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82/2025 |APPUNTI DEL GIORNO| – Federpreziosi


Le prospettive di crescita dell’Eurozona sono in calo, influenzate dai dazi americani. Nelle sue previsioni economiche di primavera, la Commissione Europea stima per il 2025 un aumento del PIL dello 0,9% nei 20 Paesi dell’area euro, in netto ribasso rispetto all’1,3% previsto solo sei mesi fa. Un recupero è atteso per il 2026 con una crescita prevista dell’1,4%, comunque inferiore all’1,6% stimato a novembre. Questo rallentamento riflette il possibile impatto della nuova politica protezionistica statunitense, che potrebbe frenare l’economia europea nei prossimi anni. Tuttavia, la Commissione ha anche considerato l’effetto dei nuovi investimenti in Germania, riconoscendo un impatto positivo, ma forse meno significativo del previsto. Le previsioni evidenziano inoltre differenze tra le principali economie europee: mentre per la Germania si prospetta una stagnazione nel 2025, l’Italia potrebbe crescere dello 0,7%. Questo dato, sebbene positivo, è sostenuto soprattutto da fattori temporanei, come il supporto del piano nazionale di ripresa e la resilienza dei consumi interni.

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Supporto dallo Stato per investimenti 4.0 – Con il Provvedimento Direttoriale del 15 maggio 2025, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy (MIMIT) ha definito le modalità di accesso al Credito d’Imposta per Investimenti in Beni Strumentali 4.0, previsto dalla Legge di Bilancio 2025. Questa misura rappresenta un’importante opportunità per le imprese del settore orafo-gioielliero che desiderano investire in nuove tecnologie e modernizzare i propri processi produttivi. Il credito d’imposta prevede aliquote differenziate in base all’entità dell’investimento. Gli investimenti devono essere effettuati tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025, oppure entro il 30 giugno 2026, a condizione che entro la fine del 2025 sia stato versato un acconto di almeno il 20% del costo dell’investimento. Possono beneficiare di questa agevolazione tutte le imprese residenti in Italia, indipendentemente dalla loro dimensione o settore economico di appartenenza, purché i beni acquistati siano tecnologicamente avanzati e funzionali alla trasformazione digitale dei processi produttivi, come indicato nell’Allegato A della Legge 11 dicembre 2016, n. 232. Per accedere al credito d’imposta, è necessario presentare una comunicazione preventiva al MIMIT utilizzando il modello approvato con il decreto direttoriale del 15 maggio 2025. Inoltre, è richiesto di fornire una perizia tecnica asseverata o un attestato di conformità, che certifichi che i beni acquistati possiedono le caratteristiche tecniche richieste e sono interconnessi al sistema aziendale. Una volta completato l’investimento, sarà necessario inviare una comunicazione finale per confermare l’avvenuta messa in funzione del bene. Per ulteriori informazioni e per scaricare il modello di comunicazione, vi suggeriamo di consultare il sito ufficiale del MIMIT all’indirizzo www.mimit.gov.it.

Abbiamo bisogno di voi! – Il passaggio generazionale e, soprattutto, il trasferimento delle conoscenze rappresentano sfide cruciali per molte aziende orafe. Mantenere viva l’arte della manifattura orafa, tramandare competenze tecniche uniche e preservare il sapere artigianale sono elementi fondamentali per garantire la continuità del nostro settore, ma spesso costituiscono un limite difficile da superare. Qual è la situazione attuale? Quali sono le difficoltà più comuni e le strategie migliori per affrontarle? Per rispondere a tali domande, è in corso uno studio universitario che mira a comprendere più a fondo le dinamiche di questo importante processo. Per riuscire a delineare un quadro accurato e significativo è però indispensabile la vostra collaborazione. Siete voi, artigiani, imprenditori e produttori, i veri custodi di un sapere prezioso e le vostre esperienze rappresentano un contributo essenziale per questa ricerca. Vi invitiamo, quindi, a partecipare a questo progetto, condividendo le vostre riflessioni e la vostra visione sul futuro delle aziende orafe. Il vostro contributo sarà fondamentale per valorizzare e preservare l’eccellenza artigiana che da sempre caratterizza il nostro settore. Grazie per la vostra disponibilità e per il vostro impegno nel mantenere viva questa grande tradizione. Compila il questionario on line

Gioielleria: riprendiamoci il senso delle parole – Anticipiamo alcuni passaggi Rapporto Gioielli de Il Sole 24 Ore in edicola stamane 20 maggio nell’editoriale di Giulia Crivelli “L’oreficeria come antica sorgente di gioia”, rimandando all’allegato la lettura completa. “Forse dovremmo tornare a riflettere o studiare l’etimologia delle parole. Per dare loro maggior significato, in un tempo – quello che stiamo vivendo – nel quale a volte pare smarrito il senso di molte cose. O forse (solo) il buon senso. Nel caso del sostantivo gioiello non dobbiamo dimenticare – o sottovalutare – che deriva da gioia e che indica una cosa preziosa, pregiata, nonché di grande valore economico. Né scordiamoci che quando il termine si riferisce a una persona, si intende che sia preziosa per doti e qualità. È la parte giocosa più ancora di quella preziosa che vale la pena sottolineare. O, ancora meglio, si può parlare di valore, preziosità del gioco”.
“Per quanto riguarda la creazione e produzione di gioielli in Italia, va sottolineato come la tradizione orafa sia talmente ricca da essersi saputa rinnovare interpretando i mutamenti culturali e sociali: una capacità di differenziazione che ha permesso di superare – dopo indubbie difficoltà – anche lo tsunami della globalizzazione e la competizione con Paesi produttori con standard di sostenibilità sociale e ambientale discutibili, per usare un eufemismo.”

82/2025 |APPUNTI DEL GIORNO| Martedì 20 Maggio 2025 – S. Bernardino da Siena



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