COSENZA\ aise\ – Integrare le attività delle rispettive reti estere, favorendo così una presenza più continuativa e strutturata delle piccole e medie imprese italiane all’estero, anche attraverso una maggiore valorizzazione delle eccellenze produttive e dei territori. Questo il primo degli obiettivi dell’accordo siglato oggi, 23 giugno, tra Agenzia ICE e Assocamerestero.
Un accordo, firmato dai presidenti Matteo Zoppas (ICE) e Mario Pozza (Assocamerestero), che consolida e amplia il quadro di cooperazione tra le due realtà istituzionali impegnate nella promozione del Made in Italy nel mondo.
Con questo accordo si conferma la volontà di ICE e Assocamerestero di mettere insieme le rispettive competenze anche attraverso iniziative coordinate e progetti congiunti, favorendo sinergie nei settori della promozione, dell’attrattività territoriale e del supporto diretto alle aziende.
“L’accordo – ha spiegato Matteo Zoppas, Presidente di Agenzia ICE – conferma un metodo di lavoro fondato sulla concretezza, sul coordinamento e sul ruolo centrale del risultato. Si tratta di un modello operativo di rete già rivelatosi efficace, come dimostra l’esperienza positiva maturata con Vinitaly Chicago, e che oggi si propone come paradigma che, ove possibile, venga esteso a quei progetti dedicati all’internazionalizzazione che rendano opportuna una sinergia con Assocamerestero”.
In questa prospettiva, Zoppas ha ribadito l’impegno di ICE Agenzia per “generare occasioni concrete di incontro tra le imprese italiane e operatori esteri qualificati, favorendo la costruzione di percorsi di crescita internazionale basati sulla qualità di prodotti, attraverso anche la cura delle relazioni e sulla solidità delle opportunità. Internazionalizzare significa anche sostenere le realtà più piccole, assicurando loro accesso a strumenti efficaci e a reti già consolidate, in grado di amplificare la portata delle eccellenze italiane nel mondo. Questo impegno si inserisce in un lavoro sempre più di squadra di un Sistema Paese ampio, condiviso con SACE, Simest e CDP ma dove anche i Ministeri stanno dando un’attenzione alla diplomazia della crescita, il Maeci in particolare anche per competenza. Un sistema coeso, dove ogni attore concorre al raggiungimento di obiettivi comuni. Tra questi, uno in particolare guida la nostra azione: portare l’export italiano a quota 700 miliardi di euro. Perché ciò avvenga, è fondamentale non lasciare indietro nessun territorio”.
“Nel 2024, le 86 Camere di Commercio Italiane all’Estero, attive in 63 Paesi, hanno generato oltre 300mila contatti d’affari, coinvolgendo più di 160mila imprese – ha aggiunto Mario Pozza, Presidente di Assocamerestero -. La rete di Assocamerestero, che conta oltre 21mila associati – per l’88% aziende locali che vedono nell’Italia un partner strategico per lo sviluppo del proprio business o per operazioni di investimento – ha fornito assistenza diretta a 60mila imprese, nei principali settori di attività del made in Italy, registrando una crescita del 5% nei nuovi soci. Questi numeri sono la dimostrazione che le Camere di Commercio Italiane all’Estero rappresentano un’infrastruttura strategica al servizio del sistema produttivo italiano. In un contesto segnato da crescenti tensioni geopolitiche, guerre commerciali e instabilità nei rapporti tra grandi aree economiche”, ha spiegato Pozza, “per fare vincere il Made in Italy il sistema Italia deve rafforzare il gioco di squadra: anche i successi individuali contano, ma è solo facendo sistema che possiamo moltiplicare le opportunità e ottenere risultati duraturi. Questo accordo metterà a disposizione delle imprese nuove progettualità e servizi che si arricchiranno delle diverse competenze delle reti ICE e Camere di commercio Estere”. (aise)
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