RIVOLUZIONE DICHIARAZIONE DEI REDDITI, dal 2025 non puoi più scaricare questa spesa: non è più detraibile | È ufficiale

Che batosta, dal prossimo anno una spesa molto comune non sarà più detraibile: attenzione alle nuove regole fiscali.

Anche quest’anno milioni di contribuenti italiani si preparano alla compilazione della dichiarazione dei redditi, affrontando con attenzione ogni voce del Modello 730. Un compito che richiede precisione, soprattutto nel distinguere le spese detraibili da quelle deducibili. In questo contesto, conoscere ciò che effettivamente si può “scaricare” fa la differenza tra una dichiarazione corretta e una che rischia di far perdere benefici fiscali.

Le modifiche introdotte con il Modello 730/2025 riguardano diverse tipologie di spesa, ma è soprattutto un tipo in particolare ad attirare l’attenzione, perché da sempre considerato uno dei più “tradizionali” tra quelli indicati dai contribuenti italiani. Le novità non riguardano solo le percentuali delle aliquote o i limiti reddituali, ma incidono proprio sulla natura delle spese ammesse in detrazione.

Nel corso degli anni, lo Stato ha concesso numerose detrazioni con l’obiettivo di alleggerire il carico fiscale delle famiglie e incentivare comportamenti ritenuti socialmente utili, come l’istruzione, la prevenzione sanitaria o l’acquisto della prima casa. Tuttavia, con la progressiva razionalizzazione della spesa pubblica, il legislatore ha cominciato a restringere alcune di queste agevolazioni, imponendo regole sempre più rigide.

La vera novità, tuttavia, riguarda proprio un’esclusione che sorprende molti e che diventa effettiva dal 2025. Non si tratta di una svista, né di una dimenticanza, ma di una decisione ufficiale e già operativa, destinata a influire su moltissime dichiarazioni dei redditi.

Le nuove regole sulle spese non detraibili

Come indicato da QuiFinanza, una delle principali novità del Modello 730/2025 è l’esclusione dalle detrazioni fiscali delle spese per il personale domestico, come colf, badanti e baby sitter. Fino allo scorso anno, parte dei contributi previdenziali obbligatori potevano essere portati in detrazione entro certi limiti. Dal 2025, invece, questa possibilità viene abolita, ad eccezione dei soli contributi che rientrano nella deducibilità, e solo se versati nei limiti previsti dalla legge.

Questo cambiamento rappresenta una svolta significativa per le famiglie che si affidano regolarmente a personale di supporto domestico. Non sarà più possibile indicare nel modello fiscale le retribuzioni versate, né altre spese correlate, perdendo così una detrazione che in passato alleggeriva significativamente l’imposta dovuta. La misura punta a razionalizzare il sistema fiscale, ma impone ai contribuenti una maggiore attenzione nella pianificazione delle spese familiari.

Come cambia la gestione fiscale delle famiglie

L’eliminazione della detrazione per il personale domestico obbliga molte famiglie italiane a rivedere le proprie strategie fiscali. Chi fino ad oggi poteva contare su un piccolo rimborso a fine anno per le spese sostenute con colf o badanti, ora dovrà affrontare un carico fiscale più pesante.

La norma coinvolge in particolare nuclei familiari che ricorrono all’assistenza domiciliare per anziani o persone fragili, un settore dove il supporto privato spesso si rivela essenziale.