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Contenitori urbani, frazioni e turismo: Glorio svela la sua Osimo


Si è concluso ieri sera il ciclo di incontri promosso dalla CNA di Zona Sud con i candidati a sindaco del Comune di Osimo. Un tour politico che ha permesso di mettere a confronto le idee dei candidati con le esigenze del tessuto imprenditoriale locale, attraverso un dialogo costruttivo e approfondito. Grande la soddisfazione espressa dai vertici della CNA, che hanno avuto l’opportunità di entrare nel merito delle proposte per lo sviluppo economico e produttivo della città.

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Ultima, in ordine di tempo, a confrontarsi con la CNA è stata la candidata a sindaca Michela Glorio, alla quale è stato subito chiesto un parere sul futuro dei cosiddetti “contenitori cittadini”, con un focus particolare sull’ex istituto Corridoni, oggi in stato di forte degrado.

“La situazione è nota e critica – ha dichiarato Glorio – ma c’è uno spiraglio concreto. Le interlocuzioni con la Provincia, proprietaria dell’immobile, sono a buon punto. Dopo diverse aste andate deserte, oggi il prezzo è più accessibile”. Tuttavia, ha precisato la candidata, l’edificio è vincolato dalla Soprintendenza, un elemento che ha finora bloccato ipotesi come quella di trasferirvi la biblioteca comunale.

Glorio punta invece su una visione innovativa: “L’idea è trasformare l’ex Corridoni in un polo per l’innovazione, dove le imprese possano trovare spazi di lavoro condivisi, sale riunioni e servizi. Un hub che sia anche punto di riferimento per le tante associazioni cittadine in cerca di una sede”. La candidata, però, frena sugli entusiasmi: “La riqualificazione sarà un percorso di medio-lungo termine. Servirà un progetto, una gara d’appalto, l’apertura del cantiere. Il tutto con l’auspicio che la ditta incaricata rispetti tempi e costi”.

Altro tema caldo quello degli incentivi per le imprese, soprattutto nelle frazioni. Glorio si è detta favorevole alla proposta della CNA di estendere gli incentivi per le nuove aperture anche al di fuori del centro storico: “Le nostre frazioni sono piccole città – ha spiegato – con scuole, zone industriali, servizi e attività economiche. È vero che questo modello ha dei costi e pone il tema della massa critica, ma ha anche offerto benefici concreti in termini di viabilità e qualità della vita”. Da qui, l’apertura a discutere di nuovi strumenti di sostegno per il commercio locale, comprese le nuove aperture nei centri delle frazioni.

In chiusura, il dibattito si è spostato sul turismo e sugli eventi. Glorio ha confermato la volontà di proseguire nella valorizzazione delle iniziative già esistenti, ma ha anche rilanciato con una proposta inedita: “Osimo in Fiore”. “Molti operatori commerciali ci hanno chiesto di caratterizzare Osimo con un’identità forte. Se Castelfidardo è la città della fisarmonica e Loreto quella mariana, vogliamo che Osimo diventi la città dei fiori” ha annunciato.

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Un’idea che affonda le radici nella storica “Festa dei fiori” e che mira a diventare un progetto annuale, culminante con un grande evento a maggio, fatto di installazioni artistiche e infiorate. Per rendere il progetto concreto, Glorio prevede il coinvolgimento di una ditta esterna, selezionata tramite bando, che si occuperà della manutenzione del verde pubblico con l’obiettivo di trasformare giardini e aiuole in vere e proprie opere d’arte.



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