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Prefettura Agrigento e Procura insieme per garantire trasparenza negli appalti  e proteggere i fondi PNRR e PNC


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AGRIGENTO – 20 giugno 2025 – È stato firmato questa mattina, alle ore 12.15, presso la sede della Prefettura di Agrigento, un protocollo di collaborazione tra la Prefettura e gli uffici giudiziari, volto a rafforzare la prevenzione amministrativa antimafia e a garantire la trasparenza nell’utilizzo dei fondi pubblici, in particolare quelli del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e del Piano Nazionale degli Investimenti Complementari (PNC). Alla sottoscrizione erano presenti il Prefetto di Agrigento, Salvatore Caccamo, il Procuratore della Repubblica presso la Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, Maurizio De Lucia, e il Procuratore della Repubblica di Agrigento, Giovanni Di Leo. «La partecipazione della magistratura – ha dichiarato il Prefetto Caccamo – rinsalda i rapporti di collaborazione tra autorità amministrativa e giudiziaria in chiave di prevenzione antimafia. Il protocollo consente un flusso informativo bidirezionale: da un lato, la Prefettura potrà adottare provvedimenti interdittivi nei confronti di imprese a rischio anche sulla base di elementi investigativi; dall’altro, le forze dell’ordine potranno beneficiare delle informazioni raccolte in sede amministrativa. È un documento importante, perché rafforza un’azione già intensa sul territorio e rende operativa una rete di controllo che si estende anche agli accessi nei cantieri e alle verifiche sulle imprese coinvolte. Chi ogni giorno lavora per la legalità in questa provincia sa quanto sia complesso il contesto.” Il Procuratore De Lucia ha sottolineato il valore strategico dell’intesa: «Questo protocollo dà maggiore forza all’azione sinergica tra autorità giudiziaria e amministrativa. Il contrasto alla mafia, in questa terra, si fa con tutti gli strumenti che la legge ci mette a disposizione: la repressione, che è compito della magistratura, e la prevenzione, che spetta all’autorità amministrativa. La mia presenza qui vuole anche testimoniare la vicinanza della Procura di Palermo a questo territorio, che merita attenzione e presenza costante, nonostante le difficoltà infrastrutturali che spesso ci separano». Il Procuratore Di Leo ha infine evidenziato l’importanza del coordinamento operativo: « Questo protocollo rappresenta un’evoluzione di strumenti già sperimentati dagli anni ’90, aggiornati oggi alle nuove sfide, comprese quelle emerse durante l’emergenza pandemica. Il controllo del territorio e la verifica dell’effettiva produttività della spesa pubblica richiedono un’integrazione tra indagini penali e attività amministrative, per anticipare e contrastare le manovre della criminalità organizzata». L’accordo prevede scambi informativi strutturati, analisi coordinate e un raccordo operativo tra le forze dell’ordine, la Prefettura e le Procure, con l’obiettivo di rendere impermeabili agli interessi mafiosi i circuiti dell’economia legale. Il nuovo assetto di cooperazione prevede scambi informativi strutturati, analisi coordinate dei dati e un raccordo operativo per le attività di prevenzione, con particolare attenzione alle imprese e ai soggetti beneficiari di fondi pubblici. L’iniziativa si inserisce in un contesto più ampio di azioni sinergiche a livello territoriale, finalizzate a rendere sempre più impermeabili alle influenze mafiose i circuiti dell’economia legale, in un momento storico cruciale per lo sviluppo del Mezzogiorno.

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