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Bonus mobili, si può richiedere l’incentivo se si acquista all’estero? — idealista/news


Fino al 31 dicembre 2025 si può fruire del bonus mobili ed elettrodomestici per arredare un immobile oggetto di lavori di recupero del patrimonio edilizio. L’incentivo consiste nella detrazione fiscale del 50% delle spese sostenute fino a un massimo di 5.000 euro, come confermato dalla legge di Bilancio di quest’anno. 

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Oltre all’obbligatorietà di far precedere gli acquisti di arredi a dei lavori di ristrutturazione agevolati dal bonus casa, l’incentivo nel tempo si è prestato a ulteriori dubbi circa il suo funzionamento. Di volta in volta i quesiti sono stati risolti dall’Agenzia delle Entrate, le cui interpretazioni, reperibili online, riguardano anche il dubbio se si possa richiedere il bonus mobili per acquisti effettuati all’estero

Si può richiedere il bonus mobili per l’acquisto all’estero?

Le interpretazioni in senso estensivo circa l’ammissibilità della richiesta del bonus mobili sono state adottate dall’Agenzia delle Entrate anche per quanto avviene nel caso di acquisti effettuati all’estero, purché il richiedente ne rispetti tutte le prescrizioni. In linea di massima, ai fini dell’ammissibilità al bonus degli acquisti di mobili ed elettrodomestici effettuati all’estero, occorre che: 

  • i pagamenti siano stati effettuati con mezzi tracciabili, in conformità alla normativa italiana;
  • sia stata emessa la fattura o un documento commerciale intestato al contribuente nel quale siano indicati sia la natura che il prezzo degli arredi oggetto di acquisto. 

Bonus mobili, ecco dove trovare le Faq dell’Agenzia delle Entrate

Pertanto, come chiarisce l’Agenzia delle Entrate nella sezione “I quesiti più frequenti” della Guida al Bonus mobili aggiornata a gennaio 2025, l’acquisto di mobili all’estero dà diritto alla detrazione fiscale nel caso di spese documentate da relativa fattura e per le quali siano stati utilizzati mezzi tracciabili quali, ad esempio, bonifici, carte di credito e carte di debito. 

Il principio basilare che regola operazioni di questo tipo prevede che gli adempimenti richiesti per acquisti di mobili all’estero siano i medesimi degli acquisti effettuati in Italia.

Bonus mobili, ecco cosa avviene per un residente estero

Nelle proprie Faq sul bonus mobili l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che l’incentivo si possa richiedere anche nel caso di acquisti effettuati all’estero. Tuttavia, per queste operazioni, è necessario distinguere varie casistiche, tra le quali la prima è la possibilità che il destinatario del bonifico per l’acquisto di arredi non sia residente ma possegga un conto corrente in Italia. 

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In una situazione di questo tipo, il venditore residente all’estero, destinatario del bonifico, ha facoltà di scomputare la ritenuta subita dall’imposta eventualmente dovuta per i redditi prodotti in Italia. In alternativa, il venditore può recuperare l’importo mediante rimborso, ai sensi di quanto prevede l’articolo 38 del decreto del Presidente della Repubblica n. 602 del 1973. 

L’Agenzia delle Entrate ha chiarito meglio la procedura nella circolare n. 40/E del 2010 precisando che la ritenuta d’acconto debba essere operata “anche sulle somme accreditate sui conti in Italia di soggetti non residenti”. Per queste operazioni, il destinatario può pertanto scomputare la ritenuta subita. 

Acquisto mobili all’estero, come compilare il bonifico

Un caso analogo riguarda il destinatario di un bonifico per l’acquisto di mobili all’estero, non residente e senza un conto corrente in Italia, la cui spesa per l’arredo sia ammissibile ai fini del bonus mobili a favore del soggetto beneficiario dell’incentivo. 

