Roma – Gestiamo, in questo periodo storico, una mole di investimenti sulla rete senza precedenti: nel solo 2024 abbiamo realizzato lavori per oltre 10 miliardi di euro, record storico per Rfi e il gruppo Fs. Sulla rete ogni giorno ci sono circa 1.200 cantieri: 500 per manutenzioni e 700 per lavori di potenziamento, legati soprattutto al Pnrr. Certo, la maggior di essi interferiscono con l’esercizio ferroviario: sia manutenzione che potenziamento sono realizzati sulla rete esistente, e quindi vanno svolti necessariamente interrompendo la circolazione.
L’aumento dei lavori, incrementati col Pnrr, ha fatto crescere le interruzioni: un volume più che raddoppiato in tre anni e la programmazione del 2026 si attesterà su valori simili. Inoltre, per far fronte all’evoluzione delle attività di cantiere, si è passati a un modello di interruzioni più lunghe nei periodi di minor traffico, per svolgere più lavori in contemporanea, con un miglior rapporto tra disagio creato e beneficio.
I principali lavori programmati quest’estate sono tutti ad alta complessità e prevedono le migliori tecniche ingegneristiche, sia per le manutenzioni che per le nuove realizzazioni. Alcuni degli interventi più importanti sono per esempio il rinnovo dei deviatoi oleodinamici sulla linea ad alta velocità/capacità Milano-Bologna, tra Castelfranco e Fidenza (11-17 agosto); la manutenzione straordinaria del viadotto Paglia e della galleria Fabro sull’alta velocità Firenze-Roma, tra Orvieto e Chiusi (11-22 agosto). Per realizzare la nuova linea alta velocità-capacità tra Verona e Vicenza, e l’attraversamento della stazione vicentina, l’attuale linea Av/Ac tra le due città sarà interrotta dal 5 al 25 agosto.
Ci sono poi i grossi interventi sulla Milano-Genova e il Nodo di Genova citati nell’articolo a fianco, senza dimenticare l’interruzione per interventi di adeguamento alla sagoma PC/80 in galleria, proprio per i treni merci, sulla Roma-Cassino, dal 5 agosto al 12 settembre.
Tendiamo sempre a programmare nel periodo estivo, e in particolare nel mese di agosto, i lavori più complessi e a maggior impatto che necessitano di un’interruzione continuativa della circolazione dei treni.
Un principio particolarmente usato sulle linee del trasporto regionale, ma anche sulle direttrici fondamentali con traffico “eterotachico”, dove cioè scorrono treni di ogni tipo. I motivi sono il calo di viaggiatori pendolari con la chiusura delle scuole e le ferie estive, e il calo dei volumi nel segmento merci, particolarmente marcato a cavallo di Ferragosto. Lo scenario di questi anni vede un aumento di interruzioni continuative proprio per accelerare i lavori e consentire la messa a terra degli investimenti Pnrr entro il 2026, tempo limite per non perdere i finanziamenti.
È bene evidenziare che lo scenario di lavori programmati e corrispondenti interruzioni è stato comunicato a tutti gli stakeholder, imprese ferroviarie comprese, attraverso il Prospetto informativo della Rete (Pir), documento aggiornato sul sito di Rfi ogni 6 mesi, con anticipo di almeno 12 mesi (24 nel caso dei lavori più importanti). Inoltre sono organizzati incontri di consultazione con le imprese, con successivi tavoli tecnici per analizzarne i feedback e individuare eventuali azioni per ridurne i disagi.
Il nostro sforzo è massimo: sia per fare i lavori, sia per mitigare gli effetti per i nostri stakeholder, in particolare imprese ferroviarie viaggiatori e merci, con le quali è stato attivato un canale di confronto continuo.
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