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Camera di Commercio di Spagna, investimenti in Italia +8,5% nel 2023, 77.000 posti di lavoro e €16,9 miliardi di stock


Nel 2023 lo stock di Investimenti Diretti Esteri (IDE) spagnoli in Italia è aumentato del 8,5%, raggiungendo i 16.906 milioni di euro, portando alla creazione di oltre 77 mila posti di lavoro, con un incremento annuale vicino all’8%. Ciò colloca l’economia italiana al dodicesimo posto nella classifica dei paesi destinatari di IDE spagnoli, rappresentando il 2,7% dello stock totale di investimenti spagnoli all’estero. È quanto emerge dalla II edizione del “Barometro sul contesto e sulle prospettive degli investimenti spagnoli in Italia”, elaborato da Analistas Financieros Internacionales (AFI) e lanciato oggi dalla Camera di Commercio di Spagna in Italia, dalla Camera di Commercio di Spagna e dall’Ambasciata di Spagna in Italia.

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L’evento ha visto la presenza, tra gli altri, del Ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso, del Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri e alla Cooperazione Internazionale Maria Tripodi, del Ministro dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione di Spagna, Luis Planas Puchades, della Viceministra per il Commercio di Spagna, Amparo López Senovilla, dell’Ambasciatore di Spagna in Italia, Miguel Fernández-Palacios, del Presidente della Camera di Commercio di Spagna, José Luis Bonet, e del Presidente della Camera di Commercio di Spagna in Italia, Luigi Patìmo.

L’incontro è stato aperto dal dialogo tra Javier Martínez Ojinaga, CEO di Construcciones y Auxiliar de Ferrocarriles S.A. (CAF) e Roberto Sommella, Direttore di Milano Finanza. Al panel “Investire in Italia: l’esperienza delle imprese spagnolehanno preso parte: Bruno Chiari, Amministratore Delegato di A4 Holding, Giovanni Arcoleo, Country Manager Italy di Acciona Energía, Erminio Polito, CEO di Minsait in Italia (Indra Group), Roberta Neri, Presidente di Retelit.

Nel 2023, i flussi di Investimenti Diretti Esteri (IDE) spagnoli verso l’Italia sono aumentati di circa il 60% su base annua, mentre nel 2024 il ritmo di crescita si è moderato, con una diminuzione del 15,4%, attestandosi a 461 milioni di euro. Dal 1993, l’Italia ha accumulato un totale di 28.743 milioni di euro in flussi lordi di IDE spagnoli, pari al 2,7% del totale degli investimenti spagnoli all’estero. Secondo i dati della Banca d’Italia, la Spagna si colloca al sesto posto tra i Paesi con i maggiori flussi di IDE in Italia, con 10.538 milioni di dollari tra il 2013 e il 2023.

Storicamente, gli IDE spagnoli verso l’Italia si sono distribuiti in diversi settori, tra cui Telecomunicazioni (14,3% del totale), Fornitura di energia (11,1%), Assicurazioni, riassicurazioni e fondi pensione (10,9%), e Commercio all’ingrosso (10%).

In particolare, il settore delle Telecomunicazioni ha rappresentato il 31,4% degli IDE spagnoli in Italia nel 2023, con 5.302 milioni di euro, mentre il settore della Fabbricazione di prodotti informatici ed elettronici ha visto un particolare interesse, con l’Italia che si è confermata il principale destinatario, raggiungendo il 29% dello stock totale del 2023. Nel 2024, i flussi di IDE si sono concentrati principalmente nei settori della Fornitura di energia, che ha ricevuto 165 milioni di euro (pari al 35,8% del totale), e nell’Industria della carta, con 151 milioni (32,8%).

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Le dichiarazioni

Gli investimenti diretti esteri rappresentano una leva strategica imprescindibile per la crescita, la competitività e la leadership globale del nostro Paese e la solida relazione tra Italia e Spagna testimonia l’efficacia delle politiche di supporto alle imprese. Il mercato italiano, cuore pulsante di un’economia dinamica e strategica, deve essere valorizzato come hub fondamentale per attrarre investimenti che generino nuove opportunità occupazionali e favoriscano uno sviluppo equilibrato e lungimirante per entrambi i Paesi“, ha dichiarato Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made In Italy.

