Investimenti, infrastrutture e lavoro: L’alleanza strategica per la crescita della Calabria

Un’importante riunione operativa si è tenuta nei giorni scorsi presso la sede di Unindustria Calabria, dove si sono confrontati i rappresentanti dell’associazione e dei sindacati confederali Cgil, Cisl e Uil. Un incontro che ha avuto al centro l’agenda per il rilancio della regione, partendo dalla necessità di attrarre investimenti e migliorare le infrastrutture, fino alla valorizzazione del capitale umano, in particolare dei giovani. Un tema che, da mesi, coinvolge tutti gli attori sociali ed economici del territorio, nella consapevolezza che solo un lavoro comune possa far progredire la Calabria verso un futuro più prospero e inclusivo.

Un consenso su obiettivi condivisi
A fare il punto della situazione è stato Aldo Ferrara, presidente di Unindustria Calabria, che al termine dell’incontro ha sottolineato come le discussioni abbiano evidenziato una grande sintonia d’intenti tra le parti. “Non ci sono distanze tra imprese e sindacati sui temi cruciali che riguardano la crescita e lo sviluppo della regione”, ha dichiarato Ferrara. Tra questi, le infrastrutture sono state identificate come un’urgenza improrogabile: dalla riqualificazione delle aree industriali alla costruzione di reti ferroviarie e viarie moderne e sicure. Il presidente ha anche ribadito come queste necessità siano ineludibili, ponendo la legalità e la sicurezza nei luoghi di lavoro come punti imprescindibili per la crescita economica della regione.

Una Calabria che investe sui giovani
Sul fronte della valorizzazione del capitale umano, i sindacati e le imprese si sono trovati concordi nell’indicare la necessità di creare sinergie con le istituzioni formative, come gli ITS (Istituti Tecnici Superiori), le Università e le Accademie. Il mismatch tra domanda e offerta di lavoro, particolarmente evidente in Calabria, può essere superato solo attraverso un programma di formazione mirato, che prepari i giovani a rispondere alle esigenze del mercato del lavoro, con competenze moderne e adatte alle sfide del futuro.

Gianfranco Trotta (Cgil), Giuseppe Lavia (Cisl) e Mariaelena Senese (Uil) hanno infatti posto l’accento sull’importanza di costruire una rete educativa che metta al centro la preparazione professionale dei giovani, per combattere la fuga di cervelli e contrastare il fenomeno del lavoro precario. “Il nostro obiettivo è formare una forza lavoro qualificata che possa contribuire al rilancio della Calabria, generando valore per il territorio”, ha affermato Trotta.

Infrastrutture e Alta Velocità: un tema cruciale
L’infrastruttura, e in particolare la realizzazione di un’Alta Velocità che colleghi meglio la Calabria al resto del Paese, è un altro punto fondamentale. Senese ha evidenziato l’urgenza di completare la Strada Statale 106, una delle arterie principali che collega la regione con il resto d’Italia. La sua modernizzazione è vista come un passaggio indispensabile per garantire una mobilità fluida per persone e merci, un fattore determinante per attrarre investimenti e potenziare il turismo e le attività economiche locali.

Lavia, invece, ha sottolineato come solo una stretta collaborazione tra il mondo delle imprese e il settore del lavoro possa davvero portare risultati concreti, con un impegno comune anche per la salvaguardia della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro. “Non possiamo permettere che la cultura del no blocchi le nostre opportunità. Dobbiamo invece lavorare per abbattere i gap infrastrutturali e creare un sistema che attragga investimenti, generando posti di lavoro e benessere per le nostre comunità”, ha aggiunto.

Un futuro possibile, se si lavora insieme
In conclusione, gli interlocutori hanno concordato che la realizzazione di un sistema integrato di politiche, che includa una forte attenzione all’infrastruttura, alla mobilità avanzata, alla sicurezza e alla formazione, è la chiave per costruire una Calabria capace di attrarre investimenti, creare opportunità per i giovani e svilupparsi in modo sostenibile. La riunione di Unindustria e dei sindacati ha quindi tracciato una strada chiara: con un impegno concreto di tutti, Calabria può diventare un modello di sviluppo per il Sud Italia.