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Bonus edilizi 2025, la guida dell’Agenzia delle entrate agli incentivi


  • Innalzamento al 50% per Ecobonus, Sismabonus e Bonus ristrutturazioni per i costi sostenuti nel corso del 2025 per la prima casa.
  • Lo sconto fiscale rimane più alto rispetto a quello ordinario (36%), anche se l’immobile viene destinato a “abitazione principale” solo al termine dei lavori, e si applica anche alle pertinenze dell’immobile.
  • Sconto del 65% per lavori effettuati nei condomini, per i soggetti che effettuano lavori in palazzi con 2-4 unità immobiliari, Onlus, Odv e Aps.

Incentivi volti alla transizione ecologica e detrazioni innalzate per la prima casa: l’Agenzia delle entrate con una circolare del 19 giugno 2025, spiega tutte le novità introdotte dalla Legge di Bilancio 2025 per quanto riguarda i bonus edilizi (bonus ristrutturazioni, Ecobonus, Superbonus, Sismabonus), con l’obiettivo di favorire non solo la ristrutturazione degli edifici ma anche la transizione green verso soluzioni più ecologiche e sostenibili.

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Ecco come i contribuenti potranno beneficiare delle nuove opportunità.

Bonus edilizi 2025, le detrazioni maggiorate per la prima casa

Come previsto dalla Legge di Bilancio 2025, le detrazioni fiscali per gli interventi di recupero del patrimonio edilizio, Ecobonus e Sismabonus sono state prorogate fino al 2027, con aliquote maggiorate per i proprietari (o titolari di diritti reali di godimento) che destinano l’immobile a “abitazione principale”. In particolare:

  • per la “prima casa”, lo sconto fiscale aumenta al 50% (rispetto al 36%) per le spese sostenute nel 2025
  • sconto al 36% (anziché 30%) per quelle effettuate nel 2026 e nel 2027.

La detrazione più elevata sarà riconosciuta anche se l’immobile è adibito a residenza abituale di un familiare del contribuente, come il coniuge, un parente entro il terzo grado o un affine entro il secondo grado. Per poter usufruire dell’agevolazione maggiorata, che si applica anche agli interventi sulle pertinenze, come garage e cantine, è necessario che l’immobile venga destinato a prima casa al termine dei lavori.

Bonus edilizi, gli incentivi per il riscaldamento sostenibile

Anche nel 2025, continueranno venire incentivati nell’Ecobonus e nel bonus ristrutturazioni gli interventi volti alla sostituzione di impianti di climatizzazione invernale che rispondano maggiormente alle esigenze di tutela ambientale. Si punta a valorizzare la sostenibilità ambientale oltre che a favorire l’efficientamento energetico. I benefici fiscali si applicano a:

  • microcogeneratori (anche se alimentati da combustibili fossili),
  • generatori a biomassa,
  • pompe di calore ad assorbimento a gas
  • ai sistemi ibridi che combinano pompa di calore e caldaia a condensazione.

Tuttavia, a partire dal 2025, non saranno più previsti incentivi per la sostituzione di impianti di riscaldamento con caldaie a condensazione e generatori d’aria calda a condensazione alimentati da combustibili fossili, in conformità con la Direttiva UE 2024/1275. Da sottolineare che le spese sostenute per queste categorie si potranno comunque detrarre se sono state effettuate entro il 31 dicembre 2024, anche se i lavori verranno completati nel corso del 2025.

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Superbonus 2025 per condomini e associazioni

La detrazione del 65% per le spese sostenute nel 2025 è prevista per:

  • condomini
  • persone fisiche che svolgono interventi su palazzi con dalle due alle quattro unità immobiliari
  • Onlus
  • Organizzazioni di volontariato
  • Associazioni di promozione sociale

ma a condizione che, entro il limite del 15 ottobre 2024 siano stati svolti i seguenti adempimenti:

  • sia stata presentata la Cila,
  • sia stata adottata la delibera dell’assemblea per i lavori condominiali
  • sia stata presentata l’istanza per acquisire il titolo abilitativo per lavori che coinvolgono demolizioni e ricostruzioni degli edifici.

Cosa deve fare chi ha sostenuto spese edili nel 2023

L’Agenzia delle entrate sottolinea inoltre che i contribuenti che hanno sostenuto nel 2023 costi per “interventi agevolati potranno scegliere di ripartire la detrazione in 10 quote annuali di pari importo”, si legge nel comunicato stampa dell’Agenzia.

Si può esercitare tale scelta “presentando una dichiarazione integrativa entro il 31 ottobre 2025. In caso di maggior debito d’imposta, il versamento potrà essere effettuato senza sanzioni né interessi entro il termine per il versamento del saldo delle imposte relative al 2024“, aggiunge la nota dell’ente.



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