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la Regione Puglia al forum sulla mobilità aerea avanzata – Noi Notizie.


Di seguito un comunicato diffuso dalla Regione Puglia:

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L’industria aerospaziale e aeronautica si conferma protagonista nella transizione verso un futuro sostenibile, grazie a soluzioni innovative che puntano a ridurre l’impatto ambientale della mobilità e dello sviluppo territoriale. Un ruolo cruciale che passa dallo sviluppo di sistemi avanzati per la mobilità aerea. Se ne è discusso questa mattina nel corso del forum internazionale “Building a New Ecosystem for Advanced Air Mobility”, promosso da Regione Puglia e Distretto Tecnologico Aerospaziale (DTA) all’interno del Padiglione Italia di Expo 2025 Osaka.

“Quella lanciata con il forum di oggi – ha dichiarato Francesca Zampano, dirigente della Sezione Promozione del commercio, artigianato ed internazionalizzazione delle imprese della Regione Puglia – è una sfida ambiziosa. La Regione Puglia, in collaborazione con il Distretto Tecnologico Aerospaziale, è pronta a contribuire alla costruzione di un ecosistema per la Mobilità Aerea Avanzata. Il forum rappresenta un passo importante verso la creazione di un sistema integrato e internazionale per la Mobilità Aerea Avanzata, fondato sulla cooperazione, sull’innovazione e sulla condivisione di conoscenze”.

L’incontro è stato l’occasione per tracciare una roadmap per il futuro della Advanced Air Mobility (AAM), confrontando le strategie di crescita tra Europa e Giappone e valorizzando iniziative di successo nei settori di infrastrutture, velivoli e servizi.

Un impegno che, come ha sottolineato Giuseppe Acierno, presidente e amministratore delegato di DTA, rappresenta un circolo virtuoso destinato a trasformare radicalmente il nostro modo di muoverci: “È solo questione di tempo – ha detto – ed è inevitabile che questo accada. Per questo è fondamentale veicolare la capacità pugliese, il suo sistema e le sue infrastrutture per garantire alla nostra regione una leadership tecnologica nel settore”.

Emblema di questa visione è l’infrastruttura GATB – Grottaglie Airport Test Bed, polo di ricerca e sperimentazione aeroportuale e aerospaziale finanziato dalla Regione Puglia presso l’aeroporto “Marcello Arlotta” di Grottaglie. Sede dell’Airport Test Bed, primo Spazioporto nazionale e Polo logistico integrato per il trasporto merci, l’aeroporto si candida a diventare il primo hub europeo per lo sviluppo degli aerei senza pilota, che farà delle specializzazioni intelligenti il suo elemento distintivo. All’interno dell’aeroporto di Grottaglie si svolge l’attività di sviluppo, test, sperimentazione e prova di sistemi di trasporto intelligenti con tecnologie provenienti dai centri di ricerca, dalle università, dai dipartimenti e agenzie pubbliche e dal settore privato. Nell’Airport Test Bed sono testati gli aerei a pilotaggio remoto che aprono un nuovo mercato e possono diventare fonte di crescita economica per le innumerevoli applicazioni che spaziano dall’agricoltura alle comunicazioni, dalla cartografia digitale alla gestione della fauna selvatica, dai sistemi di potenziamento satellitare al monitoraggio della qualità dell’aria. L’industria nazionale non disponeva di un’infrastruttura dedicata alle attività di ricerca, sperimentazione e sviluppo di aerei senza pilota: averla in Puglia è un vantaggio competitivo rilevante.

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“Noi – ha concluso Acierno – pensiamo che non solo Grottaglie ma tutta la Puglia possa diventare un’infrastruttura strategica. Un sistema che, tra due anni, sarà ancora più significativo perché c’è un governo regionale che ci crede e che è convinto che questa sia una delle maggiori sfide per il futuro del territorio”.

Il forum, aperto dai saluti istituzionali dell’ambasciatore Mario Vattani, commissario generale per l’Italia a Expo 2025, è stato moderato dal senior manager di ATM/UTM Business Development di Eurocontrol Munish Khurana, che ha sottolineato quando “la mobilità aerea avanzata possa aiutarci a raggiungere l’obiettivo della sostenibilità”. Ilustrando la “Drone Strategy 2.0 for a Smart and Sustainable Unmanned Aircraft Eco-System in Europe“, Khurana ha evidenziato che “questa strategia promuove lo sviluppo tecnologico e industriale per creare un mercato libero dei servizi per i droni”.

Il successo di un ecosistema AAM passa però anche dal coordinamento tra organismi europei e nazionali. In questo contesto, il ruolo di Eurocontrol, insieme alle autorità come ENAC (Ente Nazionale per l’Aviazione Civile) e JCAB (Japan Civil Aviation Bureau), si rivela strategico.

Sul punto, Kotaro Yamamoto della Japan Civil aviation Authority ha evidenziato che l’autorità civile “è impegnata nel coordinamento e nello sviluppo di normative specifiche per garantire la sicurezza delle operazioni con nuovi tipi di aeromobili e nel gestire la collaborazione tra il settore pubblico e privato per favorire la crescita responsabile di questo nuovo settore”.

Alberto Iovino di D-Flight/ENAV ha aggiunto che il “in Europa, il quadro normativo europeo sull’U-space, basato sull’utilizzo della mobilità aerea e sui bisogni delle persone, è coerente e completo, ma siamo consapevoli che debba evolvere per progredire ulteriormente”. Iovino ha inoltre aggiunto che “quello pugliese è un distretto tecnologico con cui lavoriamo spesso in simbiosi per lo sviluppo della mobilità innovativa, che rappresenta il futuro della mobilità aerea”.


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