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Feral, dalla natura una start up giovane – Di D. M. Bornancin


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Una novità in assoluto quella che sottoponiamo all’attenzione dei lettori della rubrica Scenari, per far conoscere una nuova realtà, che parla certamente di futuro, ma che è caratterizzata da una volontà e capacità del fare che si contraddistingue non solo nell’ambiente, ma anche nell’organizzazione e gestione aziendale. Una piccola impresa sorta nel 2022 con avvio produttivo alla fine del 2023.
Quello che unisce e che diventa collante in questa iniziativa è la presenza nell’organigramma, di un numero di figure femminili e maschili con un’età media di trent’anni.
 
Ogni persona ha i propri compiti e tutto s’intreccia nella capacità di fare continue ricerche, per creare prodotti che sempre più interessano i giovani e non solo, ma che riguardano i criteri di una forma dell’alimentazione. Da una idea, che può sembrare semplice, è nato un gruppo di lavoro di giovani, che, insieme a Maddalena Zanoni (39 anni), fondatrice, ha creato una unità produttiva con sede a Mezzolombardo per la lavorazione di prodotti biologici e provenienti da coltivazioni, a volte abbandonate. 

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Di fatto l’avvio della FERAL e lo sviluppo produttivo risale al 2024, con risultati lusinghieri dopo questo breve tempo oramai trascorso. Una start up, nata da studi, da ricerche tecnologiche avanzate, sperimentazioni in laboratorio che sono le peculiarità che oggi accompagnano ogni attività, ogni azione nel campo produttivo, tecnico, alimentare e quindi economico.
Ho conosciuto i rappresentanti della Feral, al Vinifera, mostra dell’artigianato alpino, occasione per conoscere le specialità del cibo dei territori alpini. Una finestra sulle produzioni e sulle novità delle piccole imprese che spaziano dai vini, ai formaggi, al miele, alle birre e alle nuove bevande.

Da ciò è stato spontaneo organizzare un incontro in azienda a Mezzolombardo con Silvia Benigni Responsabile degli eventi e della comunicazione aziendale. Ne è nato un momento di confronto aperto e argomentato, approfondito nelle tecniche produttive, per rappresentare questa assoluta novità a livello imprenditoriale e nazionale. La Feral è un’azienda che crea prodotti naturali, si occupa di bevande botaniche fermentate e prive di alcol, ideali per l’abbinamento ai pasti. Bevande realizzate con ingredienti semplici e naturali, che aiutano la salute delle persone. Silvia Benigni ha così risposto alle domande.


 
Com’è nata la Feral?
Tutto è partito nel 2022, poi verso la fine del 2023 è iniziata la produzione. L’idea è di Maddalena Zanoni, trentina della Val di Non, dopo gli studi a Milano, Barcellona e una successiva esperienza in una multinazionale in Belgio è tornata in Trentino, lavorando nella stagione estiva in una malga. 
In quel periodo in mezzo alla natura, in un momento di stallo sul da farsi in futuro, ha imparato la coltivazione delle erbe selvatiche, officinali, spontanee ed erboristiche, ciò che era in natura. Ha così riscoperto un amore e un interesse per la botanica e le funzioni vegetali. 

Di seguito ha frequentato corsi specifici e particolari. Questo ritorno alla natura, le ha permesso anche con l’aiuto di persone esperte nella preparazione di prodotti con componenti vegetali e continuando con lo studio e sperimentazioni, pur essendo già convinta di creare qualcosa di nuovo e di dar vita a qualcosa di suo e di conoscere le tecniche produttive. Si è quindi cimentata nella creazione di una bevanda inclusiva non esistente sul mercato e per le persone che desideravano un prodotto alternativo ma con dignità equivalente ad un bicchiere di vino o birra.
 
Così insieme ad altre nove persone, che siamo noi collaboratori, è nata la Feral. Noi siamo tutti giovani, con una netta maggioranza femminile e provenienti da studi ed esperienze diverse; ci sono ricercatori universitari sui batteri, esperti in produzione di birra, altri conoscitori delle fasi produttive per ciò che attiene la parte dei macchinari, dell’elettronica e dei sistemi informatici, dell’imbottigliamento e delle altre fasi. Siamo tutti con un’età media di 30 anni. Siamo in una sede in mezzo alla natura, nella campagna di Mezzolombardo in un luogo che corrisponde alle nostre esigenze, ma dove la natura parla. Feral poi significa ritorno allo stato selvatico. 

Attualmente siamo in 10 compresa Maddalena, continuiamo a fare progetti di ricerca, a seguire le esigenze dei consumatori, anche con materie prime diverse. La svolta si è realizzata per tutti noi, quando le nostre bevande sono entrate nel mercato, ottenendo ottimi risultati. Così con un lavoro di squadra e di coinvolgimento abbiamo realizzato una cosa utile, innovativa, una bevanda gastronomica, già presente in molti ristoranti in tutta Italia. Dalle nostre statistiche, ma anche dall’esperienza di Maddalena durante il lavoro in Belgio, è emerso che la bevanda no alcol era in crescita ed in Italia mancava una valida alternativa alle semplici bibite analcoliche. Questo nostro impegno, e con i nostri prodotti, seguiamo di fatto le tendenze della popolazione.
 
