Moneyfarm, con Poste siamo diventati grandi. E cresceremo ancora

Ha fatto da apripista, nel 2011, proponendosi al mercato come piattaforma digitale di consulenza finanziaria indipendente. Ha puntato sulle nuove tecnologie, sulla trasparenza dei costi e sulla maggiore economicità degli investimenti, rispondendo a una specifica esigenza del mercato. Così, Moneyfarm ha saputo conquistarsi la fiducia degli investitori, anche istituzionali, che l’hanno supportata nella crescita con oltre 160 milioni di euro. Capitali che le hanno permesso di diventare tra le principali piattaforme di digital wealth management in Europa, con oltre 230 dipendenti e masse in gestione superiori a 6 miliardi (tra Italia e Regno Unito), e di raggiungere nel 2024 un margine operativo lordo (Ebitda) positivo.

Obiettivi semplici

«Sin dalla nostra fondazione, l’obiettivo è sempre stato chiaro e ambizioso: rendere la finanza semplice, trasparente e accessibile a un pubblico più ampio possibile – spiega Giovanni Daprà, co-fondatore e amministratore delegato di Moneyfarm –. Abbiamo sviluppato un modello ibrido che unisce l’efficacia della consulenza tradizionale con l’agilità della tecnologia digitale, accompagnando così risparmiatori di diversi livelli di esperienza nel prendere decisioni più consapevoli. Inoltre, abbiamo investito in prodotti facili da usare, semplici da comprendere e con costi competitivi e trasparenti. Una strategia che, nata dall’osservazione del comportamento degli investitori moderni, sempre più inclini a soluzioni rapide, digitali e di immediata fruibilità, ci ha consentito di attrarre un numero crescente di clienti».

L’offerta

Oltre alle gestioni patrimoniali e al Piano individuale pensionistico, nel 2023 la società ha ampliato ulteriormente la gamma con Moneyfarm Sicura, una soluzione assicurativa sviluppata in partnership con Cnp Vita Assicura, e con il Conto Titoli, che consente l’accesso a una selezione di strumenti finanziari in regime amministrato. «A questo si è aggiunto il nostro ingresso nel mercato primario, con la possibilità per i clienti di partecipare a nuove emissioni di strumenti finanziari, come obbligazioni e certificati, contribuendo a democratizzare l’accesso a opportunità che prima erano riservate a una platea più ristretta – aggiunge Daprà –. E più di recente abbiamo lanciato anche il nostro primo portafoglio tematico dedicato alle criptovalute, costruito con Etp (Exchange traded product, ndr) a replica fisica sul bitcoin». Dietro questa crescita c’è il supporto di grandi investitori come Allianz, Poste, M&G, e di fondi come Cabot e United Venture, che hanno creduto nel progetto. Tra gli ultimi round di finanziamento, quello del 2022 da 53 milioni per mano di M&G e Poste Italiane, e quello da 10 milioni di sterline (circa 12 milioni di euro) sottoscritto poche settimane fa sempre da Poste in tandem con Allianz.

Prospettive future

«Sono capitali destinati ad accelerare ulteriormente la nostra espansione, rafforzando alcuni ambiti decisivi per la sostenibilità del business e per il miglioramento della qualità del servizio offerto – precisa Daprà –. Oggi stiamo investendo nel rinnovamento della nostra infrastruttura tecnologica per renderla ancora più efficiente, modulare e scalabile, migliorando l’esperienza d’uso e accelerando l’innovazione. Parallelamente, stiamo lavorando allo sviluppo di nuove funzionalità e di strumenti di investimento nella piattaforma prodotto con un focus sul Conto Titoli e sulle gestioni patrimoniali».
Anche la tokenizzazione degli strumenti finanziari più tradizionali rappresenta un’area di grande interesse strategico per Moneyfarm. «Questa innovazione promette una significativa riduzione delle barriere all’entrata per gli investitori retail, offrendo maggiore trasparenza, liquidità e frazionamento degli asset – argomenta Daprà –. Attualmente stiamo esplorando come queste tecnologie possano essere integrate nella nostra piattaforma, migliorando ulteriormente l’esperienza utente e facilitando una gestione patrimoniale sempre più personalizzata e immediata».
Il 2025, che grazie anche alla partnership commerciale con Poste Italiane e al lancio del nuovo Conto Titoli è iniziato con un importante aumento della raccolta netta del 350% rispetto allo stesso periodo del 2024, sarà un anno cruciale. «Gli investimenti strategici, incluse le nuove acquisizioni (tre negli ultimi 3 anni, ndr), il potenziamento della nostra infrastruttura tecnologica e lo sviluppo di nuovi strumenti di investimento, ci consentiranno di raggiungere un Ebitda stabilmente positivo entro la seconda metà dell’anno», conclude Daprà.