Opportunità uniche acquisto in asta

 ribassi fino al 70%

 

Acquisizione UniCredit-Banco BPM: l’UE approva con condizioni


La Commissione europea ha approvato l’acquisizione UniCredit Banco BPM con condizioni per tutelare la concorrenza. Analizziamone i dettagli.

Contributi e agevolazioni

per le imprese

 


Lo scorso 19 giugno, la Commissione europea ha autorizzato l’acquisizione UniCredit Banco-BPM subordinando il via libera a misure correttive. L’operazione, notificata ufficialmente il 24 aprile 2025, è stata analizzata alla luce Regolamento (CE) n. 139/2004 sulle concentrazioni tra imprese (EUMR).

Tale progetto di acquisizione del controllo esclusivo di Banco BPM S.p.A. da parte di UniCredit S.p.A. ha richiesto un’analisi attenta degli effetti che la concentrazione tra i due gruppi bancari avrebbe potuto generare sul mercato italiano, soprattutto in termini di concorrenza nei servizi finanziari rivolti ai privati e alle piccole imprese.

I soggetti coinvolti nel progetto UniCredit Banco-BPM

UniCredit è un istituto bancario multinazionale con sede in Italia, attivo nei servizi bancari retail, corporate, private e di gestione patrimoniale. Il gruppo è presente prevalentemente in Italia, Germania, e nei Paesi dell’Europa centro-orientale, con attività minori nel Regno Unito e negli Stati Uniti. È quotato presso le borse valori di Milano, Francoforte e Varsavia.

Dall’altro lato, Banco BPM opera esclusivamente in Italia, fornendo servizi bancari al dettaglio, commerciali e d’investimento, oltre a prodotti assicurativi. È il terzo gruppo bancario italiano per dimensioni, quotato alla Borsa di Milano e costituito nel 2017 dalla fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano.

I rilievi concorrenziali dell’acquisizione

Nella propria indagine, la Commissione europea ha evidenziato criticità concorrenziali in relazione all’impatto dell’operazione nei mercati retail e business banking a livello locale. In altri termini, l’analisi ha rivelato dei rischi soprattutto nei mercati relativi ai depositi e ai prestiti rivolti ai clienti privati e alle piccole e medie imprese.

La tua casa è in procedura esecutiva?

sospendi la procedura con la legge sul sovraindebitamento

 

In particolare, sono state individuate 181 zone locali in cui le due banche operano entrambe in modo capillare attraverso numerose filiali. L’aggregazione avrebbe potuto ridurre in modo significativo la pressione concorrenziale, con il pericolo di condizioni meno favorevoli per i clienti in termini di costi, accesso al credito e varietà di servizi. La Commissione ha dunque valutato che l’operazione, nella sua forma originaria, sarebbe potuta risultare incompatibile con il mercato interno ai sensi dell’art. 2 del Regolamento EUMR.

Per quanto concerne i mercati regionali dei servizi bancari destinati alle grandi aziende (large corporate clients), l’indagine ha mostrato elementi di segno diverso. Nel dettaglio, l’operazione non ridurrebbe in modo significativo la concorrenza effettiva, alla luce della presenza di concorrenti ben radicati e con capacità competitive rilevanti.

In aggiunta, non sono stati riscontrati elementi sufficienti a configurare un rischio di coordinamento tacito tra operatori post-concentrazione. Ciò in virtù delle caratteristiche strutturali del mercato bancario italiano, come la frammentazione dell’offerta, la limitata trasparenza nei prezzi al consumo e la scarsa osservabilità del comportamento dei concorrenti. Tutti fattori che Bruxelles ha configurato come disincentivanti rispetto a dinamiche collusive, anche a livello subregionale.

Rimedi a sostegno della concorrenza

Per superare i dubbi della Commissione, UniCredit ha proposto un pacchetto di misure correttive, accettato da Bruxelles. La principale prevede la vendita di 209 filiali distribuite in varie aree d’Italia dove la fusione con BPM avrebbe creato concentrazioni ritenute eccessive. L’obiettivo è favorire l’ingresso o il rafforzamento di altri operatori nelle zone interessate, mantenendo una dinamica di mercato sana e competitiva.

Questa soluzione è stata considerata efficace in seguito a un test di mercato (market test) condotto presso operatori e soggetti interessati. Il relativo esito, quindi, ha confermato l’adeguatezza degli impegni a rimuovere le distorsioni prospettiche alla concorrenza. La decisione finale di compatibilità dell’operazione è pertanto subordinata alla piena e tempestiva attuazione dei rimedi offerti, che sarà verificata da un mandatario indipendente sotto supervisione diretta della Commissione.



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Aste immobiliari

 il tuo prossimo grande affare ti aspetta!

 

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Contabilità

Buste paga