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dal CIRA un appello concreto al mondo produttivo –


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Inclusione, fiscalità e responsabilità sociale sono stati al centro dell’incontro promosso dalla Cooperativa Sociale “L’arte dell’incontro”: un nuovo modello abitativo e lavorativo per persone nello spettro autistico.

Non un semplice convegno, ma una vera e propria convergenza d’intenti. Questo il senso profondo dell’incontro che si è tenuto nei giorni scorsi al Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali (CIRA), sul tema “Autismo e Impresa. Solidarietà e Benefici”: una riflessione collettiva sul ruolo cruciale del mondo imprenditoriale nell’inclusione sociale. Testimonial dell’evento l’attore Enrico Ianniello.

Moderato da Carlo Borgomeo, ex presidente della Fondazione con il Sud, l’evento si è aperto con il videomessaggio della Ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli. A seguire, sono intervenuti Roberto Ricciardi, Presidente Banca BCC Terra di Lavoro, Francesca Colecchia, componente del Tavolo tecnico-legislativo del Forum Nazionale del Terzo Settore, Bruno Cortese, Presidente della Cooperativa Sociale L’Arte dell’Incontro e promotore del Villaggio Green di Sant’Angelo in Formis (Capua), Luigi Della Gatta, Presidente incoming Confindustria Caserta, Pietro Raucci , Presidente Ordine dei Commercialisti di Caserta, Vincenzo Argo, Presidente Confagricoltura Caserta, don Gianni Branco, parroco della Basilica Cattedrale di Capua, Antonio Blandini, Presidente del CIRA, e Gaetano Pascarella, Amministratore Delegato M.Car.

Tutti hanno espresso piena condivisione per la validità dell’iniziativa, dichiarandosi pronti a parteciparvi attivamente.

Un messaggio chiaro è arrivato da Bruno Cortese: «È tempo di agire, insieme.»

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“In Italia si contano almeno 600 mila persone nello spettro autistico”, ha ricordato Cortese. “Dietro questi numeri ci sono famiglie che ogni giorno si pongono una domanda che toglie il sonno: cosa accadrà a mio figlio quando io non ci sarò più? È una domanda a cui non possiamo rispondere con soluzioni temporanee o assistenzialistiche, ma con progettualità ambiziose e sostenibili.”

Da questa consapevolezza nasce il progetto Villaggio Green: un ecosistema inclusivo, non un ospedale né un “parcheggio sociale”, ma uno spazio di vita, lavoro, relazioni e autonomia. Un luogo dove le persone nello spettro possano crescere secondo i propri tempi, con il supporto della comunità.

“Le persone autistiche hanno bisogno di una vita vera”, ha sottolineato Cortese. “Una casa, un lavoro, amicizie, piccole gioie quotidiane. Il Villaggio Green sarà tutto questo: un ambiente con il calore della casa e le opportunità di un’esistenza piena.”

Il progetto, già in fase avanzata grazie alla collaborazione con partner come la BCC Terra di Lavoro – San Vincenzo de’ Paoli, punta a una gestione partecipata e trasparente, dove le imprese saranno protagoniste non solo con donazioni, ma anche con le loro competenze.

“Non chiediamo solo fondi”, ha ribadito Cortese, “chiediamo di mettere in campo ciò che sapete fare meglio: organizzare, innovare, trovare soluzioni. Le vostre competenze manageriali, unite alla nostra conoscenza dell’autismo, possono generare qualcosa di rivoluzionario.”

Oltre a riflettere sul modello inclusivo, l’incontro ha evidenziato anche le agevolazioni fiscali previste per le imprese che contribuiscono a progetti sociali legati all’autismo. Un’opportunità ancora poco nota, che permette di coniugare etica e vantaggio economico, incentivando una più ampia partecipazione del mondo produttivo.

Il prossimo appuntamento, previsto per l’autunno, sarà l’occasione per presentare:

•         i dettagli architettonici e funzionali del Villaggio Green

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•         il piano amministrativo e il modello gestionale

•         la sintesi economica del progetto

•         le modalità di partecipazione come partner o investitori sociali

Un’opportunità per creare una rete di collaborazione intelligente, fondata sulla condivisione di risorse e valori, capace di migliorare radicalmente la qualità della vita di tante persone.

“L’arte dell’incontro non è solo saper parlare – ha concluso Cortese – è saper ascoltare. Non è solo saper dare, è saper ricevere. Non è solo saper aiutare, è saper crescere insieme.”

Un futuro più inclusivo non è un’utopia. È un progetto. E comincia oggi.

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