In questa situazione, per poter sfruttare l’incentivo sull’acquisto dei mobili, il bonifico internazionale deve riportare alcune informazioni essenziali, quali: 

  • il codice fiscale del soggetto che si avvantaggi della detrazione fiscale;
  • la causale del pagamento;
  • il codice identificativo relativo allo Stato estero del beneficiario del bonifico. Il codice sostituisce il numero della partita Iva o il Codice fiscale del beneficiario.

Bonus mobili, come pagare con bonifico estero

La questione della detrazione sugli acquisti all’estero di arredi per gli immobili ristrutturati era stata trattata dall’Agenzia delle Entrate già nella circolare n. 11 del 21 maggio 2014. Nel documento, l’amministrazione finanziaria raccomanda i fruitori dell’incentivo di conservare la documentazione attestante l’avvenuto pagamento. Nel dettaglio, l’Agenzia delle Entrate elenca tra i documenti: 

  • le ricevute dei bonifici;
  • le ricevute di avvenuta transazione mediante carta di credito o carta di debito;
  • la fattura estera di acquisto ai fini del bonus mobili, nella quale deve risultare la natura, la qualità e la quantità dei beni e servizi oggetto di compravendita. 

Acosa fare attenzione per acquisti all’estero

Per quanto riguarda gli adempimenti da seguire nell’utilizzo di un bonifico estero ai fini del bonus mobili, nella circolare 29/E del 2013 l’Agenzia delle entrate raccomanda i contribuenti di eseguire i pagamenti nelle stesse modalità previste per regolare i lavori di ristrutturazione per i quali si richieda l’agevolazione. 

Diversamente, se il pagamento dei mobili e degli elettrodomestici viene effettuato con carte di credito o di debito, è importante rilevare che la data di pagamento debba coincidere con il giorno di utilizzo della carta di credito o di debito e non con la data di addebito sul conto corrente del titolare. 

Peraltro, la data di pagamento deve risultare all’interno della ricevuta telematica di avvenuta transazione. La circolare dispone, infine, che il pagamento dei mobili non possa avvenire mediante assegni bancari, denaro contante o altre modalità di pagamento.

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Quali sono le condizioni per usufruire del bonus mobili

È necessario che la data di acquisto dei mobili avvenga successivamente a quella riportata nella Certificazione asseverata di inizio dei lavori (CILA), qualora richiesta. Pertanto, non è necessario che i lavori risultino ultimati alla richiesta del bonus mobili ma che siano iniziati a partire dal 1° gennaio precedente l’anno di acquisto degli arredi. Per gli acquisti del 2025 è quindi necessario che i lavori edili di ristrutturazione siano iniziati a partire dal 1° gennaio 2024. 

A queste condizioni, il bonus mobili consente la detrazione Irpef del 50% dell’importo delle spese sostenute per gli acquisti nel limite di 5.000 euro. La detrazione deve essere ripartita in 10 quote annuali, di pari importo, nel 730 o Modello delle Persone Fisiche di dichiarazione dei redditi.

Ulteriori condizioni sono fissate per quanto riguarda gli elettrodomestici. In particolare, le ultime novità sugli apparecchi elettrici abbracciano i parametri della nuova classificazione delle classi energetiche dei grandi elettrodomestici. Ai fini dell’applicazione del bonus mobili, è necessario che la classe minima corrisponda: 

  • alla A per i forni;
  • alla E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie;
  • alla F per i frigoriferi e i congelatori.

Quando non spetta il bonus mobili?

Come chiarito dall’Agenzia delle Entrate nelle proprie Faq, la richiesta del bonus deve avvenire per l’arredamento di immobili oggetto di lavori di manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia, restauro e risanamento conservativo. L’incentivo, pertanto, non spetta nei casi in cui: 

  • i beni acquistati non siano destinati all’edificio oggetto di lavori di recupero edilizio con conseguente agevolazione del bonus ristrutturazione, ma a un altro immobile;
  • gli acquisti avvengano in una data antecedente l’inizio dei lavori edilizi ai quali sono collegati.  



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