I lavoratori possono usufruire di un nuovo Bonus da 5.000 euro annui. Quali sono i requisiti per richiederlo?
È stata introdotta un’importante agevolazione per i lavoratori dipendenti che, nel 2025, vengono assunti con contratto a tempo indeterminato presso un luogo di lavoro lontano dalla propria residenza. La misura, introdotta con la Legge n. 207/2024, ha lo scopo di tutelare coloro che sono costretti a trasferirsi altrove per esigenze professionali.
Si tratta di uno strumento che agevola, allo stesso tempo, sia i dipendenti sia le aziende. I primi, infatti, saranno maggiormente incentivati a spostarsi in cerca di opportunità lavorative più convenienti e non dovranno affrontare costi eccessivamente elevati per l’alloggio. Le imprese, invece, avranno l’occasione per fare nuove assunzioni e dotarsi di personale altamente qualificato, proveniente da varie parti d’Italia. La Circolare n. 4/E/25 dell’Agenzia delle Entrate ha specificato quali sono i requisiti per usufruire dell’agevolazione. Analizziamoli nel dettaglio.
Bonus affitto per lavoratori: le condizioni per ottenerlo
Possono beneficiare del nuovo Bonus affitti esclusivamente i lavoratori che hanno particolari requisiti. Innanzitutto, come abbiamo anticipato, è necessaria l’assunzione con contratto a tempo indeterminato tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2025.
Sono, poi, richiesti un reddito da lavoro riferito al 2024 fino a 35 mila euro e il trasferimento della residenza nel Comune in cui è ubicata la sede del nuovo lavoro, che deve essere situata a più di 100 km della residenza precedente. Il Bonus affitto copre sia le spese per i canoni di locazione sia i costi di manutenzione dell’immobile locato.
L’agevolazione fiscale non è perenne ma vale esclusivamente per i primi due anni dalla data di assunzione, ossia i primi 24 mesi consecutivi e, inoltre, ha un importo limitato, fino a 5 mila euro per ognuno dei due anni.
Obblighi del dipendente per il riconoscimento del Bonus affitto: i chiarimenti dell’AdE
I dipendenti interessati a ottenere l’esenzione devono inviare al proprio datore di lavoro la copia del contratto di locazione e di tutta la documentazione che certifica il pagamento dei canoni e delle altre spese. Tali certificazioni, inoltre, dovranno essere conservate in caso di controlli da parte del Fisco.
Il lavoratore è tenuto anche all’invio al datore di un’autocertificazione con la quale dichiara il proprio luogo di residenza nei sei mesi antecedenti l’assunzione. Con la Circolare n. 4/E/25, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che il Bonus può essere riconosciuto solo se:
- il dipendente trasferisce la propria residenza nel Comune della sede di lavoro entro la data di fine delle operazioni di conguaglio oppure di cessazione del rapporto di lavoro;
- le spese pagate o rimborsate dall’azienda si riferiscono all’immobile ubicato nel Comune in cui si trova la sede di lavoro;
- il contratto di locazione è regolarmente registrato;
- le spese relative all’immobile vengono effettuate a partire dalla data di assunzione.
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