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L’avvertimento di Trump alla Ue, lo scontro sui morti a Gaza


L’avvertimento di Trump alla Ue, lo scontro sui morti a Gaza

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Due bambine palestinesi ferite, Nadin Naser, 8 anni, e sua sorella Dana, 3, ieri a Gaza (Jehad Alshrafi/Ap)

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Lo scontro sulla distribuzione di aiuti (con morti) a Gaza

Gli Stati Uniti stanno facendo pressioni sul premier israeliano Benjamin Netanyahu perché riprenda le trattative per il cessate il fuoco in cambio della liberazione dei 49 ostaggi israeliani (20 ancora in vita) presi da Hamas. Per il presidente Usa Trump, «l’intesa è vicina» e si farà «entro la prossima settimana». Ma per ora la guerra va avanti. 

Le critiche della Cassazione al decreto sicurezza

Il governo aveva approvato il decreto sicurezza come un provvedimento centrale, che esprimeva appieno la sua politica in fatto di sicurezza. «Il governo compie un passo decisivo per rafforzare la tutela dei cittadini, delle fasce più vulnerabili e dei nostri uomini e donne in divisa» aveva scritto sui social la premier Giorgia Meloni. «Legalità e sicurezza sono pilastri della libertà. E noi continueremo a difenderli con determinazione».

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Le altre notizie importanti
  • Il presidente americano Donald Trump ha dichiarato di aver «salvato» il dittatore politico-religioso dell’Iran Ali Khamenei «da una morte brutta e ignominiosa». «Sapevo esattamente dove si trovava Khamenei e non ho permesso che lo colpissero. Nell’atto finale della guerra, ho chiesto a Israele di richiamare gli aerei. Erano diretti a Teheran, in cerca del grande giorno, forse il colpo di grazia!» ha detto. Qui Guido Olimpio e Greta Privitera ricostruiscono chi, tra i vertici della dittatura islamica, è stato ucciso dagli attacchi israeliani. Circa una cinquantina di persone, tra cui almeno 11 (forse fino a 14) ricercatori del settore nucleare.
  • La Corte Suprema americana ha limitato il potere dei giudici dei tribunali inferiori di sospendere le decisioni di Trump in materia di cittadinanza. La Corte ha tolto ai giudici delle corti federali il diritto di pronunciare sentenze valide in tutto il Paese, limitando il loro impatto al caso specifico in discussione anche quando viene leso un diritto valido erga omnes. La Corte deve ancora pronunciarsi sulla costituzionalità della decisione del presidente sullo ius soli (che quindi potrebbe non essere applicabile). Trump ha accolto la sentenza come una vittoria. Massimo Gaggi spiega che la Corte Suprema, in gran parte nominata dai repubblicani, ha seguito le divisioni ideologiche, più che gli argomenti di diritto. E ha permesso un’ulteriore espansione dei poteri di Trump.
  • Francesco Verderami spiega che, vista la spesa per il riarmo, l’Italia ha bisogno di parecchi soldi per far quadrare i conti: «Servirebbero otto miliardi per la Difesa, altri tre per la Sanità, poco meno per tagliare di due punti l’aliquota Irpef del 35%. Così tra annessi e connessi, tipo le cambialette del superbonus, si arriva (per ora) a venti miliardi». Alla premier Giorgia Meloni può venire incontro la tanto vituperata Europa, che ha appena dato il via libera alla revisione del Pnrr, permettendo di dirottare parte dei fondi su altri progetti. «Tradotto dal burocratese, vuol dire che l’Europa fornisce agli Stati membri con bilanci in sofferenza (come l’Italia) gli strumenti per superare le loro difficoltà» scrive Verderami.
  • La reazione dell’elettorato di fronte agli ultimi eventi internazionali premia le forze di governo, secondo il sondaggio di Pagnoncelli. Fratelli d’Italia cresce di quasi un punto nell’ultimo mese e tocca il 28,2%, il livello più alto nel corso dell’ultimo anno. La Lega migliora di un punto all’8,8%, Forza Italia cresce e si attesta all’8,4%. Le forze di governo aumentano del 2,5%. Il Pd perde quasi un punto, collocandosi al 21,4%. Ancora più evidente la contrazione del M5S che perde oltre un punto rispetto allo scorso mese e viene oggi stimato al 13,3%.
  • Questo fine settimana le temperature potrebbero raggiungere, e in alcuni casi superare, i 40 gradi. Le punte più alte sono attese in molte aree interne del Centro-Sud, nel Foggiano, in Sicilia (ieri 39 °C a Francofonte, in provincia di Siracusa) e in Sardegna (38,5 a Berchidda vicino Olbia). A Bolzano e Roma sono previsti 38 gradi, 37 a Torino, Milano, Verona, Firenze e Napoli. Il ministero della Salute indica per domani il massimo livello di rischio caldo in 19 città delle 27 monitorate. È l’effetto del surriscaldamento climatico e in particolare dei mari che diventano molto più alte della media. Spiega tutto Paolo Virtuani.
  • Leonardo Maria Del Vecchio, investitore in proprio ma anche manager di Essilux, e la sorella Marisa hanno depositato una causa contro i 4 fratelli che hanno accettato con beneficio di inventario l’eredità del padre Leonardo Del Vecchio. Gli 8 eredi totali di Del Vecchio hanno quote della Delfin, la holding che esprime un valore di mercato pari a 50 miliardi tra le quote in Essilux, Covivio e nelle banche. Daniela Polizzi spiega le motivazioni della causa (stamani sul sito). 
  • Grazie al Pnrr, oggi in Italia le pubbliche amministrazioni riescono in media a rispettare il termine di legge dei 30 giorni per pagare le fatture ai fornitori (60 giorni se si tratta di aziende che operano nel campo della sanità). Prima ne impiegavano in media 120.
  • Primo sì all’estradizione dalla Grecia di Francis Kaufmann per i delitti di Villa Pamphili. Intanto si indaga sui fondi del ministero al suo film.
  • È stato condannato a 20 anni di carcere Riccardo Chiaroni, il ragazzo che nella notte tra il 31 agosto e il 1° settembre, quando era ancora 17enne, sterminò con 108 coltellate il padre, la madre e il fratellino di 12 anni nella villetta di famiglia a Paderno Dugnano, nel Milanese.
  • Al processo romano che riguarda le plusvalenze della Juventus, la società ha chiesto di patteggiare. I pm Lorenzo del Giudice e Giorgio Orano hanno dato il via libera alla proposta di patteggiamento: Andrea Agnelli 1 anno e 9 mesi; Pavel Nedved 1 anno e due mesi; Fabio Paratici 1 anno e 6 mesi; Cesare Gabasio 1 anno e 6 mesi mentre Stefano Cerrato potrebbe uscire con 1 anno di condanna.  
  • Elvira Serra racconta il secondo giorno delle nozze Bezos-Sánchez a Venezia, che poi è un «matrimonio finto, perché era già stato registrato in America, dopo la firma di un accordo prematrimoniale adeguato alle risorse in campo». Ieri di vero c’è stato «lo sfoggio dei muscoli (e dei miliardi) del quarto uomo più ricco del mondo con l’ex giornalista, imprenditrice, scrittrice, pilota di elicotteri, benefattrice e chi più ne ha più ne metta».Gli abiti degli sposi erano di Dolce & Gabbana, alla cerimonia hanno assistito Bill Gates, Oprah Winfrey, Ivanka Trump, la regina Rania di Giordania, François-Henri Pinault, Orlando Bloom e Leonardo DiCaprio, mentre Lady Gaga non canterà alla festa di stasera all’Arsenale. E nemmeno Elton John. «La buona notizia – conclude Serra – è che oggi finisce tutto». 
  • Jannik Sinner ha messo fine alla collaborazione con Marco Panichi (preparatore atletico) e Ulises Badio (fisioterapista), iniziata a settembre: Gaia Piccardi spiega perché.
  • La Rai ha presentato i palinsesti televisivi della prossima stagione: torna Roberto Benigni, arrivano Whoopi Goldberg e Kevin Spacey. Confermati Carlo Conti (anche con il Festival di Sanremo), Antonella Clerici e Milly Carlucci che ripropongono i loro storici format: «Tale e Quale Show», «The Voice Senior», «Ballando con le stelle».

