Stop improvviso. La funivia che collega Versasio ai Piani d’Erna ha subito oggi, sabato 21 giugno, un fermo tecnico di tre ore a causa “di un’anomalia registrata da un sensore elettronico”. L’impianto è stato immediatamente fermato per ragioni di sicurezza e i tecnici della società ITB “sono intervenuti prontamente per sostituire il componente difettoso”. Il disservizio ha interessato principalmente gli escursionisti che si trovavano già in quota ai Piani d’Erna, i quali hanno dovuto attendere il ripristino del servizio per poter fare rientro alla stazione di partenza. Dopo tre ore di stop, “l’impianto è tornato regolarmente operativo, permettendo a tutti gli utenti di rientrare senza ulteriori problemi”: lo fa sapere con una nota il Comune di Lecco. Il guasto si è verificato in un momento di particolare affluenza turistica, considerando l’arrivo della stagione estiva e l’incremento delle visite alla bella località montana. La società di gestione ha garantito che tutti i protocolli di sicurezza sono stati rispettati durante l’emergenza.
Una gestione rinnovata per la funivia
L’episodio di oggi arriva a poco più di un mese dalla ripartenza della funivia dopo importanti lavori di manutenzione. Lo scorso maggio, la gestione degli impianti a fune del territorio lombardo è stata affidata a una nuova società consortile formata dall’Azienda Trasporti Milanesi (ATM) e dalle Imprese Turistiche Barziesi (ITB), con un contratto di sette anni dal valore di 11 milioni di euro. La partnership vede ATM come socio di maggioranza con il 75% delle quote, mentre ITB detiene il restante 25%. La collaborazione mira a garantire un servizio di trasporto efficiente e sicuro attraverso gli impianti a fune presenti sul territorio lombardo.
I recenti investimenti per la sicurezza
La funivia era tornata operativa a maggio dopo un periodo di chiusura necessario per completare importanti interventi di manutenzione iniziati l’11 febbraio scorso. I lavori hanno riguardato principalmente la sostituzione delle funi portanti dell’impianto, un’operazione fondamentale per garantire la sicurezza e l’affidabilità del servizio. La Regione Lombardia ha investito significativamente nella modernizzazione dell’impianto. Nel giugno 2024, la Giunta regionale ha approvato un contributo di 519.476 euro per la sostituzione delle funi portanti e il rifacimento delle teste fuse dell’impianto. Queste risorse si sono sommate all’investimento di 1.130.000 euro per la riqualificazione delle stazioni a valle e a monte della funivia, effettuato nel 2023.
Problemi anche per la ferrata Gamma 2
Il comprensorio dei Piani d’Erna deve fare i conti anche con altri problemi di sicurezza. La ferrata Gamma 2 sul monte Resegone rimane infatti chiusa al pubblico dal 6 giugno scorso a causa del disancoraggio di un chiodo dalla roccia avvenuto il 3 giugno nel tratto del camino all’inizio del percorso. Il disancoraggio nel punto più delicato della ferrata rappresenta un serio pericolo per la sicurezza degli escursionisti. I chiodi di ancoraggio costituiscono infatti i punti di fissaggio fondamentali del cavo metallico che accompagna gli alpinisti lungo tutto il percorso, fornendo il supporto necessario per la progressione in sicurezza sulle pareti rocciose del Resegone.
Il Comune di Lecco ha già contattato la società incaricata della manutenzione per un intervento straordinario di ripristino che dovrebbe prendere il via a breve. I lavori prevederanno la sostituzione del chiodo danneggiato e una verifica generale di tutti gli ancoraggi presenti lungo il percorso. La ferrata Gamma 2, realizzata nel 1981 dal Gruppo Alpinistico Gamma di Lecco, era stata completamente riqualificata nel 2022 con un investimento di 300.000 euro nell’ambito dell’accordo di programma per la valorizzazione delle falesie lecchesi. Il percorso, classificato come molto difficile con grado TD, presenta un dislivello di 600 metri e richiede circa 4 ore per la salita.
Progetti futuri per lo sviluppo turistico
Nonostante i problemi tecnici di oggi, i Piani d’Erna rimangono al centro di ambiziosi progetti di rilancio turistico. Tra i progetti futuri spicca l’idea – contestata da più parti – del ripristino di una strada agro-silvo-pastorale della Val Boazzo, un’infrastruttura che secondo i promotori risulterebbe strategica per la sicurezza e lo sviluppo del territorio. “Ad oggi, l’accesso ai Piani d’Erna è garantito solo dalla funivia e dai sentieri pedonali. In caso di emergenza, la mancanza di ulteriori vie di collegamento comporta il rischio di isolamento per residenti, proprietari di seconde case e gestori di rifugi”, aveva spiegato il consigliere regionale Giacomo Zamperini lo scorso maggio. Gli investimenti nel comprensorio assumono particolare importanza anche in vista dei Master Games del 2027, che porteranno migliaia di persone sulle montagne lecchesi. L’obiettivo è fare dei Piani d’Erna il “terrazzo di tutti i lombardi”, sfruttando la posizione privilegiata che offre una vista unica su Lecco e il territorio circostante.
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