Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Il ruolo dell’inps nella gestione delle crisi d’impresa. Lavori brevi e stagionali, le regole


Malattia oncologiche
GUIDA AI DIRITTI E ALLE TUTELE
Chi si trova ad affrontare una situazione difficile come una malattia, in particolar modo quella legata a patologie oncologiche, sa bene che oltre all’aiuto medico, fondamentale, ci sono molti altri aspetti della vita quotidiana che necessitano di un sostegno e un’attenzione in più.
La legge riconosce ai soggetti più fragili e alle loro famiglie tutele e garanzie che hanno il compito di alleviare, per quanto possibile, il peso delle incombenze durante il periodo in cui le condizioni psico-fisiche non sono ottimali.
L’Inps è spesso al centro di questo articolato sistema di assistenza, sociale ed economica, garantendo prestazioni e servizi a chi ne ha più bisogno.
La guida “Diritti e tutele in caso di malattie oncologiche” riepiloga i principali strumenti di tutela, assistenziale, sociale ed economica, che l’Istituto di previdenza offre a beneficio dei malati oncologici. Un piccolo vademecum che può essere di aiuto e orientamento per tutti quelli che si trovano ad affrontare, direttamente o indirettamente, questi momenti di difficoltà.

Trasforma il tuo sogno in realtà

partecipa alle aste immobiliari.

 

 

Inps
CHIARIMENTI SULLA PRESTAZIONE UNIVERSALE PER ANZIANI NON AUTOSUFFICIENTI
L’Istituto di previdenza, con il Messaggio Inps n. 1401 del 5 maggio 2025, fornisce importanti chiarimenti sulla Prestazione Universale, introdotta con il decreto legislativo 15 marzo 2024, n. 29, e in vigore dal 1° gennaio 2025 fino al 31 dicembre 2026.
Questa misura è dedicata agli anziani non autosufficienti e intende sostenere l’autonomia e favorire la domiciliarità, integrando l’indennità di accompagnamento con un assegno di assistenza fino a 850 euro mensili.
Requisiti di Accesso
Per essere ammessi a fruire della prestazione, i richiedenti devono soddisfare i seguenti criteri:
– Età pari o superiore a 80 anni
– Bisogno assistenziale gravissimo accertato dall’Inps
– Isee sociosanitario non superiore a 6.000 euro
– Titolarità (o requisiti per il riconoscimento) dell’indennità di accompagnamento.
Gestione degli Arretrati
La prestazione prevede due pagamenti:
– Quota fissa: erogata come per l’indennità di accompagnamento
– Quota integrativa: assegno di assistenza fino a 850 euro, liquidato separatamente
Per ottenere gli arretrati dell’assegno, i beneficiari devono inviare, entro 30 giorni dalla comunicazione di accoglimento della domanda, la documentazione delle spese sostenute (buste paga o fatture), seguendo modalità che saranno comunicate in un prossimo Messaggio.
Aspetti Contabili
Si segnala che la Prestazione Universale è esente da imposte e non pignorabile. L’Inps invita i beneficiari a fornire tempestivamente la documentazione richiesta e garantirà aggiornamenti tecnici tramite ulteriori comunicazioni.
Per maggiori informazioni, visitare il portale dell’Istituto: www.inps.it

 

Le novità
DIPENDENTI PUBBLICI CESSATI DAL SERVIZIO PRIMA DEL 2010
L’Istituto di previdenza, con il messaggio Inps del 7 maggio scorso, n. 1431, fornisce ulteriori indicazioni agli assicurati presso le seguenti Casse, che siano cessati dal servizio prima del 31 luglio 2010 senza avere maturato il diritto a pensione:
Cassa pensioni dipendenti enti locali (Cpdel);
Cassa pensioni sanitari (Cps);
Cassa pensioni insegnanti (Cpi);
Cassa pensioni ufficiali giudiziari (Cpug);
Cassa trattamenti pensionistici dei dipendenti dello Stato (Ctps).
Le indicazioni riguardano la possibilità di presentare una domanda di autorizzazione al versamento dei contributi volontari e, nel periodo in cui questi versamenti vengono effettuati, di avanzare una domanda per la valorizzazione di periodi contributivi (riscatto, ricongiunzione, computo dei servizi, accredito figurativo).

 

Microcredito

per le aziende

 

Dopo il correttivo Ter al codice della crisi
IL RUOLO DELL’INPS NELLA GESTIONE DELLE CRISI D’IMPRESA
Il 12 maggio scorso, presso la sede di Assolombarda a Milano (via Pantano 9), si è tenuto un importante convegno sul ruolo dell’Istituto previdenziale nella gestione delle crisi d’impresa, alla luce delle recenti modifiche normative introdotte dal Correttivo Ter al Codice della Crisi d’Impresa e dell’Insolvenza (D.Lgs. 136/2024).
Il convegno ha rappresentato un momento di confronto e approfondimento sugli strumenti giuridici ed economici volti a intercettare tempestivamente i segnali di crisi aziendale, prevenire insolvenze irreversibili e garantire una gestione efficiente del credito contributivo. L’Inps, in collaborazione con qualificati esperti del settore, ha analizzato il proprio ruolo nella salvaguardia della tenuta del sistema previdenziale in un contesto economico in continua evoluzione.
La riforma introdotta dal Correttivo Ter impone agli enti pubblici, e in particolare all’Inps, un ruolo proattivo nella gestione delle crisi aziendali.
L’Istituto è sempre più spesso chiamato a valutare proposte di pagamento parziale o dilazionato dei crediti contributivi, anche nell’ambito di procedure sottoposte a omologazione forzosa, con inevitabili ripercussioni sul sistema previdenziale.
Diventa quindi essenziale una piena conoscenza degli strumenti di gestione della crisi – dalla composizione negoziata agli accordi di ristrutturazione, fino al concordato preventivo – per garantire risposte tempestive e tutelare la sostenibilità del sistema.
Questo appuntamento ha costituito un’occasione strategica per rafforzare il coordinamento tra le strutture interne dell’Istituto e definire con maggiore chiarezza competenze e responsabilità, con l’obiettivo ultimo di tutelare non solo le imprese, ma anche la tenuta del sistema previdenziale e la stabilità economica del Paese.
In questo scenario, un approccio strutturato e predittivo alla crisi d’impresa mira a raggiungere in parallelo tre obiettivi: la tutela dell’impresa in difficoltà, la salvaguardia del credito contributivo e della sana concorrenza di mercato, l’integrità delle posizioni individuali dei lavoratori e dei diritti cui accedere.
Il convegno si è configurato pertanto come un’importante occasione per riflettere, discutere ed approfondire le misure a sostegno dei lavoratori coinvolti in situazioni di crisi aziendale, evidenziando il ruolo dell’Inps non solo nella gestione delle crisi d’impresa, ma anche nella salvaguardia della concorrenza, dei diritti e delle tutele dei lavoratori.

