del 16% e del 24%, poiché le vendite dei loro inverter dovrebbero subire un colpo a causa della minore domanda di pannelli solari sui tetti. Il disegno di legge elimina anche i crediti per investimenti e produzione di energia elettrica per gli impianti di energia pulita la cui costruzione inizia 60 giorni dopo l’entrata in vigore della legge o che entrano in servizio dopo il 31 dicembre 2028. Forti vendite pure su Array (oltre -13%) e Nextracker (sopra il -6%) che producono dispositivi che consentono ai pannelli solari di tracciare la posizione del sole. Si salva, o quasi, invece First Solar – il più grande produttore di pannelli solari negli Stati Uniti – che cede il 3%. Questo perché il disegno di legge ha lasciato il credito d’imposta per la produzione pressoché intatto

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