domande al via il 30 giugno

Lo sport è un pilastro fondamentale per una crescita sana e per favorire la socializzazione, aiutando i giovani a stare insieme, al di là del mondo virtuale.

Proprio per questo, è cruciale incentivare la pratica sportiva, sia a livello agonistico che dilettantistico. Il nodo centrale, tuttavia, rimane spesso legato alle strutture: in molte città, gli impianti sportivi sono pochi e carenti dal punto di vista strutturale.

Trovare risorse pubbliche sufficienti per la manutenzione e la costruzione di nuove strutture non è semplice. Ed è qui che entra in gioco un’iniziativa fondamentale: incentivare l’apporto dei privati attraverso agevolazioni fiscali, trasformando gran parte dell’investimento in credito d’imposta. In questa cornice si inserisce il Bonus Sport 2025, una misura che promette di dare un nuovo slancio al settore. Questo contributo economico, rivolto a chi intende investire nella manutenzione e nella costruzione di impianti sportivi a uso pubblico, è stato introdotto per la prima volta nel 2019 e, con la Legge di Bilancio 2025, è stato nuovamente confermato.

Nuovo bonus dal 30 giugno: finalmente è ufficiale

Si concretizza in un credito di imposta a favore delle imprese che effettuano erogazioni liberali, ovvero donazioni in denaro, per sostenere interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici, così come per la realizzazione di nuove strutture sportive adibite all’uso pubblico.

Per richiedere il Bonus Sport, le aziende interessate hanno una finestra temporale ben definita. Il Dipartimento per lo Sport ha recentemente pubblicato un avviso che informa le imprese circa la possibilità di richiedere il riconoscimento di questo credito d’imposta, purché abbiano effettuato erogazioni liberali in denaro a favore di soggetti titolari o gestori di impianti sportivi pubblici impegnati in opere di restauro e manutenzione. La prima fase per presentare l’istanza è già aperta, dalle ore 16:00 del 30 maggio 2025, e si protrarrà fino al 30 giugno dello stesso anno.

È importante ricordare che una seconda opportunità si presenterà nel corso del 2025, con una nuova finestra per le richieste a partire dal 15 ottobre. L’accesso a questo Bonus Sport non è illimitato, ma prevede dei requisiti e dei limiti precisi. Le erogazioni liberali delle imprese sono agevolabili fino a un massimo del 10 per mille dei ricavi annui, prendendo come riferimento i dati del 2024. Inoltre, l’ammontare complessivo del credito d’imposta riconosciuto a tutte le imprese a livello nazionale non potrà superare i 10 milioni di euro per l’anno in corso.

Il processo per ottenere il bonus è strutturato in più fasi. Dal 30 maggio, le imprese interessate hanno un mese di tempo per presentare l’istanza di ammissione al credito d’imposta ed essere così autorizzate a effettuare l’erogazione liberale. Successivamente, il soggetto che ha ricevuto la donazione dovrà certificarla, e tale certificazione sarà poi soggetta ad approvazione. Una volta ottenuta l’approvazione, il Dipartimento autorizzerà le imprese a usufruire del credito d’imposta, comunicandone contestualmente l’informazione all’Agenzia delle Entrate.

Il credito d’imposta riconosciuto è pari al 65% delle erogazioni effettuate e può essere utilizzato in tre rate annuali di uguale valore. Come sappiamo, i crediti d’imposta sono strumenti fiscali utilizzabili in compensazione per “pagare” diversi tributi, come ad esempio l’IRES o l’IRAP. Questa iniziativa rappresenta un’importante spinta per il settore sportivo pubblico, incentivando l’investimento privato nella riqualificazione e creazione di infrastrutture che sono vitali per la salute e la socialità della comunità. È un’opportunità che le imprese attente al proprio impatto sociale e fiscale dovrebbero considerare attentamente.