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Bari, sì agli incentivi per il commercio. Ma nessun premio alle periferie


di
Francesco Petruzzelli

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

Scatta il piano del Comune. L’assessore: «Bando uguale per tutti». Contributi a fondo perduto per le realtà commerciali che decideranno di costituire un’associazione con sede operativa nella stessa area urbana

Uniti lungo una strada, un insieme di vie o di piazze. Per fare squadra e incentivare con servizi e offerte la presenza dei clienti. Ma questa volta niente domande a sportello – per la serie «vince chi arriva prima» – ma solo a fronte di progetti di qualità che determineranno un’apposita graduatoria di merito. 
Diversi i criteri di valutazione e i relativi punteggi, ma nessuna premialità o corsia preferenziale è invece prevista per chi deciderà di investire e di rilanciarsi nelle periferie. Quelle dove il commercio è in maggiore difficoltà e dove in realtà c’è il concreto rischio di «strade morte».

Si presenta così «Strade Vive», il nuovo bando con il quale il Comune tende una mano al commercio di vicinato e prossimità: contributi a fondo perduto per le realtà commerciali che decideranno di costituire un’associazione con sede operativa nella stessa area urbana. Le associazioni, che dovranno rappresentare almeno il 51 % degli operatori economici dell’area individuata, potranno presentare progetti innovativi che spaziano su ambiente, trasporti, marketing e cultura.
Da un servizio dedicato di bus navetta o di parcheggi per i clienti sino all’abbellimento e all’adozione di spazi pubblici, passando per consegne condivise a domicilio, zone di smistamento pacchi, attivazione wifi o iniziative su sconti, carte fedeltà e agevolazioni. Insomma, tutto ciò che è più facilmente realizzabile nelle zone residenziali e centrali della città, già di loro facilitate dalla presenza di parcheggi e di altri servizi pubblici.
«Ma il bando è pensato per tutta la città e tutti i quartieri – ribatte l’assessore allo Sviluppo locale Pietro Petruzzelli -. Non si tratta solo di sostenere economicamente le imprese ma di avviare un cambiamento culturale basato sulla collaborazione, sulla qualità dell’offerta e sulla cura condivisa dello spazio urbano. Vogliamo rendere più competitive le attività di vicinato specie nel confronto con la grande distribuzione e l’e-commerce».




















































II bando – che arriva dalla più ampia misura comunale D-Bari e che negli ultimi tre anni ha già finanziato con 11 milioni di euro ben 200 attività tramite le iniziative «Un negozio non è solo un negozio», «Impresa Prossima» e «Bari Artigiana» – mette a disposizione 1 milione di euro prevedendo un contributo a fondo perduto pari all’80 % delle spese ammissibili, fino a un massimo di 60 mila euro per ciascun progetto.
La restante parte toccherà invece alle costituende associazioni, con premialità per chi deciderà di attivare partnership con enti pubblici, scuole, università, parrocchie e comitati di quartiere.
Le domande potranno essere presentate, solo via pec, entro il 22 settembre ma Petruzzelli annuncia tour dedicati a luglio in tutti i Municipi per spiegare il bando. «Un bando che ci convince e che rivitalizza il commercio», il plauso di Nicola Loprieno (Decaro per Bari) e Antonello Delle Fontane (M5S), consiglieri della commissione comunale Sviluppo Locale. Elogi anche dalle associazioni di categoria.
Francesco Petruzzelli

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