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Mutui e prestiti, Quantum Creditech lancia la piattaforma virtuale. «Portiamo il cliente in banca»


di
Fabio Sottocornola

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Fondata da due top manager esperti del settore, la startup innovativa offre servizi come il preventivatore dei mutui, gestisce l’anagrafica e la due diligence dei documenti. «Velocità e sicurezza in un mercato che cresce»

Una piattaforma full digital con a bordo il preventivatore per i mutui, il cosiddetto “what if” del tasso fisso o variabile, l’anagrafica del cliente, senza dimenticare la due diligence dei documenti e il Pog, che sta per Product oversight and governance, cioè il controllo sui prodotti bancari. Benvenuti su Quantum Connect, il software registrato nel luglio di un anno fa, autentico cuore tecnologico di Quantum Creditech, la startup innovativa autorizzata dall’Organismo agenti e mediatori, pienamente operativa da fine 2024. A fondarla sono stati due top manager esperti del settore: nel ruolo di presidente c’è Flavio Miglioli, ex ceo di Kiron Partners. Insieme a lui e con l’incarico di amministratore delegato c’è Marco Mondini, già ad di CF Assicurazioni, esperto di cessione del quinto dello stipendio. Hanno in mente un modello aperto: qualche mese fa a loro si è aggiunta come general counsel Monica Pagano, avvocato ed esperta di m&a, operazioni straordinarie, blockchain e token.

Pronti per la banca

Su prodotti finanziari che vanno dai mutui immobiliari alla cessione del quinto fino ai prestiti personali, l’obiettivo di Quantum Creditech è offrire alle persone un servizio veloce e sicuro portando le pratiche fino al closing e alla firma in banca (o dalle società di prestiti) avendo già svolto le molte attività di controllo e rispetto delle procedure. Qui, la tecnologia e, sempre di più, l’intelligenza artificiale, giocano il ruolo fondamentale. Basta vedere come funziona il preventivatore dentro la piattaforma: non un semplice calcolatore ma un sistema capace di fornire un preventivo che contiene la «prefattibilità» dell’operazione. Il sistema virtuale compie i controlli necessari, dal passaggio presso la centrale rischi fino all’antiriciclaggio. A questo punto, la documentazione è inviata alla banca se i documenti sono in regola. Un modello che piace: sono già circa 40 gli istituti in partnership con Quantum Creditech.




















































Stock option a tutti

Ma le novità della startup innovativa non finiscono qui. C’è molta attenzione per uno sviluppo capillare nel territorio italiano, affidato alla rete di collaboratori e agenti. Nel novembre scorso Quantum Creditech ha chiuso un’operazione con Ifin Holding e Bluestar, due realtà che controllavano 24 Investment, a sua volta holding di riferimento per 24 Finance e 24 Broker, network di 80 professionisti per un intermediato di 160 milioni di euro (sui mutui). L’accordo ha visto l’ingresso nel capitale della Ifin di Fernando Spallanzani, l’imprenditore reggiano a capo di Interacciai.
Però Miglioli e Mondini puntano anche verso un modello di partecipazione societaria aperto e rivolto ai collaboratori. In che modo? Attraverso un innovativo piano di stock option della durata di cinque anni (2025-2029) dal valore nominale di 5 milioni di euro di diritti su certificati Stable token utility, depositati presso Exchange (iscritto all’Oam). Per ogni anno del piano il collaboratore matura diritti pari al 5% del suo giro d’affari. C’è un periodo di vesting al primo semestre 2030 e comunque la percentuale di partecipazione dei collaboratori al capitale della società può arrivare al 15% pro quota del loro fatturato.

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Mercato in crescita

Com’è lo scenario di riferimento del settore? Dice Flavio Miglioli: «Il mercato immobiliare è in crescita. Nel 2024 il 34% dei mutui residenziali (era al 28 % nel 2022) è stato intermediato dai mediatori creditizi su un erogato complessivo che ammonta a circa 45 miliardi di euro e un fatturato del settore superiore ai 500 milioni di euro». Per quanto riguarda il comparto della mediazione risultano operative 338 società con 8.384 collaboratori: erano la metà nel 2015. «Le società di mediazione creditizia rappresentano un canale distributivo sempre più strategico nel mercato dei mutui, grazie alla loro capacità di facilitare l’accesso al credito e proporre una consulenza professionale e soluzioni su misura per i clienti». Dentro questo contesto, l’ad Marco Mondini stima di chiudere l’anno in corso «con un fatturato di 5 milioni e una perdita attorno a 800 mila euro che scenderà a 160 mila il prossimo anno per andare al break even nel 2027».
Il trend trova conferma nell’importanza dei broker creditizi in Europa: in Germania e Francia rappresentano quasi il 40% del mercato, in Olanda il 60%. Secondo gli imprenditori, alla base di questo trend c’è una revisione regolamentare, la Mortgage market review del 2014, che ha reso obbligatoria la consulenza qualificata per la vendita diretta della maggior parte dei mutui.

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24 giugno 2025 ( modifica il 24 giugno 2025 | 15:39)

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