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Richiesta Bonus ZES Unica. Domande entro il 30 maggio


Il conto alla rovescia è partito per la richiesta bonus zes unica: le imprese che vogliono agganciare il Bonus ZES unica per gli investimenti effettuati (o da effettuare) nel Mezzogiorno hanno tempo fino a venerdì 30 maggio 2025 per presentare la prima comunicazione all’Agenzia delle Entrate.

Finanziamo agevolati

Contributi per le imprese

 

Si tratta della finestra di prenotazione del credito d’imposta prevista dall’articolo 16 del DL 124/2023, prorogata dalla legge 207/2024. E disciplinata dal provvedimento delle Entrate del 31 gennaio 2025 che ha approvato modello e software “ZESUNICA2025”.

Dal 31 marzo ad oggi sono già migliaia i file trasmessi; chi è ancora in dubbio ha quindici giorni scarsi per raccogliere i dati, validare i preventivi e inviare la pratica.

Il Bonus per gli investimenti nella ZES Unica

Il credito d’imposta ZES unica sostiene gli investimenti realizzati dal 1° gennaio al 15 novembre 2025 nelle otto regioni della Zona economica speciale per il Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia).

Il beneficio spetta per:

  • macchinari, impianti, attrezzature nuovi destinati a strutture produttive esistenti o da avviare;
  • terreni e immobili strumentali (acquisto, realizzazione o ampliamento) nel limite del 50 % del progetto agevolabile;
  • investimenti pluriennali avviati dopo il 20 settembre 2023, purché ultimati entro il 15 novembre 2025.

L’intensità del credito varia in base alla mappa degli aiuti a finalità regionale 2022-2027 e alla dimensione aziendale (piccola, media, grande). Ma può arrivare al 60 % del costo per le PMI che operano nelle regioni “a)” (per esempio Calabria e Campania) e al 35 % per le grandi imprese nella stessa area. Alle spese agevolabili vanno sottratti eventuali contributi pubblici in “de minimis” o in regime esente.

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Procedura celere

 

Per ottenere il bonus zes occorre presentare due comunicazioni telematiche: di prenotazione (31 marzo – 30 maggio 2025) con l’importo delle spese sostenute e di quelle che si prevede di sostenere; integrativa (18 novembre – 2 dicembre 2025) per attestare gli investimenti effettivamente realizzati.

La prima istanza non è un “click-day”: l’Agenzia calcolerà l’importo spettante solo dopo il 2 dicembre post comunicazione integrativa, ripartendo l’ammontare del plafond (2,2 miliardi, più 50 milioni destinati ad agricoltura e pesca) in base alle domande accolte.

Richiesta Bonus ZES unica, ultima chiamata: domanda entro il 30 maggio

In base alle indicazioni di cui al portale dell’Agenzia delle entrate, nella parte riservata al bonus in parola, sezione “Come e quando” , le imprese devono trasmettere la Richiesta bonus zes unica entro le ore 23:59 di giovedì 30 maggio usando il software gratuito “ZESUNICA2025” o, per il comparto agricolo, “ZESUNICA AGRICOLA 2025”.

Una volta inviato il file, il sistema rilascia in massimo cinque giorni una ricevuta di presa in carico o di scarto.

Se la comunicazione viene scartata fra il 27 e il 30 maggio, l’azienda ha altri cinque giorni solari per correggere gli errori e ritrasmettere, senza perdere il bonus. Dunque entro il 4 giugno.

Fino alla scadenza è possibile:

  • inviare una sostitutiva che annulla e sostituisce integralmente la precedente;
  • presentare rinuncia integrale se si decide di non fruire più del credito d’imposta.

Il file può essere trasmesso direttamente dall’impresa con credenziali Entratel/Fisconline o da un intermediario abilitato.

Sono scartate le domande di soggetti senza partita IVA attiva al momento dell’invio o con codici Ateco non ammessi.

Contabilità

Buste paga

 

Dopo il 30 maggio lo sportello chiude e non è prevista alcuna riapertura: chi rimane fuori dovrà aspettare eventuali rifinanziamenti nel 2026.

Controlli da fare prima dell’invio

  • Verificare i codici Ateco: devono essere quelli della nuova classificazione 2025.
  • Aggiornare i dati catastali delle sedi ZES: incongruenze fra foglio, particella e indirizzo generano scarto.
  • Calcolare correttamente il costo agevolabile: terreni e immobili non possono superare il 50 % dell’investimento totale.
  • Conservare preventivi e capitolati: saranno richiesti in caso di verifica successiva.
  • Chi ha già caricato il file ma non ha ricevuto la ricevuta può controllare lo stato di avanzamento nell’area riservata “Servizi telematici – ricevute



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