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In arrivo la flat tax al 5% sugli stipendi degli under 30


Potrebbe arrivare un’interessante novità per i lavoratori under 30: si sta infatti pensando a introdurre la flat tax al 5% sui loro stipendi. Scopriamo quali sono tutte le misure previste.

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Una nuova proposta normativa potrebbe presto alleggerire il carico fiscale sui giovani lavoratori italiani, con l’introduzione di una tassazione agevolata pensata per incentivare l’occupazione stabile e il “rientro dei cervelli” dall’estero.

Secondo quanto trapelato da fonti governative, tra cui alcune dichiarazioni del sottosegretario all’Economia Federico Freni e del sottosegretario al Lavoro Claudio Durigon, il provvedimento – attualmente in fase di definizione – dovrebbe arrivare in Parlamento entro la fine di maggio.

Flat tax al 5% sugli stipendi degli under 30

Il piano prevede l’applicazione di una flat tax al 5% sugli stipendi dei lavoratori under 30 con redditi non superiori a 40.000 euro annui.

La misura, ispirata al regime forfettario riservato ai titolari di partita IVA nei primi cinque anni di attività, mira a offrire una spinta concreta all’inserimento dei giovani nel mercato del lavoro. A differenza delle agevolazioni precedenti, questa proposta introdurrebbe un meccanismo automatico e duraturo, semplificando le procedure fiscali e ampliando la platea dei beneficiari.

Agevolazioni anche per le imprese che assumono giovani

Oltre ai vantaggi per i dipendenti, il disegno di legge prevede anche incentivi diretti per le aziende: per i primi tre anni di assunzione, i datori di lavoro sarebbero esonerati dal versamento dei contributi previdenziali. Un doppio vantaggio che potrebbe rendere più attraente l’assunzione di giovani, soprattutto in settori ad alta intensità di manodopera.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Il rientro dei cervelli: soglia aumentata fino a 100.000 euro

Un altro punto centrale dell’iniziativa riguarda i cd. “cervelli in fuga”. Per chi decide di trasferirsi nuovamente in Italia dopo un periodo di lavoro all’estero, la soglia di reddito utile per accedere alla flat tax sarebbe elevata fino a 100.000 euro. Una mossa che intende rendere competitivo il sistema fiscale italiano rispetto a Paesi come il Portogallo, che negli ultimi anni hanno varato regimi a tassazione quasi nulla per i giovani.

L’obiettivo dichiarato è quello di invertire la rotta: infatti, nonostante la legge delega sulla riforma fiscale sottolinei l’urgenza di rilanciare l’occupazione giovanile e attrarre capitale umano dall’estero, le politiche attuate finora hanno prodotto effetti opposti.

Risorse disponibili e volontà politica: 2,1 miliardi per il lavoro

Il nodo centrale resta quello delle risorse. Tuttavia, i promotori del progetto assicurano che i fondi necessari ci sono: si parla di un margine di bilancio pari a 2,1 miliardi di euro, destinati proprio a sostenere interventi in ambito lavorativo e fiscale.

Il pacchetto allo studio della Lega non si limita però alle agevolazioni per i giovani. Tra le ipotesi in campo figurano anche incentivi per il rinnovo dei contratti, un maggiore sgravio sui fringe benefit e una revisione complessiva del sistema di tassazione sui redditi da lavoro.

Tutte misure che, se confermate, potrebbero costituire una svolta concreta verso una fiscalità più equa, moderna e orientata alla crescita occupazionale. Il percorso legislativo è appena iniziato, ma i segnali di apertura da parte dell’esecutivo sembrano indicare una volontà chiara di agire in tempi rapidi.



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