 

Per esposizione all’amianto
INPS CONDANNATA AL PAGAMENTO DEI CONTRIBUTI
“Una sentenza che rende giustizia a Domenico Di Fraia, operaio metalmeccanico e saldatore per oltre 12 anni nello stabilimento Gecom SpA di Pozzuoli. Il Giudice del Lavoro del Tribunale di Napoli ha condannato l`Inps a riconoscere i benefici amianto e a rivalutare la sua posizione contributiva”.
A renderlo noto è stato l’Osservatorio Nazionale Amianto.
“Di Fraia, 70 anni, nato a Pozzuoli e residente a Monterusciello (Na), aveva lavorato tra il 1976 e il 1988 in ambienti saturi di fibre di amianto, privi di adeguate misure di sicurezza, senza protezioni individuali e in capannoni con ventole che peggioravano l`aerodispersione delle polveri tossiche. Nel 2020, a seguito di sintomi respiratori gravi, gli sono state diagnosticate patologie absesto correlate, ispessimenti pleurici bilaterali, placche pleuriche e tumefazioni linfonodali – prosegue l’Ona -. Nonostante la certificazione Inail che attestava l`esposizione professionale al cancerogeno dal 1luglio 1976 al 31 dicembre 1987, l`Inps aveva rigettato la richiesta di accredito contributivo. A quel punto l`operaio si è rivolto all`Osservatorio Nazionale Amianto, presieduto dall`Avv. Ezio Bonanni, che ha subito avviato il ricorso”.
“La giustizia è arrivata in tempi brevi grazie a un`azione immediata. Questa sentenza dimostra quanto sia fondamentale fare subito ricorso a un rigetto, perché molti lavoratori si trovano invece costretti a lunghi percorsi giudiziari per ottenere ciò che è loro diritto”, ha commentato Bonanni.

 

Le regole
LAVORI BREVI E STAGIONALI
Con una circolare del 3 febbraio 2005, tra le indicazioni operative in tema di lavoro intermittente, il Ministero del Lavoro ha spiegato quali sono i periodi interessati dal contratto di lavoro extra breve, eccoli di seguito:
vacanze pasquali, il periodo tra la Domenica delle Palme e il martedì successivo al Lunedì dell’Angelo;
vacanze natalizie, il periodo tra il 1° dicembre e il 10 gennaio;
ferie estive, i giorni inclusi dal 1° giugno al 30 settembre;
week-end, il periodo tra il venerdì pomeriggio, dopo le ore 13.00, e le ore 6.00 del lunedì mattina.
Il legislatore dà flessibilità alle parti sociali, indicando che altri periodi prefissati potranno essere individuati dalla contrattazione collettiva, in base alle esigenze specifiche proprie di ogni settore.
Per quanto attiene gli aspetti di dettaglio, relativi alla retribuzione e alle mansioni, in genere si rinvia alla lettura di quanto previsto dal Ccnl di riferimento, ma, ancora in linea generale, si può affermare che si tratta sempre di mansioni a chiamata, operative, non gestionali o direttive.
Lavori di breve durata svolti da minorenni
Nei periodi delle feste o estivi, gli under 18 possono lavorare., ma rispettando quanto stabilito al riguardo dal d. lgs. 345/1999, che recepisce la direttiva europea 94/33/CE sulla protezione dei giovani sul lavoro. In sintesi il giovanissimo può essere occupato se:
ha compiuto 16 anni – salvo specifiche eccezioni e relativa autorizzazione per attività culturali, artistiche, sportive o pubblicitarie;
ha assolto gli obblighi scolastici;
il datore di lavoro svolge la valutazione dei rischi;
gli è garantito, a parità di lavoro, lo stesso stipendio del lavoratore maggiorenne;
sono rispettate specifiche regole in tema di pause, riposi e orario di lavoro (artt. 20 e 21 legge 977/1967);
espleta mansioni non pericolose, perché è vietato ad esempio il lavoro notturno, in ambienti insalubri o con macchinari pericolosi;
effettua una visita medica pre-assuntiva, per verificare l’effettiva idoneità al lavoro, e controlli periodici.
La legge dunque consente l’occupazione dei minori, che potranno avere interesse ad arricchire il proprio curriculum con piccole esperienze lavorative, si pensi ad esempio alle attività di aiuto bagnino, animatore o lavapiatti, già prima del compimento della maggiore età.

 

Carlo Pareto



Source link

Finanziamenti personali e aziendali

Prestiti immediati

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Investi nel futuro

scopri le aste immobiliari