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Crediti d’imposta e compensazioni: sempre più richieste ma maggiori controlli


Boom di compensazioni fiscali, nel 2024 sono state oltre 117 miliardi, con una crescita del 10%. Utilizzati anche 64 miliardi di euro in crediti d’imposta con una crescita esponenziale rispetto all’anno precedente (+47%). All’impennata dei crediti aumentano però anche i relativi controlli.

Finanziamenti e agevolazioni

Agricoltura

 

È quanto riportato all’interno della sintesi di relazione sul rendiconto generale dello stato relativa al 2024 e presentato dalla Corte dei conti in data 26 giugno 2025.

Stando ai dati della sintesi, i crediti di imposta costituiscono il 9,4% delle 575 agevolazioni censite. La loro natura li rende particolarmente tempestivi e meno onerosi dal punto di vista amministrativo rispetto agli incentivi diretti. Tuttavia, la minore selettività li espone maggiormente a rischi di elusione.

Impennata dei crediti d’imposta: i settori coinvolti

Nel 2024, secondo i dati dell’AdE, i crediti utilizzati in compensazione ammontano a 64,3 miliardi, in aumento del 47% rispetto all’anno precedente. Le misure operative fanno riferimento a 142 codici tributo, per l’85% afferenti al Mef, e sono state utilizzate per oltre il 90% dalle imprese. Dal punto di vista contabile, tali crediti si distribuiscono su 19 azioni del bilancio dello Stato, per un totale di 68,4 miliardi di euro in stanziamenti di cassa, con un incremento dell’89% rispetto al 2023. Le voci più rilevanti riguardano i crediti edilizi, gli incentivi alle imprese (come Transizione 4.0 e Zone economiche speciali), oltre a quelli destinati a settori strategici quali il trasporto, il sistema bancario, la ricerca e sviluppo, e le attività culturali ed editoriali. Un ulteriore focus è stato dedicato ai crediti portati in compensazione (dei debiti tributari e contributivi) che nel 2024 ammontano a ben 117,7 miliardi, con un aumento, nell’ultimo anno, del 10%. Il fenomeno è cresciuto costantemente nel tempo, passando da 33,7 miliardi nel 2014 a 118,7 miliardi nel 2024. Tale aumento è stato trainato principalmente dall’Iva, dalle imposte dirette ma, soprattutto negli anni più recenti, è divenuto sempre più rilevante il ruolo delle agevolazioni, il cui importo ha raggiunto quasi 60 miliardi nel 2024.

Aumentano i controlli sui crediti fiscali

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Al boom dei crediti, però, corrisponde anche un aumento dei controlli. Nel 2024, le verifiche effettuate sono state 13.089, in crescita rispetto alle 8.834 del 2023. Le somme da recuperare ammontano a 1,1 miliardi, di cui 329 milioni già riscossi. Le irregolarità rilevate sono state 61.248. Per rafforzare la vigilanza, da quest’anno è stata avviata l’introduzione di comunicazioni preventive alla fruizione dei crediti, con l’obiettivo di facilitare i controlli e monitorare l’uso delle risorse pubbliche. 

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