Il Ministro dell’Agricoltura, della Pesca e dell’Alimentazione di Spagna, Luis Planas, ha sottolineato l’importanza di questo rapporto, che “si consolida come una guida indispensabile per orientare le decisioni imprenditoriali e le politiche pubbliche tra i due Paesi”. Planas ha evidenziato la rilevanza del settore agroalimentare spagnolo. Secondo il Ministro, “le nostre imprese agroalimentari non esportano in Italia solo prodotti, ma anche innovazione, sostenibilità e valore aggiunto. Nell’attuale contesto europeo, in cui la sicurezza alimentare e l’economia circolare sono priorità, questa cooperazione è più necessaria che mai”.

Nel suo intervento, Planas ha ricordato che la Spagna è il quarto esportatore europeo e il settimo a livello mondiale di prodotti agroalimentari. Nel 2024, le esportazioni del settore hanno superato i 75 miliardi di euro, dei quali circa 8 miliardi erano destinati all’Italia, che si conferma come il terzo mercato di riferimento per questi prodotti. Inoltre, gli investimenti spagnoli nell’industria alimentare italiana hanno superato i 650 milioni di euro nel 2023.

Amparo López Senovilla, Viceministra per il Commercio di Spagna, ha affermato che Come mostra questo secondo barometro, la Spagna sta puntando con decisione sull’Italia come partner strategico per gli investimenti. Le imprese spagnole hanno fiducia in questo mercato e lo considerano un’opportunità a lungo termine. Inoltre, in quanto partner europei, condividiamo una visione comune del progetto europeo e insieme affronteremo le grandi sfide comuni, dal rafforzamento della nostra sicurezza economica alla necessità di una politica commerciale europea ambiziosa, aperta e orientata al futuro“.

“Il Barometro che oggi presentiamo, ci permetterà evidenziare le buone relazioni tra i due paesi e tra le aziende di entrambi, per confermare la sinergia tra il tessuto imprenditoriale spagnolo e italiano”, ha aggiunto l’Ambasciatore di Spagna in Italia, Miguel Fernández-Palacios. 

 “L’obiettivo della Camera è quello di supportare le imprese spagnole ad accelerare gli investimenti in Italia, accompagnandole in tutti i momenti strategici e favorendone la continua crescita in un clima di fiducia”, ha dichiarato il Presidente della Camera di Commercio di Spagna in Italia, Luigi Patìmo.

Il Presidente della Camera di Commercio di Spagna, José Luis Bonet, ha sottolineato l’impegno delle imprese spagnole nei confronti dell’Italia, che si riflette nei risultati del Barometro, e ha incoraggiato “a rafforzare le relazioni economico-commerciali tra i due Paesi per affrontare le incertezze e le sfide che si presentano sulla scena internazionale”.

Le evidenze dello studio

Lo studio evidenzia che oltre il 60% delle imprese intervistate ritiene che l’evoluzione recente dell’immagine del tessuto imprenditoriale spagnolo in Italia abbia un impatto positivo sulla propria attività, e più del 50% delle imprese prevede un aumento del numero di dipendenti e dell’esecuzione di nuovi progetti di investimento in Italia, principalmente in Lazio e Lombardia. L’esistenza di un ecosistema favorevole alla “digitalizzazione” è considerata il punto forte del clima imprenditoriale italiano, conseguendo un punteggio di 3,6 in una scala da 1 a 5.

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Oltre all’attività sviluppata nel mercato italiano, il 59% delle imprese intervistate apprezza anche l’accesso a mercati terzi grazie alle relazioni con altre imprese italiane, che consente di generare opportunità di business soprattutto in altri paesi europei. La maggioranza (95%) delle imprese spagnole intervistate considera il mercato italiano strategico e l’85% prevede di rimanere nel paese almeno per i prossimi cinque anni.





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