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Al via le domande di contributo per la rivitalizzazione dei paesi a rischio abbandono – La Busa


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A partire da lunedì 19 maggio sarà possibile presentare domanda di contributo per il recupero e la riqualificazione degli immobili situati nei 32 comuni trentini coinvolti nel progetto sperimentale per la rivitalizzazione delle aree geografiche a rischio di abbandono.
“Si tratta di un momento atteso, anche in virtù del notevole interesse riscontrato sin dall’annuncio dell’iniziativa, anche al di fuori dei confini provinciali e nazionali, oltre che da parte delle amministrazioni locali interessate – le parole del presidente Fugatti – L’auspicio è che tale interesse possa tradursi concretamente in interventi che, a partire dall’abitazione, generino una maggiore coesione sociale all’interno dei trentadue comuni individuati. Si tratta di una iniziativa sperimentale, sulla quale siamo aperti anche a valutare correttivi e integrazioni, e su cui, a fronte delle risorse provinciali messe a disposizione, al privato è richiesto un impegno importante, non solo sul fronte economico” ha precisato il presidente.

Per il 2025 sono previste due finestre temporali per la presentazione delle domande: dal 19 maggio al 30 giugno e dall’8 settembre al 23 ottobre.
Le richieste dovranno essere inoltrate esclusivamente online dalla tramite la Stanza del cittadino, disponibile – insieme alla documentazione dell’iniziativa – all’indirizzo https://www.provincia.tn.it/Servizi/Contributo-per-immobili-privati-rivitalizzazione-aree-rischio-abbandono
L’iniziativa dispone di una dotazione complessiva pari a 10 milioni di euro (5 milioni per il 2025 e 5 milioni per il 2026).

Per accompagnare i cittadini nella compilazione della domanda e fornire tutte le informazioni utili alla partecipazione al bando, è stato attivato uno sportello informativo telefonico a cura dell’Ufficio politiche di incentivazione e azioni di semplificazione urbanistica, sito in via Mantova 67 a Trento. Il servizio è disponibile dal lunedì al venerdì, dalle 9.00 alle 12.00, al numero 0461 492712.
È inoltre attiva la casella di posta elettronica dedicata [email protected].

Chi può fare domanda
La misura si rivolge esclusivamente a persone fisiche (non imprese) che siano, o diventino entro sei mesi, proprietarie o titolari di un diritto reale su immobili situati nei comuni interessati. Ogni richiedente può ottenere contributi per un massimo di tre unità abitative. È obbligatorio realizzare almeno un intervento di recupero sull’alloggio destinato a prima casa, da abitare personalmente o da affittare a canone moderato.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

L’immobile deve essere abitato o affittato per almeno 10 anni.

Il contributo può includere anche una quota per l’acquisto dell’immobile, purché non avvenga tra parenti o affini di primo grado, ma non è concesso un contributo esclusivamente per l’acquisto. Chi ha più di 45 anni e intende usare l’immobile come prima casa non deve risultare residente, alla data del 6 agosto 2024, nel comune in cui si trova l’alloggio.

 

 

Contributi previsti

Ristrutturazione: fino al 40% della spesa nei centri storici e al 35% nelle altre aree, con un tetto massimo di 80mila Euro (su una spesa ammessa di 200.000 euro, spesa minima 10.000 euro).
Acquisto: 20% del valore dell’immobile oggetto di riqualificazione, fino a un massimo di 100.000 euro di spesa ammessa.
Spese ammissibili

Interni (max 125.000 euro): solai, muri, serramenti interni, impianti idraulici, termici (esclusi pannelli fotovoltaici), elettrici, scale interne non comuni.
Esterni (intervento sull’intero edificio o sui prospetti visibili): tetto, murature, elementi di pregio, scale, balconi, pavimentazioni, recinzioni.
Spese tecniche: ammesse fino al 10% della spesa per ciascuna categoria (interni/esterni).
Vincoli
Il richiedente deve risultare proprietario o titolare di diritto reale al momento della domanda o entro sei mesi. L’immobile non può rientrare nelle categorie catastali A1, A8 o A9, non deve avere più di otto unità abitative né essere parte di un condominio.
Ogni contributo sarà associato a un codice CUP, da indicare su tutte le fatture relative alle spese rendicontate. La rendicontazione dovrà avvenire entro 24 mesi dalla concessione del contributo.
È vietato cumulare il contributo con altri finanziamenti pubblici, comprese detrazioni fiscali, riferiti allo stesso intervento negli ultimi 10 anni.

Modalità di presentazione della domanda
Le domande potranno essere presentate a partire da lunedì 19 maggio sulla piattaforma online disponibile all’indirizzo https://www.provincia.tn.it/Servizi/Contributo-per-immobili-privati-rivitalizzazione-aree-rischio-abbandono, dove è possibile prendere visione dei dettagli della misura.
Nel caso di più richiedenti per lo stesso immobile o unità, un unico richiedente (con SPID o CIE) presenterà la domanda anche per conto degli altri.

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Documentazione necessaria
Il richiedente all’atto della domanda dovrà allegare:

relazione tecnica a firma di professionista abilitato, con descrizione degli interventi e coerenza con i criteri del contributo;
preventivi e/o computo metrico;
in caso di più richiedenti: delega e dichiarazione di ciascuno;
eventuale dichiarazione di assenso ai lavori da parte degli altri proprietari o aventi titolo.
Graduatoria
Le domande saranno valutare in base ai criteri indicati in delibera, consultabile tra i documenti disponibili in calce alla pagina https://www.provincia.tn.it/Servizi/Contributo-per-immobili-privati-rivitalizzazione-aree-rischio-abbandono

I comuni interessati
La misura riguarda i comuni di:
Altavalle,
Bleggio Superiore,
Bondone,
Borgo Chiese,
Bresimo,
Canal San Bovo,
Castel Condino,
Castello Tesino,
Cis,
Cinte Tesino,
Dambel,
Frassilongo,
Grigno,
Livo,
Luserna,
Mezzano,
Novella,
Ospedaletto,
Peio,
Pieve di Bono-Prezzo,
Pieve Tesino,
Rabbi,
Rumo,
Sagron Mis,
Segonzano,
Sover,
Terragnolo,
Tre Ville (esclusa la località Palù di Madonna di Campiglio, Comune Catastale “Ragoli II”),
Valdaone,
Valfloriana,
Vallarsa,
Vermiglio.



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