In un tempo in cui sembra una mera utopia parlare di una collaborazione che non sia finalizzata ad azioni di guerra e in un periodo storico in cui le nazioni sono sempre più le une contro le altre, trattare di un progetto che riunisce una comunità iridata fa bene al cuore e dà speranza.
È con questo sentimento, volutamente e forzatamente positivo, che oggi voglio parlare di futuro.
L’occasione è la selezione operata dal World Economic Forum per uno dei suoi ormai storici progetti, la comunità Technology Pioneers. Scopriamo di cosa si tratta.
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100 aziende, per la precisione 100 startup, provenienti da 28 paesi diversi.
Sono loro le protagoniste della 25a edizione della piattaforma ideata nel 2000 dal World Economic Forum e dedicata alle aziende emergenti: la comunità Technology Pioneers.
Cos’è e come funziona la piattaforma per le startup?
Innanzitutto, è una comunità iridata.
Le aziende che prendono parte alla Technology Pioneers provengono da tutto il globo.
Solo per l’edizione 2025, si parla in particolare di Nord America e di Europa, ma anche di Asia, Africa, Sudamerica, Medioriente e Oceania.
Un vero giro del mondo in 28 nazioni.
Ma, soprattutto, la community riunisce realtà imprenditoriali che stanno modellando il futuro.
Ne fanno parte aziende che stanno progettando e creando tecnologie e innovazioni rivoluzionarie.
E questo è esattamente il metro di valutazione che il World Economic Forum applica nella scelta di quali startup diventeranno “pioniere della tecnologia”.
In particolare, queste aziende sono selezionate per il potenziale che mostrano di avere e per gli effetti positivi che le loro innovazioni tecnologiche sapranno avere sulla società e sul mondo degli affari.
La piattaforma globale del World Economic Forum permetterà loro di interagire con i maggiori interlocutori del settore pubblico e privato, e di collaborare alla messa in campo delle loro innovazioni.
In sostanza, la community pone in contatto le startup con le reti e gli ecosistemi nei quali possono crescere e di cui hanno bisogno per svilupparsi.
Le aiuta nel momento più difficile per un’azienda, l’ingresso nel mondo degli affari e il momento di concretizzare a livello industriale i progetti studiati.
Un passaggio sempre molto delicato per ogni giovane azienda.
Quali tecnologie nel futuro del mondo
Le startup scelte per essere tra le Technology Pioneers del 2025 prenderanno parte a un programma biennale gestito dal Forum, il cui primo appuntamento è l’Annual Meeting of the New Champions 2025, svolto in Cina, a Tianjin, dal 24 al 26 giugno.
Le 28 prescelte di questa edizione, in particolare, sono impegnate nello sviluppo di tecnologie innovative per affrontare le sfide globali dei giorni nostri.
Intelligenza artificiale (AI), decarbonizzazione ed energie pulite, computer – quantistici e fotonici – e robotica, sono i temi più ricorrenti.
I principali sviluppi delle Technology Pioneers 2025:
- le biotecnologie
- l’intelligenza artificiale (AI)
- la robotica avanzata
- l’efficienza energetica e lo sviluppo di soluzioni energetiche e carburanti sostenibili
- lo sviluppo della rete internet in zone ancora non servite
- lo sviluppo di mezzi di trasporto ecocompatibili
- lo studio di una nuova mobilità (taxi volanti)
- la realizzazione di computer quantistici su larga scala e di un supercomputer fotonico
- lo studio dello spazio e la realizzazione di nuovi satelliti
- l’estrazione di minerali essenziali dagli asteroidi
Tra le 100 startup del progetto, vi è anche un’italiana.
L’azienda si chiama Arsenale Bioyards e ha realizzato una piattaforma proprietaria che consente la bioproduzione tramite fermentazione.
È un’infrastruttura end-to-end ovvero gestisce tutte le fasi di un processo, dal laboratorio alla produzione. In tal modo, la bioproduzione diventa rapida e a basso costo.
La piattaforma, inoltre, è stata è progettata per essere scalabile sulle singole esigenze industriali.
Una comunità di innovatori
Le Technology Pioneers fanno parte delle Comunità di Innovatori sempre all’interno del World Economic Forum, nelle quali sono presenti anche le aziende innovatrici in fase di crescita e quelle già strutturate.
Che la comunità dedicata alle startup funzioni, lo dimostra il successo di quelle aziende che in questi venticinque anni hanno partecipato al progetto.
Si parla di ben 1.200 imprese e molte di queste hanno rappresentato, con le loro innovazioni e tecnologie, un vero spartiacque tra passato e futuro.
Giusto per fare qualche nome conosciuto:
- PayPal
- Dropbox
- SoundCloud
Innovazioni proiettate al futuro
Insomma, la community Technology Pioneers si rivela essere un palcoscenico di debutto molto interessante per le giovani aziende e un’occasione imperdibile.
Questo progetto, oltre alla proiezione al futuro e a un modo di vivere che sia migliore per ogni individuo sulla Terra, ci dimostra anche come la scienza riesca là dove persino la diplomazia sembra uscire sconfitta: fare comunicare e collaborare Paesi diversi.
Anche quelli che, ad oggi, sono in guerra tra loro.
Musica: “The days are bleeding into one another” – Ethan Reed (Audiio)
Foto in copertina: Wasted Generation – Pixabay
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