Il Caffè di Massimo Gramellini

Strisce di futuro
A Torino gli attivisti di
Fridays for Future hanno preso secchio e pennello per ridipingere alcune strisce pedonali e la segnaletica di una pista ciclabile ormai invisibile perché consunta dall’uso, denunciando la latitanza di chi avrebbe dovuto occuparsene. Da anni mi permetto di incoraggiare questo genere di iniziative, pur non avendo alcun titolo per farlo, al di là della simpatia per le battaglie ambientali. La mia opinione, probabilmente bizzarra, è che, se tu blocchi una strada o imbratti un quadro, attiri sì l’attenzione, ma per i motivi sbagliati. Tutti parleranno della strada bloccata o del quadro imbrattato e nessuno dell’emergenza e dell’incuria in cui versano il pianeta e le nostre città. Anzi, chi è stato danneggiato dalla protesta (e non sono mai i potenti, che viaggiano in corsia preferenziale e quando vogliono visitare un museo lo fanno chiudere al pubblico) finirà per sottovalutarne le ragioni, associandole al fastidio subìto.
Ogni volta mi è stato risposto che gli attivisti ambientali fanno notizia solo se bloccano una strada e non anche quando la ridipingono. Verissimo, purtroppo. Talmente vero che mi ero ripromesso di non spendere mai più una riga su chi blocca le strade e di dedicare invece un Caffè a chi le ridipinge. Eccolo qua, con gli applausi scroscianti dell’autore. Sicuro che anche i lettori si ritroveranno dalla parte di chi esprime la sua volontà di salvare il mondo mostrando agli altri come si fa a ripararlo.



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