Tutti noi in periodi diversi, partecipiamo a corsi di aggiornamento sulle proprie competenze e settori della vita aziendale. Una crescita professionale continua, che ora si basa su momenti settimanali di Coaching aziendale e che mira a migliorare il lavoro individuale e di gruppo all’interno dell’organizzazione e gestione aziendale. Si basa sulla consapevolezza e condivisione, sulla identificazione degli obiettivi e sullo sviluppo di linee guida e strategie a medio e lungo termine per raggiungere il successo e lo sviluppo della nostra azienda. Quel lavorare insieme con spontaneità e naturalezza, risponde ad un nostro convincimento che l’azienda è anche in parte nostra. Convinzione, dialogo e nuove ricerche, sicuramente porteranno sempre migliori risultati.»
 
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Come nasce il prodotto?

«Le nostre sono bevande botaniche fermentate che hanno come base il succo di barbabietole che fermentiamo e per far sì che non nasca l’alcol, inseriamo dei batteri lattici, a seguire viene preparato un infuso di radici, di spezie o parti del legno per seguire i gusti. Abbiamo quattro ricette di bevande fermentate, due bianche e due rosse, ricavate da barbabietole bianche e rosse. Si tratta di bevande esclusivamente biologiche. Come procedimento si parte dalla fermentazione del succo di barbabietola, poi viene fatta l’infusione del prodotto con le spezie, radici, legni che variano da ricetta a ricetta. Il prodotto, così ottenuto, viene pastorizzato ad altissima temperatura e pronto per la distribuzione.
 
Per le bevande bianche si usano barbabietole bianche fermentate con l’aggiunta di luppolo e pepe particolare, nella seconda variante, oltre alla barbabietola, viene inserita una parte di zenzero, pepe garofanato e bacche di ginepro. Nelle bevande rosse, la base è sempre data da barbabietole rosse fermentate, con mirtillo selvatico, pepe nero, rovere e timo. Nella seconda variante, sempre barbabietole rosse, con l’innesto di mirtillo selvatico, ginepro e lavanda. Sono ingredienti semplici e naturali spesso dimenticati come nel caso della barbabietola. Il prodotto finale è una bevanda da noi imbottigliata e venduta, adatta a chiunque e alle persone che non possono bere prodotti alcolici, come nel caso di donne in gravidanza, o intolleranti al glutine. Ci rivolgiamo anche alle persone che non intendono bere prodotti con alcol.
 
Teniamo presente che sono bevande vegane, settore in crescita e con attenzioni e richieste provenienti da varie comunità. Per la produzione, considerato che dopo un periodo di prove e sperimentazioni, siamo entrati nel ciclo della vendita solo alla fine del 2023, a tutto il 2024 abbiamo prodotto e commercializzato circa 50.000 bottiglie. Per migliorare il nostro prodotto, abbiamo instaurato alcune collaborazioni tecniche, ai fini anche di perfezionare il gusto e per avere riscontri e opinioni da esperti, sulle bevande attuali. Questo al fine di migliorare e qualificare il nostro prodotto.
 
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Allo stato attuale come avviene la commercializzazione?

Prima di tutto vendiamo il prodotto direttamente nella nostra azienda, poi presso l’Enovalsugana a Trento nord, inoltre attraverso il nostro sito E-Commerce. In Italia abbiamo degli agenti in ogni regione.
Facciamo vendite anche nel settore della ristorazione Horeca, sia in Italia che all’estero, dove siamo presenti in Germania, Olanda, Polonia, Belgio, Inghilterra e Svizzera. Da poco siamo entrati anche in Spagna e in Cina, California, New York e Dubai, territorio questo che vogliamo ulteriormente approfondire e dove vogliamo continuare nell’attività commerciale, perché in quei luoghi, per questioni sociali e religiose, il consumo di bevande con alcoll è meno usato.
 
Il futuro di questa vostra azienda come si svilupperà?

Uno dei nostri obiettivi è quello di creare nuovi prodotti fermentati, ma per una bevanda innovativa, con le bollicine, sarebbe la quinta ricetta.
Certamente desideriamo crescere in termini di prodotti, di personale e di formazione, anche perché in questa nuova nostra realtà lo studio e l’applicazione sono obbligatori, infatti noi ogni giorno cerchiamo testi e ricette nuove, di fatto siamo anche dei piccoli ricercatori. Tutto questo sarà sempre accompagnato da una linea di apertura ai nuovi mercati e quindi ad un costante crescita di fatturato. I presupposti in questi ultimi tempi si sono verificati e ciò ci fa ben sperare in un futuro di qualità e di crescita umana e aziendale.
 
Una realtà quella della FERAL, dove l’innovazione è di casa e dove lo sperimentare e ricercare nuove soluzioni per creare prodotti con l’uso di tecnologie moderne, sono il quotidiano operare di questo gruppo di giovani, provenienti da studi ed esperienze diverse, che ha voluto tentare una sfida, ottenendo in poco tempo ottimi risultati.
Nella gestione aziendale vige lo spirito e la volontà del fare insieme, dove la condivisione e la compartecipazione nelle scelte, ed anche i momenti liberi in gruppo, diventano una crescita umana e sociale oltre che aziendale.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 

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Grazie Silvia per avermi dato l’occasione di conoscere e far capire ai nostri lettori, cos’è la novità in un settore inesplorato e grazie a Maddalena che con convinzione e capacità ha trasformato un’idea in un tessuto dove l’imprenditoria femminile e giovanile, in questo caso, va ad arricchire il patrimonio delle nuove iniziative produttive del Trentino.
 
A cura di Maurizio Daniele Bornancin – [email protected]



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